Grazie, Presidente. Mercoledì prossimo, 4 ottobre, festa di San Petronio, patrono di Bologna, avrà inizio il settimo congresso eucaristico diocesano, un evento di grande importanza per la chiesa ma anche per la comunità civile e per la società bolognese ed è per questo motivo che ho ritenuto opportuno e doveroso ricordarlo in questa sede. Il settimo congresso eucaristico rinnova ancora una volta una tradizione che a Bologna è assai viva e che interessa ogni dieci anni la diocesi; nel 1997, Bologna ospitò il congresso eucaristico nazionale, che vide la presenza nella nostra città di Papa Giovanni Paolo II. Anche le parrocchie, a loro volta, ogni dieci anni festeggiano la loro decennale eucaristica, meglio nota forse come "gli addobbi". Al di là di questi aspetti culturali che conservano il loro pieno valore, vorrei ricordare il significato più profondo del congresso eucaristico, insieme alle sue implicazioni per la vita della chiesa locale e della città. In sintesi si può dire che il congresso eucaristico prolunga per un anno intero con particolare intensità e solennità quella festa dell'eucaristia che settimanalmente si celebra per i credenti nella messa domenicale. Partecipare alla messa eucaristica, ovvero come si dice più comunemente "fare la Comunione", vuol dire per un credente unirsi a Gesù Cristo, morto e risorto, sacramento e segno di servizio, di dono di sé e condivisione con i fratelli. Il tema del congresso eucaristico è tratto da un versetto di San Paolo: "Se uno è in Cristo, è una nuova creatura". I diversi avvenimenti e celebrazioni che si susseguiranno nel corso dell'anno fino alla conclusione di domenica 7 ottobre 2007, dovranno da un lato aiutare i credenti a rinnovare e a riorientare la propria vita intorno al suo centro, Cristo, Gesù, Signore; dall'altro conseguentemente a guardare la realtà con gli occhi della speranza, ad impegnarsi nel concreto a rispettare la vita, a vivere l'amore come donazione di sé, a promuovere la verità della famiglia, all'onestà, in economia e in politica, ad avere competenza culturale e a spendersi per la pace. Risulta quindi evidente la valenza non solo religiosa e di fede del congresso eucaristico, ma anche il suo rilievo civile e sociale che si esprimerà attraverso tre convegni che avranno luogo nei mesi di giugno e di ottobre del 2007. Il primo a carattere culturale e caritativo prende spunto dal fatto che nel prossimo anno ricorre il 750° anniversario del liber Paradisus, con cui il libero Comune di Bologna per la prima volta nella storia decretò l'abolizione della schiavitù, esempio significativo di inculturazione della fede. Nell'attuale contesto caratterizzato da nuove povertà e da una massiccia immigrazione, il convegno potrà essere occasione per fare crescere una nuova mentalità e sensibilità, oltre a nuove forme giuridiche e sociali di rispetto della dignità di ogni persona. Il secondo a carattere pedagogico ha per titolo "Bambini cattivi o cattiva educazione?" e parte dalla constatazione quotidiana della crescente domanda di interventi a sostegno del disagio infantile e giovanile a cui non si può rispondere soltanto con tentativi di riduzione del danno a valle ma attraverso un progetto educativo che a partire dalle famiglie deve coinvolgere la scuola e la comunità ecclesiale e civile. In tale occasione verranno coinvolti anche esponenti del mondo musulmano. Infine, il terzo convegno "L'eucaristia ed il sole, fonti di energia pulita" intende promuovere la consapevolezza che non si può partecipare all'eucaristia e poi disinteressarsi della condivisione delle risorse naturali. Se condividiamo il pane del cielo, come non condivideremo il pane della terra? Affinché il congresso eucaristico possa lanciare un messaggio che venga accolto dalla città, è necessario informare e coinvolgere, per esempio, le istituzioni pubbliche cittadine, l'università ed i vari Enti che già operano nei diversi ambiti. A tale scopo nei prossimi giorni si svolgeranno due iniziative di presentazione del congresso eucaristico ai Sindaci ed ai rappresentanti degli Enti interessati, invitandoli a collaborare nell'ambito dei tre convegni in programma che avranno come obiettivo la proclamazione di una carta di intenti. Mi pare inoltre significativo, nella linea dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso, ma con ricadute positive anche sul piano dell'incontro e del confronto interculturale, la cui necessità è sollecitata anche da recenti fatti di cronaca, il coinvolgimento nei tre eventi conclusivi del congresso degli esponenti e dei fedeli delle diverse religioni monoteistiche. Già si è detto dei musulmani per il convegno pedagogico che avrà luogo il venerdì, giorno festivo per l'Islam, 5 ottobre 2007. La grande tradizione ebraica, che ha nel sabato il giorno di festa, ci farà da guida nelle tematiche ambientali al centro del convegno del 6 ottobre. Si propone infine la partecipazione al culto domenicale delle comunità cristiane non cattoliche, la mattina di domenica 7 ottobre 2007, giornata di chiusura del congresso eucaristico. Io spero con questo intervento di avere richiamato l'attenzione di tutti noi rappresentanti dei cittadini bolognesi nelle loro diverse sensibilità ideali, etiche e culturali, religiose e laiche, su questo evento, affinché esso possa essere occasione di quel rafforzamento della coesione sociale e del senso di appartenenza e di civiltà di cui la nostra città ha particolarmente bisogno. Grazie. ____________________________________
inviato il 18/10/2006 12:39:21