Grazie Presidente. Io vorrei illustrare e commentare brevemente questo
ordine del giorno che ho presentato in Commissione e che ha ottenuto anche,
successivamente, le firme dei consiglieri Mazzanti, Merighi e Lombardelli.
L'ordine del giorno parte dall'ordinanza che è stata adottata l'8 novembre
di quest'anno dalla Giunta a firma dell'assessore Zamboni. Nelle premesse
l'ordine del giorno sostanzialmente fa proprie, in parte almeno, una serie
di preoccupazioni che sono comuni anche a quelle che sono state espresse in
questa sede dal collega Panzacchi, nel senso che ci troviamo davanti ad un
atto che legittimamente è stato assunto, comunque senza che ci fosse stata
un'informazione preventiva in Commissione o presso i Quartieri, alcuni
Quartieri; l'hanno anche rilevato con i loro ordini del giorno. Sapevamo
che c'era una trattativa in corso da parte della Giunta, che ha portato poi
a questo atto, atto che si presenta appunto in maniera dichiarata come un
tentativo di contemperare esigenze diverse. Un altro elemento di attenzione
da parte nostra, è che questo provvedimento, che ha un forte valore
simbolico innanzitutto, proprio da questo punto di vista pare per certi
versi in controtendenza con una serie di atti che questa Amministrazione ha
assunto fin qui in tema di mobilità sostenibile e che hanno tutti la nostra
convinta adesione e il nostro convinto sostegno. Possono anche essere
nutriti dei dubbi per certi versi sulla efficacia di questo provvedimento
rispetto ad un sostegno alle attività commerciali del centro storico; noi
riteniamo che ci siano altri strumenti importanti che peraltro
l'Amministrazione sta anche adottando, come il piano di valorizzazione
commerciale così come altri provvedimenti che sono stati assunti in
parallelo all'ordinanza: un potenziamento del trasporto pubblico proprio
nel periodo prenatalizio attraverso un'intensificazione delle navette.
D'altro canto voglio ripetere, perché sono molto convinto di questo, quello
che ho già avuto occasione di dire in questa sede in altre circostanze:
anche l'Ascom, l'associazione rappresentativa dei commercianti, aveva
mostrato di aderire a questa impostazione dell'Amministrazione, che punta
essenzialmente su una valorizzazione del trasporto pubblico. Devo dire che
proprio ieri c'era un articolo su Repubblica, a mio giudizio anche molto
vivace, che confermava una serie di dubbi circa il fatto che il permettere
l'accesso al centro di per sé rappresenti una soluzione posto che il
fattore limitante, come questo articolo molto vivacemente dimostrava, è la
possibilità di parcheggiare. Devo dire per inciso, e questo è anche in
qualche modo forse un suggerimento all'Amministrazione, che potrebbe non
essere male un'ulteriore informazione da dare da questo punto di vista ai
cittadini, nel senso cioè di rammentare come la modalità privilegiata per
raggiungere il centro sia quella che l'Amministrazione aveva già indicato e
messo in atto attraverso i suoi provvedimenti che, come dicevo, anche Ascom
aveva dimostrato di condividere, aggiungendo forse anche qualche modalità
d'uso più corretta rispetto alla possibilità di accedere in centro. Inoltre
c'è una situazione dell'inquinamento atmosferico che è preoccupante, siamo
già arrivati a circa 85 superamenti. Detto tutto ciò, a noi pare però che
responsabilmente si deve prendere sul serio la caratteristica sperimentale
che il provvedimento ha dichiaratamente; non crediamo che si tratti di una
finzione, crediamo cioè che questo provvedimento debba essere verificato
nella sua concreta attuazione e per le conseguenze che la sua attuazione
porterà. È vero, non c'è stata una valutazione di impatto ambientale
preventiva, peraltro non facile; a questo punto si tratta di fare una
valutazione di impatto complessivo, non solo ambientale, in corso d'opera e
successiva. Ed è per questo che il nostro ordine del giorno sostanzialmente
impegna la Giunta ad un monitoraggio a tutto campo che consideri quindi gli
aspetti di mobilità, ambientali, sanitari, ma anche gli impatti sulle
attività commerciali. Da questo punto di vista si tratta di un monitoraggio
che deve proprio verificare in che misura questa nuova situazione che si
viene a determinare compromette o meno una situazione che l'utilizzo di
Sirio aveva configurato. Noi non crediamo, si debba parlare di una
sperimentazione che comunque finirà per dare luogo ad un altro periodo di
sperimentazione riaccendendo Sirio. La riaccensione di Sirio è
