Grazie, Presidente. Io mi rendo conto, come dice Chance, il giardiniere in
quel delizioso film che è "Oltre il giardino", che l'orario serale, dopo
cena, non è il più adatto a fare discorsi di un certo rilievo, però ci
tenevo ugualmente ad intervenire su questo oggetto perché lo ritengo un
oggetto importante, in primo luogo dando atto di un percorso che è stato
seguito, che anche l'Assessore ha richiamato, ma lo faccio perché credo che
dobbiamo tutti avere consapevolezza del fatto (ed è un discorso che vale
non solo per il piano merci ma anche per tutti gli altri strumenti di
pianificazione che in Consiglio ci troviamo ad esaminare) che si tratta di
percorsi che hanno fasi diverse, fasi che permettono di intervenire anche
con elementi correttivi rispetto al piano che la Giunta ci presenta sempre
meno forti tanto più quanto il processo prosegue, e quindi a partire dagli
indirizzi, poi l'adozione e adesso all'approvazione, come ci è stato
ricordato e credo che sia bene sempre tenerlo presente. Pena la necessità
di ripubblicazione del Piano, le modifiche che possono intervenire in
quest'ultima fase non sono e non possono essere di respiro particolarmente
incisivo e tuttavia credo che si debba dare atto alla Giunta e in
particolare all'assessore Zamboni di avere anche in questa ultimissima fase
apportato alcune modifiche, su cui poi tornerò per apprezzarne il
significato, sia pure con qualche elemento ulteriormente di stimolo, non
perché si portino ulteriori modifiche ma per qualche puntualizzazione.
D'altra parte dobbiamo tenere presente che siamo comunque davanti ad una
tappa, una tappa importante e significativa ma pur sempre una tappa di una
strategia che questa Amministrazione sta perseguendo dall'inizio del
mandato, una strategia che di tappe ne ha già conosciute diverse, sia sul
versante degli strumenti di pianificazione - ricordo il Piano Straordinario
per la qualità dell'aria, oggi il Piano Merci, domani il Piano Generale del
Traffico Urbano (di cui peraltro il Piano Merci è variante e in qualche
modo segna già elementi che poi potranno essere ripresi dal Piano Generale
del Traffico Urbano) - ma ci sono anche diversi strumenti di gestione, a
partire da Sirio, da Rita, Piano Sosta, i provvedimenti di emergenza legati
alle condizioni meteorologiche, ma lo stesso progetto di linea 14 che ci è
stato presentato si inserisce in un percorso ed in una strategia di
gestione. E poi non possiamo dimenticare le diverse infrastrutture che qui
abbiamo esaminato e che sono in itinere, quindi la metrotramvia, il tram
Civis, il people mover. Di fronte a questo insieme di provvedimenti è
legittimo porsi una domanda e cioè: siamo davanti ad un disegno che ha una
sua coerenza oppure no? Su questo ci sono evidentemente risposte diverse.
La mia risposta è una risposta positiva. A me sembra che, al di là della
occasionalità, ( perché ciascuno di questi tasselli ha un suo percorso
temporale) si tratti di un disegno coerente. Io qui vorrei anche riprendere
qualche critica che il collega Carella faceva sia in Commissione che anche
in quest'occasione, perché si tratta sempre di critiche che hanno una loro
motivazione: ad esempio il discorso dei parcheggi, cioè la critica
fondamentale che il collega Carella ha fatto è che è bene prendere delle
misure di limitazione, porre dei divieti, ma bisogna che queste misure di
limitazione e questi divieti in qualche modo seguano misure di tipo
positivo e che vanno a favore della mobilità. Oppure, come questa sera è
stato richiamato, il discorso dei parcheggi. Io vorrei sottolineare come
proprio ad esempio in tema di parcheggi ci troviamo davanti ad una
situazione che è stata anche rendicontata di recente dall'Assessorato nella
quale i parcheggi esistenti hanno visto, un incremento di utilizzo, ma
presentano ancora dei margini di sfruttamento possibile. Ci troviamo
davanti a nuove realizzazioni che da un lato segnano il passo per ragioni
che conosciamo, come quello della ex Manifattura, o che incontrano altre
difficoltà, come ad esempio il parcheggio pertinenziale di via d'Azeglio.
