Paolo Natali
Paolo Natali

 

Acquisti verdi: intervento del 14/02/2005

Grazie  Presidente.  Darei  lettura dell'ordine del giorno e poi aggiungerò

qualche  parola  di  commento.  "Il Consiglio comunale di Bologna, ribadito

l'impegno a favore dello sviluppo sostenibile contenuto anche nel programma

di   mandato,   considerato   che   tale   impegno   implica   fra  l'altro

l'incentivazione  delle  pratiche  di  recupero, riciclo e riuso di materie

prime,  e  l'impiego  preferenziale di energia da fonte rinnovabili, tenuto

conto dell'importanza che assume a tal fine la pratica degli acquisti verdi

della  pubblica  amministrazione,  atteso  che  in  generale  l'impiego  di

prodotti  riciclabili  ed eco compatibili ove funzionali all'uso richiesto,

non  comporta  costi  maggiori  ed è certamente preferibile in un quadro di

bilancio  costi benefici a carattere globale, impegna la Giunta ad assumere

iniziative  concrete  secondo gli indirizzi che precedono ed in particolare

ad    intensificare    l'utilizzo   di   carta   riciclata   negli   uffici

dell'amministrazione,  a  promuovere  l'impiego  di supporti informatici in

alternativa  a  quelli  cartacei  dei  quali va comunque evitato il consumo

superfluo".  L'ordine  del  giorno ha, come si è potuto sentire, un oggetto

specifico:  riguarda  cioè  la  richiesta  di una intensificazione nell'uso

della  carta  riciclata  nei  nostri  uffici; ricordo a questo riguardo che

esiste  già  una  norma del 1997 che fissa una percentuale del 40% di carta

riciclata  sul  totale  della carta utilizzata. E l'altro aspetto specifico

che  l'ordine  del  giorno  richiama nelle sue conclusioni, è l'esigenza di

andare verso abitudini che permettano di risparmiare in generale l'utilizzo

di  carta  a  favore  di  supporti  informatici. Però, oltre a questi punti

specifici,   l'ordine   del  giorno  richiama  in  generale  (e  io  vorrei

sottolineare   in   particolare   questi  aspetti  che  forse  sono  i  più

qualificanti)    l'esigenza    che    cresca    un'attenzione   all'interno

dell'amministrazione  comunale che è - ricordo - un'azienda di oltre cinque

mila  dipendenti,  su quelle che sono le politiche di sviluppo sostenibile.

Ora,  questa  maggiore  attenzione  da  parte dell'amministrazione comunale

riguarda  diversi  aspetti.  Riguarda  da un lato quelli che possono essere

definiti gli impatti diretti che l'attività e la vita di questa azienda, di

questa  grande azienda, produce. Devo ricordare a questo riguardo che siamo

in  un  ambito  da un lato volontario, ma che contiene anche delle norme di

legge, sia pure norme di indirizzo: ad esempio esiste dal '98 una norma che

prevede  che  nel  rinnovo  del  proprio  parco autoveicolare, le pubbliche

amministrazioni  utilizzino  percentuali  crescenti di veicoli a carburanti

alternativi,  esiste una norma del 2001 che fissa anche qui una percentuale

nell'utilizzo  per questi veicoli di pneumatici ricostruiti, e una norma di

carattere  più  generale  del 2003 che prevede che il fabbisogno annuale di

manufatti  e  beni  da  parte delle pubbliche amministrazioni, debba essere

ottenuto, per una quota non inferiore al 30%, utilizzando prodotti ottenuti

da  materiale riciclato. Quindi esistono già delle norme, ma oltre a questo

esiste  tutto  uno  spazio  di  carattere volontario che io credo la nostra

amministrazione  deve  occupare. Pensiamo ad esempio a tutta l'attività dei

lavori  pubblici,  all'energia  che nei nostri uffici, nei nostri locali si

consuma,  (per  inciso devo ricordare che il 16 febbraio entra in vigore il

protocollo  di  Kyoto  che  fissa  un  impegno  per  lo  stato italiano, di

riduzione  del  6,5%  nelle emissioni di gas serra). Quindi siamo in questo

ambito;  d'altro  canto  devo  dire che l'impegno che l'amministrazione sta

mettendo  in  un  tentativo  di  riduzione dell'inquinamento atmosferico va

anch'esso  in  questa  direzione.  Quindi diciamo impatti diretti e impatti

indiretti,  nel  senso  che  le politiche dell'amministrazione comunale, le

politiche  in diversi settori dovrebbero avere sempre di più l'obiettivo di

influenzare  i  comportamenti  dei  cittadini di Bologna, nel senso appunto

dello  sviluppo sostenibile; e abbiamo anche una terza linea di impegno che

è  quella  che  l'amministrazione  comunale  può  perseguire  attraverso le

società  e  le  aziende  controllate  dall'amministrazione comunale stessa.

Quindi  c'è  un  ampio  ventaglio  di possibilità che l'amministrazione può

seguire.

Allora  io  credo  che attraverso queste azioni, a cominciare appunto dagli

impatti diretti e da queste misure di utilizzo di materiale riciclato, alla

fine  la  nostra  amministrazione  dovrebbe davvero dare il buon esempio ai

cittadini  amministrati.  Credo che questo non sia secondario. Cioè oltre a

chiedere  ai cittadini comportamenti ambientalmente sostenibili e coerenti,

credo  che  l'amministrazione  debba  dare  appunto  il buon esempio, anche

attraverso il rilancio di una serie di progetti in passato implementati, ma

poi abbandonati, in particolare durante l'amministrazione Guazzaloca: penso

ad  esempio  all'agenda  21,  ai  rapporti  sullo stato dell'ambiente, alla

Valsia.  Ricordo  a  questo proposito che il 3 e il 4 di marzo a Bologna si

svolgerà  il  convegno nazionale delle agende 21 locali e ritengo che anche

questa         sia        un'occasione        da        non        perdere.

Per  concludere  vorrei  dire  che  la  possibilità  di  realizzare  questi

obiettivi  non  può  essere  affidata solo ad una buona volontà dei singoli

dipendenti  o  anche dei singoli amministratori; io credo che perché queste

misure  si  traducano  in  atti  concreti,  da  parte anche della direzione

generale  del  nostro  Comune,  che  ha un compito importante in termini di

responsabilità  gestionale, debbano essere prese misure che facciano sì che

appunto  queste  azioni  non rimangano azioni lasciate alla buona volontà e

allo spontaneismo, ma che trovino indirizzi precisi da parte dell'ufficio e

del  servizio  più  autorevole  da  questo  punto di vista, e quindi credo,

concludo davvero, che anche queste misure che l'ordine del giorno richiede,

potrebbero  essere  implementate utilmente attraverso la costituzione di un

gruppo  di  lavoro  che  officiato dalla stessa direzione generale dovrebbe

vedere  al  suo interno rappresentati, il settore ambiente, ma anche quelli

che  sono  poi  uffici  del  Comune  da  cui  dipendono  gli  acquisti,  in

particolare  il  Provveditorato, e anche ad esempio l'ufficio che si occupa

dei  contratti  e  dei  capitolati,  nei quali sempre più dovrebbero essere

introdotte  norme  preferenziali a favore delle imprese e delle aziende che

si  sono già poste spontaneamente in una linea di sostenibilità ambientale.

Grazie.

inviato il 14/02/2005 17:36:30

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