evidentemente affidata ai risultati che il monitoraggio offrirà e sarà di
nuovo la Giunta, evidentemente, a dover fare questa riflessione. Quindi
l'ordine del giorno, peraltro senza entrare nei dettagli di come questo
tavolo di monitoraggio dovrà funzionare, pone tuttavia alcuni criteri che
io vorrei ricordare perché non sono indifferenti: si tratta di un tavolo
che dovrebbe avere una caratteristica fondamentalmente di carattere tecnico
e quindi trova il nocciolo della sua composizione nei settori coinvolti e
interessati dell'amministrazione, nell'Agenzia per l'Ambiente, nella
U.S.L., ma deve vedere presenti al suo interno, in veste in qualche modo di
controllori della correttezza dell'effettuazione del monitoraggio, i
rappresentanti delle tre Commissioni consiliari più coinvolte, la terza, la
quarta e la quinta, e i rappresentanti dei Quartieri, oltre, ben inteso, ad
un coinvolgimento dei comitati anti smog e delle associazioni dei
commercianti. Sarà poi evidentemente la Giunta a definire composizione
definitiva e modalità di funzionamento, e (lo indichiamo nell'ordine del
giorno perché ci sembra non banale) dovrà soprattutto all'inizio del suo
lavoro definire le modalità di controllo e i criteri di valutazione dei
risultati, perché crediamo che debba trattarsi di un organismo che non
parte con elementi pregiudiziali, ma che va ad una verifica oggettiva delle
ricadute dei provvedimenti. Devo dire da questo punto di vista che il dato
ad esempio di sabato scorso, con Sirio spento, ha portato ad un aumento
negli ingressi del 12,4% per quello che riguarda il periodo dalle 7 del
mattino alle 8 di sera; nel sabato precedente l'aumento degli ingressi era
stato dell'11,7, ma se guardate sull'intera giornata del sabato gli aumenti
sono stati rispettivamente dell'8,3 e del 10,2. È molto, è poco? Non è
questo il momento per esprimere dei giudizi, si tratterà di valutare questi
dati alla luce anche delle ricadute in termini di inquinamento atmosferico
e sulla salute dei cittadini. D'altra parte, (ci tengo ad argomentare in
modo diffuso le ragioni di questo ordine del giorno e del monitoraggio)
vorrei anche dire, proprio perché non abbiamo bisogno di due periodi di
sperimentazione, che l'interpretazione dei dati comunque non sarà
certamente facile perché come sappiamo c'è una forte influenza delle
condizioni meteoclimatiche: tanto per dirne una, sabato 5 di questo mese
con Sirio che impediva gli accessi, ed era un sabato, avevamo 68
microgrammi a San Felice, due giorni fa con Sirio spento al sabato avevamo
44. Ma non dico questo per dire che i problemi non ci saranno; dico per
sottolineare l'esigenza di una riflessione, di un monitoraggio che sia
davvero accurato. Monitoraggio che dovrà considerare, questo l'ordine del
giorno lo dice, anche se rinvia correttamente al tavolo la determinazione
delle modalità attraverso le quali fare questa verifica, anche una
intensificazione dei controlli in centro storico che vada oltre il
monitoraggio del benzene che già oggi avviene, e che come sappiamo ha
evidenziato un sostanziale miglioramento dopo l'apertura di Sirio; ma si
dovranno andare a monitorare anche le polveri sulle quali fino ad oggi non
abbiamo grossi dati, il che può lasciare immaginare che Sirio abbia avuto
effetti o non li abbia avuti.
Noi crediamo che li abbia avuti, evidentemente, e da questo punto di vista
c'è già una disponibilità della Provincia per mettere a disposizione il
proprio mezzo mobile in attesa che il Comune di Bologna - lo vorrei dire
perché è un dato estremamente importante anche questo - riesca a dotarsi
nei prossimi mesi di un mezzo mobile proprio per effettuare questi
monitoraggi. Quindi concludo per dire che appunto i risultati di questo
monitoraggio, che a noi pare possano essere completati nella
rendicontazione dei risultati entro il mese di aprile, in modo tale cioè da
scontare tutto quello che sarà inevitabilmente il periodo peggiore dal
punto di vista meteoclimatico, come sappiamo per esperienza per gli anni
precedenti, dando qualche tempo per una riflessione sui risultati,
chiediamo attraverso questo ordine del giorno che i risultati, ovviamente
da parte della Giunta, che sarà il destinatario del monitoraggio stesso e
in qualche modo l'organo responsabile del monitoraggio, vengano poi portati
a conoscenza del Consiglio, ovviamente previo un passaggio nelle
Commissioni consiliari competenti. Grazie.
inviato il 11/12/2005 15:04:50