Dico questo per dire che è chiaro che ogni progetto ha la sua tempistica,
incontra le sue difficoltà, ma non mi pare che ci troviamo davanti ad una
non volontà di mettere anche in atto dei provvedimenti che si accompagnano
alle limitazioni. Limitazioni che peraltro io credo sono rese necessarie da
condizioni che sono anche di emergenza rispetto alla qualità dell'aria e
alle ricadute che questa qualità dell'aria ha sulla salute. Quindi, se
qualche misura anticipatoria viene, io credo che è giustificata in questo
senso. D'altra parte anche il tema della linea 14 e dei provvedimenti di
miglioramento che io considero apprezzabili ( è chiaro che qui ciascuno può
dare il giudizio che crede - ma i sette minuti guadagnati e anche la
previsione di una maggiore regolarità nel trasporto pubblico locale in modo
da renderlo più appetibile e concorrenziale rispetto all'uso del mezzo
privato, a me sembrano aspetti significativi). Però è chiaro che qui
ciascuno può avere la propria visione, ripeto, a me pare un disegno
coerente, anche perché è un disegno che viene comunque portato avanti con
margini di flessibilità e di duttilità: cioè nel momento in cui noi
parliamo di mobilità sostenibile siamo chiamati a coniugare due aspetti che
non sono immediatamente coniugabili. C'è un diritto alla mobilità che i
cittadini hanno per tante ragioni che non è necessario enumerare, ma anche
un diritto alla salute e alla tutela dell'ambiente, per cui la mobilità dei
cittadini non può essere permessa a qualunque condizione e con qualunque
mezzo. E questo richiede indubbiamente una strategia - tornerò su questo -
da portare avanti con molta determinazione ma con i necessarimargini di
flessibilità. Questa delibera mi pare ne dia prova per i provvedimenti che
contiene, che io non sto a richiamare perché l'ha già fatto l'assessore
Zamboni: le limitazioni che vengono poste ai veicoli commerciali in centro
storico, graduate e tenendo conto - e questo è il dato più interessante e
anche più innovativo - della caratteristica ecocompatibile di questi mezzi
non partono da domani, nonostante il percorso sia stato già
sufficientemente lungo, mi pare, e anche condiviso e ricco di momenti di
partecipazione, ma verranno applicati, e la delibera di Giunta che dovrà
permetterne l'implementazione, è già stato preannunciato, ha questo aspetto
di gradualità. Il discorso anche di far pagare qualche cosa per il titolo
di accesso a me pare non un balzello: mi pare sia quello che normalmente
tutte le Amministrazioni fanno perché ci sono comunque degli oneri
amministrativi per la concessione di atti autorizzatori, di licenze, di
permessi ed è giusto che ci sia un pagamento, ma anche qui è un pagamento
commisurato e graduato a seconda del mezzo che viene usato. Quindi ancora
una volta non sono limiti o richieste che vengono fatte senza una logica.
Ma anche su quel titolo, che poi è quello che ha dato luogo alle maggiori
polemiche, anche da parte del gruppo dei Verdi, cioè il fatto che il titolo
giornaliero o delle 96 ore debba avere un costo anch'esso commisurato
comunque e proporzionale inversamente, alla caratteristica del mezzo usato,
non mi pare significhi, com'è stato detto, che chi paga inquina. Il
discorso è diverso, il discorso è che già oggi, come sappiamo, non soltanto
chi paga per mettere una macchina in un parcheggio, in un'autorimessa può
entrare liberamente in centro, ma abbiamo imparato che esiste già oggi - e
devo dire che io non lo sapevo ma forse non ero il solo - una possibilità
di utilizzare questo strumento per entrare in centro; possibilità che
questa delibera, di Giunta che verrà adottata eliminerà per sostituirla con
questo provvedimento. Quindi mi sembra che qui siamo, invece, nell'ambito
di quella flessibilità che una volta garantito a tutti coloro che hanno
diritto di entrare in centro o perché residenti o perché, come in questo
caso, svolgono attività commerciali che richiedono la possibilità di
entrare in centro, abbiamo garantito questo diritto, poi è anche giusto,
concedere comunque a chi ne ha una necessità, sia pure alle dovute
condizioni, e sono le condizioni che poi sono importanti, la possibilità di
entrare. Ecco, direi che è anche importante il fatto, com'è stato
specificato, che i proventi che verranno introitati da queste forme di
pagamento avranno una destinazione non indifferenziata ma verranno
