Grazie Presidente. Devo dire, anche a nome della consigliera Naldi, che
insieme a me aveva firmato un testo sul quale si era lavorato insieme al
consigliere Corticelli, che negli ultimi giorni abbiamo acquisito ulteriori
informazioni, che io, e credo anche la consigliera Naldi, non essendo
presenti nel passato Consiglio non avevamo al momento in cui abbiamo
lavorato con il consigliere Corticelli. Quindi ho alcune proposte di
integrazione rispetto al testo noto, che illustrerò e che voglio chiarire
non hanno in alcun modo il senso di mettere in discussione le richieste che
noi intendiamo, se il Consiglio approverà questo testo, sottoporre appunto
all'attenzione del Sindaco e della Giunta. Perché riteniamo che sia
necessario su questo tema, che tocca da vicino la sensibilità della città,
un impegno comune.
Si tratta quindi unicamente di inserimenti, di integrazioni nel testo che
tendono anche a fare memoria in qualche modo della storia che questa
vicenda ha avuto, una storia che presenta luci, ma forse anche qualche
ombra. L'intenzione è proprio quella che d'ora in poi ci siano soltanto
luci, cioè ci siano impegni che noi esprimiamo con questo ordine del
giorno, impegni che poi vengano assolutamente rispettati. Allora, rispetto
al testo, sostanzialmente nei primi due punti delle premesse ci sono due
inserimenti che tendono proprio a sottolineare il fatto che sia rispetto al
portico che rispetto al museo esiste in qualche modo una corresponsabilità
da parte del Comune, da parte dei privati, da parte della Curia per quello
che riguarda il portico, e per quello che riguarda il museo, esiste un
comitato che sovrintende alla gestione del museo e che vede rappresentati
sia la Curia che il Comune, oltre che il direttore. Quindi i primi due
punti della premessa non sono altro che integrati così, cioè: premesso che
il portico di San Luca è uno dei principali e più significativi simboli
della città di Bologna, si aggiunge "del quale sono proprietari la Curia,
il Comune ed i privati", proprio per dare il senso del fatto che in
prospettiva si deve sempre più tentare - come è stato peraltro anche nel
passato - una collaborazione dei diversi soggetti responsabili. E sul museo
a quello che già c'era, e cioè che il museo del santuario raccoglie opere e
vestigia di particolare interesse storico, artistico e religioso, si
aggiunge "ed è presieduto da un comitato composto dai rappresentanti della
Curia, del Comune e dal direttore".
Dopodiché nella parte dove si dice "visto l'esito dell'udienza
conoscitiva", si toglierebbe "l'esito", nel senso che si parla di vista
l'udienza conoscitiva, dal momento che l'udienza conoscitiva di per sé non
ha degli esiti in quanto tale, ma gli esiti sono quelli che noi definiamo
oggi attraverso l'ordine del giorno. Nella parte del dispositivo dove si
invita il Sindaco e la Giunta, si toglie il primo invito che in qualche
modo è pleonastico, nel senso che si diceva "a confermare l'attenzione
dell'amministrazione comunale nei confronti del portico e del museo del
santuario attraverso", tutto sommato questa frase riteniamo che sia
superflua: quello che contano poi sono i punti sui quali si fa invito al
Sindaco e alla Giunta. Oltre tutto anche da un punto di vista letterario,
il discorso non tornava. E sui tre punti, sostanzialmente, quello che si
integra, e che in qualche modo serve proprio a ricucire quello che noi
adesso chiediamo con quello che è avvenuto in passato nelle sue luci e
nelle sue ombre, sul primo punto dove si dice "a attivare il comitato per
il restauro del portico", rimane tutto uguale nelle richieste che si fanno,
e si aggiunge soltanto, e ci sembra opportuno farlo: "previo l'acquisizione
di un rendiconto tecnico economico sui risultati dei finanziamenti
pregressi e sul fabbisogno residuo". Cioè riteniamo che l'impegno che si
chiede al Comune rispetto alla riattivazione del comitato, quindi
l'elezione di rappresentanti e l'adozione di tutte le misure organizzative,
sia utile farlo a partire proprio dal rendiconto di quello che è avvenuto
ed è stato fatto in passato con i finanziamenti che erano stati resi
disponibili e che erano finanziamenti, voglio ricordarlo, da un lato legati
al Giubileo, dall'altro erano finanziamenti che l'amministrazione comunale
nel passato mandato, direi 258 mila euro, aveva messo a disposizione, oltre
ovviamente ai finanziamenti dei privati. Ecco, un rendiconto di questo tipo
mi pare che non esista e forse è anche utile che venga dato, proprio perché
da qui, unito al fabbisogno residuo, può partire un più preciso
dimensionamento delle necessità ulteriori.
