Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 13 - 2 -2006 - VARIAZIONE DI BILANCIO

Grazie,  Presidente.  Direi  che  la  presentazione  della  delibera  fatta
dall'assessore  Bottoni  e  l'intervento  del  presidente Palmieri  offrono
elementi  sufficienti  per  votare  a  favore  di questa delibera. Tuttavia
questo episodio è occasione per fare tre considerazioni. Intanto certamente
tutto  prende  le mosse da indirizzi che l'Amministrazione ha assunto e che
io  ho  trovato riportati in vari documenti, mi sembra in particolare nella
Relazione  Previsionale  Programmatica  a  pagina  21,  dove era anticipata
questa  necessità  di  una  razionalizzazione  della spesa anche attraverso
l'istituzione  di  un  centro  servizi  presso  il Coordinamento Quartieri.
Quindi  non  si  tratta evidentemente di qualcosa di nuovo. Tuttavia le tre
sottolineature  che  io vorrei fare, proprio direi più a futura memoria che
rispetto  all'episodio in sé, che mi sembra ormai chiarito, sono queste: da
un  lato  io  apprezzo  quello  che  diceva  l'assessore  Bottoni,  che  ha
riconosciuto  che  c'è  stata  evidentemente  una  qualche  difficoltà  nel
percorso.  Credo  che  questo  debba servire a tutti per evitare che queste
difficoltà  si  possano  riprodurre in futuro rispetto ad atti che hanno un
significato  certamente  importante,  perché altrimenti il rischio è quello
che,  se  non  si  segue  appunto quel percorso, come diceva opportunamente
l'assessore Bottoni, di coscientizzazione e di condivisione degli obiettivi
e  delle  modalità, poi ci siano quelle difficoltà che si sono riscontrate,
con  passaggi polemici che non aiutano nessuno. Il secondo aspetto riguarda
il  tema  generale  del  decentramento:  io qui prendo spunto da quello che
diceva  il  presidente Palmieri ma, come Consigliere comunale, io chiederei
che   questo   percorso,   che   in  qualche  modo  è  già  cominciato  tra
Amministrazione   e   Conferenza   dei  Presidenti,  oltre  a  trovare  una
definizione  precisa  e  la  più  puntuale possibile e più certa possibile,
vedesse anche un coinvolgimento del Consiglio comunale stesso attraverso le
Commissioni.  Cioè  credo  che questo sia un percorso talmente importante e
strategico, all'interno del programma di mandato di questa Giunta, che come
Consigliere  comunale non vorrei soltanto fare da spettatore che approva ma
in  qualche  modo da attore consapevole, senza ovviamente nulla togliere al
ruolo   essenziale   che  in  questo  percorso  hanno  i  Quartieri  ed  ha
evidentemente                                            l'Amministrazione.
Il  terzo  aspetto  -  e  concludo  -  riguarda in specifico proprio questa
procedura  di  razionalizzazione.  Io credo che le finalità sono certamente
condivisibili; vorrei comunque portare all'attenzione di tutti il fatto che
le  procedure  hanno  sempre  da  un lato un contenuto privo di particolari
significati  politici ma ci possono essere dei passaggi nelle procedure che
hanno  anche  un valore aggiunto di carattere politico. Allora - ripeto, la
mia è una dichiarazione di carattere generale che non riguarda in specifico
questo  oggetto  - qui siamo davanti a delle procedure e a dei procedimenti
che  fino  a  oggi erano nella loro interezza di competenza dei Quartieri e
che  da domani in qualche passaggio vengono accentrati. Ora è chiaro che in
questo  accentramento  ci può stare e ci sta sicuramente un valore aggiunto
in  termini di razionalizzazione, di accelerazione, di economicità, però io
credo  che  debba sempre, quando si fanno operazioni di questo tipo, essere
verificato  il  fatto che in qualche passaggio del procedimento non ci stia
appunto un qualche valore aggiunto di carattere politico. E in questo senso
allora  è  chiaro  che se la razionalizzazione e l'accentramento si portano
dietro  anche  questo  aspetto,  allora la cosa va guardata con una qualche
attenzione.  Forse  il  paragone  non ci sta ma l'assessore Bottoni conosce
benissimo  tutta  la  vicenda  del  Consip,  cioè  di  un  procedimento  di
accentramento di certe spese della Pubblica Amministrazione a livello dello
Stato  che  certamente  non può non essere visto come positivo e favorevole
nelle  sue  finalità  generali  ma  che  poi  ha  avuto  di fatto nella sua
attuazione  concreta  delle ricadute non molto condivisibili da parte delle
autonomie  degli  Enti  Locali.  Lo porto come esempio, ripeto, che ci deve
indurre  sempre a perseguire dei processi di razionalizzazione della spesa,
perché  sono  processi che devono portare a delle economie di scala, di cui
abbiamo  assolutamente  bisogno,  ma  che  potrebbero  anche potenzialmente
portare   delle  sottrazioni  di  autonomie  a  istituzioni  politiche  che
viceversa debbono essere assolutamente salvaguardate. Grazie.

inviato il 23/02/2006 17:27:48

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