Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 10 - 7 -2006 ORDINE DEL GIORNO SULLE ELEZIONI IN CONGO

Molto  brevemente,  nel  preannunciare  già  il  voto favorevole del nostro
Gruppo  a questo ordine del giorno, qualche considerazione. Intanto sarebbe
certamente  meglio  avere  più  tempo  per dibattere e discutere un tema di
questa  importanza.  Credo  che  ci siano ragioni di urgenza legate proprio
all'imminenza  di  queste  elezioni e quindi al fatto che questo ordine del
giorno  in  qualche  modo sia tempestivo. A me sembra che questo ordine del
giorno  ed  anche  l'ordine del giorno che abbiamo votato poco fa, sia pure
per  motivi  diversi,  entrambi  -  e  in  questo  senso  riscuotono il mio
apprezzamento  -  rappresentino  anche  occasioni  nelle  quali  il  nostro
Consiglio  comunale  e l'Amministrazione di Bologna dimostrano una capacità
di  attenzione  che  va  oltre  quelli  che sono i confini della città e le
problematiche  della città. Non come alibi per non occuparci di esse; direi
che  questo  Consiglio  comunale  di oggi, come peraltro quello precedente,
anche   con   le   maggiori  possibilità  che  ci  sono  date  dalla  nuova
organizzazione,  sono  il  segno  di  una  capacità  di  non  trascurare le
questioni  locali  amministrative  importanti  avendo  anche questo sguardo
proiettato  oltre  i  nostri  confini. Allora nel merito io non ho molto da
dire se non che, come peraltro anche riconoscevano i Consiglieri di
minoranza  che  si  sono  espressi,  c'è  da  guardare  con attenzione e da
incoraggiare,  per  quanto  sta  in noi, il processo di democrazia che pare
essersi  avviato  nel  Congo.  Io credo che da questo punto di vista questi
atti  che  il  Consiglio  comunale  può  produrre su queste tematiche siano
importanti, come in questo caso avviene; che da un lato dicano qualche cosa
che  ha  poi  coerenza  rispetto a quelli che sono i comportamenti che come
forze  politiche  del  Consiglio cerchiamo di mettere in atto rispetto alle
competenze più specifiche che abbiamo e dall'altra che contengano anche dei
segni  il più possibile concreti. Certo, di una concretezza che comunque si
misura  con  i  temi che l'ordine del giorno affronta, e non c'è dubbio che
rispetto  a un tema come le elezioni in Congo la concretezza  ha certamente
dei   limiti.   E   tuttavia   da   questo  punto  di  vista  mi  pare  che
l'incoraggiamento  e  il  sostegno a queste missioni che si svolgeranno nei
prossimi giorni meritino il nostro voto favorevole. Su questo vorrei dire -
e mi rivolgo al collega Monaco, di cui mi ha un po' colpito questo giudizio
un po' sbrigativo che veniva dato anche rispetto a certe sigle - che io non
credo  che  si possano definire tout-court "professionisti della pace" come
se  fossero  pronti a fare del turismo in tutte le occasioni che si possono
cogliere;  direi  che sigle come " Beati i costruttori di pace" e altre che
qui  non  sono  elencate,  come  "Pax  Cristi", non sono sigle di comodo ma
stanno  a  testimoniare  una  grande  attenzione e un grande impegno, anche
personale,  che  paga  anche  di  persona  gli  oneri  ed i rischi di certe
missioni.  Questo  lo  volevo dire, senza alcuna polemica ma proprio perché
credo che non soltanto la missione dell'Unione europea ma anche missioni di
carattere  più  volontario  meritino  da  questo  punto  di vista il nostro
appoggio, così come questo ordine del giorno fa. Grazie.

inviato il 12/07/2006 18:32:25

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