Sul secondo punto, dove si chiedeva appunto il finanziamento e la sollecita
esecuzione del completamento dei lavori relativi al museo, questa parte
rimane, ma anche qui si fa precedere questa richiesta da una necessità di
verifica e si scrive nella nostra proposta: "a verificare lo stato dei
lavori ancora necessari riguardanti il museo, peraltro già inaugurato,
benché incompleto". Questo è un dato di fatto. Cioè di fatto
un'inaugurazione c'era stata nel 2004, benché evidentemente i lavori siano
ancora da completare, tant'è che con l'ordine del giorno noi chiediamo
all'amministrazione di garantire questo finanziamento e la sollecita
esecuzione del completamento dei lavori all'interno del Cassero di Porta
Saragozza che deve ospitare tra l'altro la nuova sede del comitato per il
restauro del portico.
Il punto successivo rimane tal quale. Infine sull'ultimo punto, che è
quello sul quale anche il Resto del Carlino ha con grande enfasi, anche
giusta, in questi ultimi giorni richiamato l'attenzione della cittadinanza,
rimane la richiesta di avanzare formale domanda all'Unesco di
riconoscimento dei portici di Bologna, e in particolare del portico di San
Luca che ne rappresenta l'esempio più noto e caratteristico, quale
patrimonio dell'umanità, ma si aggiunge un dato che riteniamo utile venga
evidenziato, proprio perché ogni Consiglio comunale in qualche modo
rappresenta qualcosa di nuovo, ma dovrebbe lavorare in continuità con
quello che è avvenuto in passato, e il passato Consiglio comunale aveva in
effetti votato all'unanimità un ordine del giorno con il quale già si
chiedeva all'amministrazione di avviare questa richiesta, cosa che poi in
realtà, come abbiamo letto, risulta non sia stato fatto. Quindi l'aggiunta
è di questo tenore, "dando così attuazione all'ordine del giorno votato
all'unanimità del Consiglio comunale nel precedente mandato amministrativo
ed al quale non è stato dato seguito". Queste sono quindi le nostre
proposte di integrazione che ci auguriamo possano essere accettate anche
dalla minoranza, proprio perché l'intenzione non è quella di polemizzare o
di fare notazioni strumentali, ma soltanto quella, ripeto, di dare una
continuità, la più possibile positiva e sollecita a qualcosa che in passato
è avvenuto, ma che ha conosciuto anche evidentemente qualche ritardo,
ritardo che a questo punto è interesse di tutti che non ci sia più. Grazie.
Grazie Presidente. Ho sentito l'intervento del vicepresidente Foschini e
volevo precisare qualcosa, anch'io assolutamente non in termini polemici,
per dire che, soprattutto quando lui diceva che se avessimo saputo che poi
ci sarebbero stati dei cambiamenti, avremmo mantenuto il primo ordine del
giorno, vorrei fare notare che in realtà l'ordine del giorno al quale si
era arrivati concordemente era nettamente a mio giudizio migliorativo
rispetto all'ordine del giorno iniziale presentato dal consigliere
Corticelli, che nelle sue conclusioni e negli inviti era tutto sommato
abbastanza generico. Direi che l'apporto che è stato dato da parte nostra,
andava proprio nella linea di chiedere cose molto più incisive, più precise
al Sindaco e alla Giunta. Quindi io questo lo rivendico. Direi che c'è
stato un processo di miglioramento dal primo ordine del giorno, dall'ordine
del giorno originario a quello concordato. Diciamo processo di
miglioramento che a nostro giudizio continua anche in questa fase, senza
particolari polemiche. Credo che quello che è importante sono le cose che
chiediamo, e le cose che chiediamo sono esattamente le stesse che erano
richieste nell'ordine del giorno precedente, ripeto, ben più incisive delle
richieste dell'ordine del giorno iniziale. Quindi io credo che questo sia
l'importante. Se non si arriva ad una conclusione unitaria ovviamente me ne
dispiace. Noi chiediamo a questo punto la votazione di questo testo così
emendato e così integrato. Grazie.
