Risaliamo la strada sopra il crinale di fronte all’Abbadessa. Ad una svolta immobile improvviso irreale come sospeso a un filo si staglia contro il cielo di azzurro intenso un falco. Di tanto in tanto sbanda sotto una raffica ma subito si ricompone, sfrulla intenso sul bordo delle ali se la termica cede. Poi si lancia in un vortice lento e mostra ad ogni giro il suo dorso brunito finchè in un volger d’occhi scompare lasciando vuoto il cielo.
inviato il 08/08/2005 16:55:58