Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 28 - 6 - 2006 INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA "TRENITALIA TRENI TAGLIA"


E' vero, me n'ero accorto io quando lo scrivevo, comunque non è uno scioglilingua alla D'Onofrio; "Trenitalia taglia i treni" è la sintesi efficace dei provvedimenti di soppressione da parte di Trenitalia di una quarantina di corse per pendolari, i treni locali quindi, a partire dal mese di luglio e qui ci sta una prima gravità della decisione perché stiamo parlando di luglio e non di agosto, di un periodo nel quale cioè ancora c'è una domanda da parte di lavoratori che utilizzano treni locali per raggiungere Bologna. Queste soppressioni interessano in particolare quattro linee che ci riguardano, la Piacenza - Bologna, la Porrettana, la Bologna - Ferrara, la Bologna - Faenza: sono quattro delle otto tratte del servizio ferroviario metropolitano. Io credo di interpretare la contrarietà (mi auguro di tutti i Consiglieri presenti) rispetto a queste misure che spero rientrino, alla luce delle proteste che sono già state manifestate, perché ci troviamo davanti di fatto ad una società che lavora in regime di monopolio e che proprio per questo non può soltanto rispondere a ragioni di carattere economico ma anche sociale; ci troviamo di fronte ad una riduzione di un servizio indispensabile, ma ancora più la cosa paradossale è che il servizio dei treni verrà sostituito da servizi di autobus, con conseguenze certamente negative dal punto di vista dell'inquinamento, della congestione del traffico e di non affidabilità del servizio stesso in termini di orari di arrivo dei mezzi. La cosa poi più negativa, se ci può essere una graduatoria di negatività, è legata al fatto che in questo modo io credo si genera una disaffezione degli utenti rispetto al mezzo ferroviario che è viceversa il mezzo per eccellenza della mobilità sostenibile. E allora qui vorrei collegarmi ad un altro tema che ci sta da questo punto di vista dato che il servizio ferroviario metropolitano è funzionale al sistema di trasporto pubblico di questa città per quello che è oggi, e per quello che noi vogliamo sia un futuro: anche qui ogni giorno noi leggiamo sui giornali novità, vere o presunte, che riguardano appunto il sistema di infrastrutture per la mobilità di Bologna, un documento di Unirsi che dà per scontato il fatto che non ci saranno le risorse e che quindi conviene concentrarsi su un'unica opera, "Il metrò che vorrei" che forse trascura il fatto che non siamo davanti ad un oggetto di desiderio ma ad un progetto che ha già conosciuto diverse versioni, una delle quali è in attesa di finanziamento; oggi su Repubblica leggiamo che c'è l'idea del people mover tra la fiera e la stazione, il che evidentemente renderebbe vano il progetto di metrotranvia. Per carità sono tutte idee valide; il problema è che non si collocano in un vuoto, si collocano in una situazione nella quale questa Amministrazione e gli Enti Locali, (ci metto dentro anche la Provincia) hanno assunto una serie di decisioni rispetto a dei progetti per le infrastrutture della mobilità del nodo di Bologna che attendono delle risposte. Cioè non possiamo continuamente destabilizzare una situazione e ragionare come se ci trovassimo all'anno zero, perché Bologna purtroppo da anni e anni soffre di questo problema, cioè del fatto che si cominciano nuovi progetti che poi vengono abbandonati e si ricomincia da zero. Da questo punto di vista vorrei anche sottoporre al Consiglio un ordine del giorno e chiederei poi, lo consegno alla Presidenza, che venisse iscritto all'ordine del giorno del Consiglio mettendolo in ordine, dopo le delibere e dopo anche l'ordine del giorno sul Rave ( mi sembra che oggi il Presidente, nella riunione che abbiamo avuto dei Presidenti di Commissione, indicasse questa come una priorità) però io chiederei che venisse subito dopo iscritto ai lavori del Consiglio. E' un ordine del giorno con il quale, fatte tutte le necessarie premesse, e certamente nella prospettiva di un quadro di risorse pubbliche non infinito, pone il problema di avere delle risposte chiare e precise da parte del Governo centrale e del Governo regionale, una conferma degli impegni che già sono stati assunti, riferiti alla quota di risorse necessarie ad integrazione di quelle reperibili in sede locale per la realizzazione delle diverse infrastrutture per la mobilità del nodo di Bologna. Sarà poi, alla luce di questa risposta che ci attendiamo entro luglio, che si potranno assumere eventuali e diverse decisioni, ma oggi mi sembra che il Consiglio debba riaffermare questa volontà altrimenti rischiamo davvero - e concludo - tutte le volte di cominciare daccapo un discorso che viceversa questa Amministrazione ha affrontato in un quadro di sistema coerente nella situazione data e che ha bisogno adesso di risposte urgenti. Questo ordine del giorno, oltre alla mia firma, contiene già la firma del collega Lombardelli, ma è aperto ovviamente, mi auguro, all'adesione di altri gruppi, in particolare dei gruppi di Maggioranza. Grazie.


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inviato il 12/07/2006 10:47:51

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