La mia dichiarazione di voto sull'ordine del giorno che reca attualmente la
firma soltanto del consigliere Corticelli e del consigliere Foschini è di
astensione, nel senso che, ribadisco, quel testo contiene delle richieste
che non sono state in alcun modo modificate dal testo successivamente
emendato, e quindi è chiaro che da questo punto di vista quel testo non può
avere la mia contrarietà. Vorrei però precisare qualche cosa sul metodo
seguito, visto che il consigliere Carella puntualmente faceva alcune
osservazioni a questo riguardo. Vorrei dire innanzitutto che l'ordine del
giorno che portava fino a poco fa anche la mia firma era il risultato di un
lavoro di cucitura di due testi, il testo inizialmente presentato dal
consigliere Corticelli e un secondo testo scritto da me che aveva una sua
autonomia. Il consigliere Corticelli ricorderà che li abbiamo confrontati,
abbiamo fatto un lavoro di cuci e scuci, e voglio dire e ribadisco - e ci
tengo a dire questo - che l'ordine del giorno presentato inizialmente dal
consigliere Corticelli era a mio giudizio estremamente debole e poco
incisivo, perché impegnava la Giunta e il Sindaco unicamente a confermare
l'attenzione dell'amministrazione comunale nei confronti dell'attività del
comitato, riconoscendo la preziosa attività svolta e a trovare una sede, e
ad esplorare tutte le possibilità di erogare al comitato un contributo
scegliendo la forma tecnica, eccetera. Questo per dire che la volontà che
ci ha guidati in questo lavoro è stata quella davvero in termini di
contenuti di impegnare il Sindaco e la Giunta su questioni molto più
precise che si ritrovano nel testo che avevamo firmato insieme e che si
ritrovano ancora nel testo che noi oggi voteremo, e che ha la nostra firma.
Devo dire che questa mattina io ho telefonato al consigliere Corticelli,
(sono stato via la scorsa settimana) per informarlo di queste integrazioni
che a questo punto ritenevo doveroso apportare proprio perché - e lo
ribadisco - io credo che non ci dobbiamo mai dimenticare del passato,
proprio perché i Consigli comunali si rinnovano, ma una continuità esiste,
e proprio perché - lo ribadisco - non è interesse di andare a cercare
soltanto quello che è stato fatto o non è stato fatto in passato, ma di
mettere in evidenza in questo senso luci ed ombre. Quindi il consigliere
Corticelli è stato informato, ed è arrivato, non lo dico come critica, ma
come osservazione oggettiva, in Consiglio comunale mi pare intorno alle
17.00; non c'è stato materialmente il tempo di andare a concordare insieme
delle modifiche che per altro il consigliere Corticelli mi aveva già fatto
sapere per telefono che non avrebbe accettato. Questo per dire, consigliere
Carella, che io cerco di essere attento da questo punto di vista al metodo.
L'ultima cosa che vorrei dire è che io credo che un ordine del giorno ha
come scopo fondamentale di avere una efficacia, e quindi di portare a dei
risultati; io credo che questi risultati dipendono da un lato dal contenuto
dell'ordine del giorno, cioè dalle cose che in quell'ordine del giorno si
chiedono (e queste rimangono integralmente quelle che avevamo chiesto
insieme); d'altro canto l'efficacia e il peso di un ordine del giorno
dipendono anche dall'entità delle forze che lo sostengono e questa entità
non comporta soltanto una ricerca di convergenza con la minoranza ma
richiedono anche una convergenza di maggioranza. Credo che questo a chi è
in consiglio non sfugga e quindi questo è il motivo per il quale - a mio
giudizio - l'ordine del giorno per il quale io do e preannuncio il voto
favorevole, quello che porta adesso la mia firma, ha queste caratteristiche
di efficacia e di ricerca del più ampio consenso possibile. Grazie.
inviato il 14/03/2005 18:31:42