Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 17 - 7 -2006 ODG ECOBUDGET

Grazie,  Presidente.  Poche  parole  per  integrare o comunque sottolineare
alcune  delle  cose  che diceva l'assessore Patullo e anche per illustrare,
seppure  sinteticamente, l'ordine del giorno collegato che ho presentato in
Commissione e che è stato sottoscritto anche da altri colleghi. Ci troviamo
davanti alla prosecuzione di un percorso, quello relativo a questo progetto
Ecobudget,  che  è  certamente  un  bilancio ambientale, ma direi un vero e
proprio   programma   ambientale,   nel  senso  che  attraverso  Ecobudget,
l'Amministrazione  si  dà  degli  obiettivi  che hanno proiezioni temporali
diverse.  In  particolare  sottolineo anch'io, come faceva l'Assessore, gli
obiettivi  legati  alla  fine  del  mandato  e  si  tratta di obiettivi non
scontati,  che non è certo che si riusciranno a perseguire. Ne cito due tra
tutti:   quello   relativo,  al  benzene  con  l'obiettivo  di  portare  la
concentrazione media di questo inquinante, ai 5 microgrammi su metro cubo e
l'obiettivo  della  raccolta  differenziata, mi pare al 32%, che non è cosa
assolutamente   scontata:   quindi   si   tratta  di  obiettivi  reali  che
richiederanno  all'Amministrazione  comunale,  ma  anche  ad  una  serie di
soggetti  comunque coinvolti da questi obiettivi, penso per esempio ad Hera
per  citare  la  raccolta  differenziata,  non scontati, che si presteranno
quindi  ad  una verifica nel corso di questi anni e al termine del mandato.
E' uno strumento, questo di Ecobudget, che io credo sia destinato sempre di
più  ad  irrobustire le politiche ambientali dell'Amministrazione nel senso
che  io  credo,  che  gli  indicatori  che  vengono  scelti  all'interno di
Ecobudget  possano  sempre  più  aumentare,  nella  linea  di  una maggiore
trasversalità,  nel senso che - così dice il programma di mandato di questa
Amministrazione  -  l'importante  è che l'ambiente diventi sempre di più un
elemento   di   verifica   trasversale  delle  politiche  tutte  di  questa
Amministrazione,  perché l'ambiente evidentemente lo si tutela non soltanto
da parte dell'Assessorato Ambiente, ma anche e oserei quasi dire ancora più
da  parte  delle politiche che anche gli altri Assessorati mettono in atto;
penso  certamente  alle politiche urbanistiche, a quelle della mobilità, ma
anche   alle  politiche  culturali,  alle  politiche  del  commercio,  alle
politiche  produttive  e  così via. Quindi io credo che in prospettiva sarà
importante che sempre più altri indicatori che si collegano alle attività e
al  sistema di pianificazione e controllo dell'Amministrazione, entrino nel
novero  del  progetto  Ecobudget. Detto questo, poche parole per illustrare
l'ordine  del  giorno,  che  si  collega  appunto  al documento di bilancio
ambientale,  ma  che  fa un richiamo anche ai principi di sostenibilità che
sono  incorporati nella carta di Aalborg, che è stata adottata nel '94 dopo
il  summit  di  Rio  de  Janeiro del '92, e fa riferimento  agli impegni di
Aalborg  che  questa  Amministrazione  già ha cominciato ad utilizzare come
elemento  di  riferimento e di indirizzo delle proprie politiche. Lo stesso
documento  preliminare  del PSC, assume impegni di Aalborg come elemento di
controllo  e  di verifica delle azioni che l'Amministrazione, attraverso il
PSC,  (quindi  ancora  una  volta c'è un richiamo a politiche ambientali, a
politiche  della mobilità, a politiche di assetto del territorio) prende in
considerazione.  Quindi,  questo ordine del giorno dopo queste premesse che
ho  cercato di illustrare brevemente, fa anche un richiamo ad un ordine del
giorno  che  già  è stato approvato dal Consiglio Comunale il 9 gennaio del
2006, che già apprezzava il progetto Ecobudget auspicandone l'evoluzione in
un  vero  e  proprio bilancio ambientale, che possa anche ricomprendere gli
aspetti finanziari ed economici: questo può essere un ulteriore sviluppo di
questo progetto Ecobudget e già in quell'ordine del giorno del gennaio 2006
si   richiamava  l'attenzione  sulla  necessità  per  l'Amministrazione  di
rilanciare  "Agenda  21",  che  è un processo partecipativo che è contenuto
anche  nel  programma  di  mandato  che  il  Comune  di Bologna a suo tempo
promosse, che è rimasto devo dire negli ultimi cinque anni quando c'era una
diversa  Amministrazione  in  ombra, che a questo punto io credo che questa
Amministrazione  deve  rilanciare. Quindi, l'auspicio che questo ordine del
giorno  fa  in  conclusione è che "Agenda 21" venga rilanciata, visto che è
compreso  nel programma di mandato ed è anche uno degli impegni di Aalborg.
D'altro canto, e concludo davvero, l'Amministrazione comunale in questi due
anni  ha  dimostrato  di credere alla partecipazione, ha promosso dei forum
sul  PSC,  è  in  corso  quello  sul  PGTU,  ma  io  credo che questi forum
dovrebbero  essere  tutti  ricompresi all'interno del percorso di Agenda 21
che  è  un  percorso che oltretutto può servire a rimettere la nostra città
nella  rete  del  coordinamento  di  Agenda  21,  che  è  un  coordinamento
nazionale,  e  più  in generale nella rete anche internazionale delle città
che si battono per lo sviluppo sostenibile. Grazie.

inviato il 05/08/2006 18:25:31

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