Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 2 - 10 - 2006 "PROGETTO IL METRO' CHE VORREI" (INTERVENTO)


Grazie Presidente, io pensavo di intervenire in sede di dichiarazione di voto ma volevo spendere qualche minuto in più perché non posso nascondere una notevole amarezza e delusione per il contenuto ma ancor più per il tono degli interventi di diversi degli esponenti di Minoranza, per fortuna non di tutti, in particolare non mi riferisco certo a quello che ha detto il collega Bignami adesso. Mi pare di poter dire che ho assistito ad una caduta di stile da parte di colleghi che stimavo e che continuerò nonostante tutto a stimare; penso che questo sia dovuto forse a un certo tipo di nervosismo, ho sentito davvero dei toni rabbiosi, anche degli interventi con riferimenti personali che mi sono sembrati davvero gratuiti; io non mi offendo quando mi si attribuisce un tono professionale e neanche per il titolo di "maestrino", (anche se non capisco il diminutivo se sia attribuibile alla statura o all'età, mi sembra a nessuno di due, oppure anche definire il testo dell'ordine del giorno "insolente"). Non so, mi sono chiesto davvero il perché di questo tono. Da un lato mi verrebbe da dubitare del tono autenticamente dialogante con cui Corticelli all'inizio ha presentato l'iniziativa e la proposta e starei per dire che allora forse c'era anche una componente di tipo fortemente propagandistico, perché il dialogo va bene fintanto che ci si dichiara d'accordo con le proposte. Io credo di avere svolto alcune argomentazioni nel mio primo intervento su aspetti di carattere tecnico, che sono stati anche ripresi da altri colleghi di Maggioranza e anche dall'Assessore; devo dire tra parentesi - adesso il collega Salizzoni è uscito - che quando io ho detto che mi pare che i costi siano sottostimati non mi riferivo ai costi unitari, mi riferivo al costo totale che deriva da una moltiplicazione dei costi unitari con la lunghezza della linea a cui si applica la stima. E anche sulla libertà tariffaria, a me pare davvero una deriva particolarmente pericolosa perché significa imboccare una strada che non si sa dove può portare per fare quadrare i conti se i conti non sono impostati bene; quindi il problema non è quello dell'1,3 euro, può diventare anche qualcosa di molto più alto. Io ho riconosciuto anche alcuni aspetti positivi della proposta e ho segnalato dei limiti gravi che mi pare non consentano di raccoglierla, perché qui non si tratta di giudicare la proposta che è stata presentata, si tratta di votare un ordine del giorno che chiede una Commissione esplorativa, mi pare riconoscendo il fatto - anche onestamente, se vogliamo - che la proposta presenta dei limiti gravissimi, delle necessità di approfondimento su tutto: sul tracciato, sui costi, sui possibili finanziatori. Ma allora secondo me approvare quest'ordine del giorno da parte della Maggioranza vuol dire riconoscere che abbiamo sbagliato, cioè che il progetto della metrotramvia era sbagliato e che c'è bisogno di un ulteriore approfondimento. Allora non mi pare che questo sia quello di cui oggi abbiamo bisogno; oggi abbiamo bisogno non di desiderare al condizionale ma di dare attuazione a progetti approvati. Si dice "dica la Maggioranza che il metrò non piace"; noi abbiamo detto che non ci piaceva il metrò che era stato presentato dalla giunta Guazzaloca e abbiamo anche argomentato le ragioni di questo non consenso in termini non ideologici; oltretutto non ci piaceva il vedere il metrò come il toccasana per cui questo risolverà da solo tutti i problemi della mobilità bolognese. Ci piace viceversa, e lo diciamo, un metrò come quello che abbiamo approvato e di cui ribadiamo la validità. Non ci sono i soldi, si dice? Devo dire che talvolta il tono che colgo in alcuni esponenti della Minoranza che prevedono che i soldi non ci saranno esprima quasi un desiderio che i soldi non ci siano; devo dire che se ci verrà detto che i soldi non ci sono, ne prenderemo responsabilmente atto; sulla responsabilità di questa eventualemancanza di fondi ciascuno ha le sue opinioni, a me pare che debba essere attribuita alle condizioni nelle quali il Governo precedente ha lasciato la finanza pubblica di questo Paese, ma dal momento che noi non affidiamo al metrò o alla metrotramvia la soluzione di tutti i problemi della mobilità di questa città ci impegneremo nel ridefinire il sistema al quale abbiamo pensato e a perseguire con impegno e utilizzando tutte le misure e le strategie che già sono state presentate e che il Consiglio conosce. Grazie.


 

inviato il 18/10/2006 12:43:34

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