utilizzati sempre nell'ambito dei provvedimenti per il miglioramento della
mobilità e per la mobilità sostenibile; c'è comunque una volontà e
strumenti per promuovere l'utilizzo di mezzi professionali, quindi evitare
il ricorso "al fai da te" nel trasporto. Rispetto a queste ultime modifiche
che sono state recepite vorrei dire che mi sembra importante che ci sia
stato questo fatto, forse non si è potuto fare qualche cosa di più. Cosa
intendo per qualcosa di più? Non tanto fissare già le scadenze delle
ulteriori misure da prendere, ma forse chiarire ancora meglio e ancora con
maggiore dettaglio in che senso si muoveranno queste misure, nel senso,
come si lascia intuire, di andare a discriminare all'interno di quella
gamma ampia di veicoli euro quali siano poi quelli sui quali si appunterà
maggiormente l'attenzione nelle prossime tappe in quanto giudicati
maggiormente inquinanti. L'importante secondo me è che comunque sul piano
della comunicazione che accompagnerà questo strumento, come ha accompagnato
gli altri strumenti che l'Amministrazione ha messo in campo, ci sia in modo
netto e preciso questa comunicazione, per cui le diverse categorie di
utenti, dei cittadini interessati, possano in qualche modo prendere
preventivamente le misure del caso. Concludo con un minimo di ragionamento
che apparentemente non c'entra con questo strumento, ma poi fino ad un
certo punto, perché questo strumento è possibile che venga implementato in
quanto può avvalersi di strumenti telematici di controllo degli accessi al
centro, in particolare di Sirio. Allora io sono tra quelli che ha visto con
delusione - non lo nascondo - le misure che l'Amministrazione ha preso, nel
novembre e nell'ottobre dell'anno scorso e che hanno portato alla
disapplicazione del divieto di accesso al centro nei quindici giorni
prenatalizi e nel sabato, però sono tra quelli, e credo di non essere il
solo, che ha giudicato che il tavolo che è stato implementato abbia un
significato importante perché può servire davvero ad affrontare il tema di
Sirio e in generale il tema, io mi auguro, della mobilità in chiave non
ideologica ma laica. Cerco di spiegarmi: Sirio ha avuto, credo per
responsabilità generale in un senso o nell'altro, un forte connotato di
tipo simbolico ed era giusto che l'avesse ed è stato giusto che
l'Amministrazione abbia fatto quello che ha fatto, dopodiché io credo che
si debba avere anche la laicità necessaria per giudicare i risultati della
disapplicazione al sabato. Anche il dato di sabato scorso conferma che in
centro al sabato stanno entrando oggi meno veicoli di quelli che entravano
negli ultimi sabati, il primo sabato di novembre, mi pare, e in quelli
precedenti. Questo cosa sta a dire? Non certo che Sirio è inutile. Proprio
i dati che l'Amministrazione ha fornito a un anno dall'entrata in funzione
di Sirio dimostrano i risultati che Sirio ha prodotto ma non è interesse di
nessuno, credo, considerare questo strumento appunto in termini in qualche
modo ideologici. Perché io credo che il fatto che i cittadini oggi al
sabato non entrino in centro è l'effetto in qualche modo della
interiorizzazione - la dico così - di divieti che non sono solo quelli di
Sirio ma sono anche quelli dell'Amministrazione Guazzaloca nel momento in
cui esisteva Vivi Bologna al sabato. Io credo cioè che i divieti abbiano
anche un funzione educativa in qualche modo rispetto al far prendere delle
abitudini che non confliggono con delle esigenze forti e impellenti. Quindi
io credo, da questo punto di vista, che quello che si sta facendo sia
positivo. Diverso è il giudizio, in qualche modo lo anticipo, ma vedremo
cosa dice il tavolo su questo, sullo spegnimento dei quindici giorni
prenatalizi. Comunque credo che dobbiamo abituarci davvero a vedere tutto
questo in termini oggettivi il più possibile. Quindi concludo col dire,
tornando al po' al tema, che a me sembra che questo strumento che siamo
chiamati ad approvare confermi la coerenza di un disegno complessivo che
sta venendo avanti. L'importante, è che l'Amministrazione da questo punto
di vista non assuma nel seguito, ma sono convinto che non accadrà,
(comunque sarà compito del Consiglio, evidentemente, svolgere la dovuta
azione - termino subito - di controllo da questo punto di vista) atti in
controtendenza rispetto ad una linea e ad una logica che mi sembra peraltro
molto molto chiara. Grazie.
inviato il 15/03/2006 18:49:31