Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 7 - 11 - 05. ORDINE DEL GIORNO SULLA SICUREZZA NEI CANTIERI E SUL LAVORO NERO

Grazie  Presidente. Premesso che anch'io condivido il testo dell'ordine del
giorno,  vorrei però mettere in evidenza in premessa una sua caratteristica
che non ne facilita, la discussione o comunque che pone qualche problema. A
me pare di ricordare anche un po' la genesi di questo documento, che è nato
dal  tema della sicurezza e degli incidenti sul lavoro, che è un tema ampio
ma  in  qualche  modo  tutto  sommato abbastanza circoscritto. È chiaro che
affrontare  il  tema  della  sicurezza  degli  incidenti  sul  lavoro  oggi
significa   imbattersi   spesso   nel  problema  del  lavoro  nero,  perché
statisticamente  chi  poi soffre di questi incidenti sul lavoro guarda caso
vive  in  una  condizione  lavorativa  di  precariato, di irregolarità e di
illegalità,  e  quindi  l'ordine  del giorno tocca questo aspetto, cerca di
affrontarlo  anche  in  termini  abbastanza  ampi, ma credo sicuramente non
esaustivi,  come  diceva  il consigliere Carella, perché parlare del lavoro
nero significa toccare anche altri aspetti, forse mettere in evidenza anche
aspetti  contraddittori;  e dal lavoro nero poi si passa in qualche modo al
tema dell'immigrazione in genere, perché evidentemente il lavoro nero viene
visto qui nei suoi aspetti deprecabili, negativi, ma anche come un canale e
mezzo   per  arrivare,  attraverso  l'utilizzo  dell'articolo  18,  ad  una
regolarizzazione  degli  immigrati.  Quindi  poi si tocca anche il problema
dell'abitazione  degli  immigrati,  e a questo proposito la Consigliera Noè
faceva      alcune      osservazioni      che      meritano     attenzione.
Dico  questo,  non  per  dissociarmi  da  questo testo, che ha anche la mia
adesione,  ma  per metterne in evidenza gli inevitabili limiti nella misura
in cui uno pensa con questo ordine del giorno di riuscire ad affrontare non
soltanto  il  tema  della sicurezza e degli incidenti sul lavoro, che a mio
giudizio  continua  ad  essere  la  sua ragione fondamentale  ma  anche gli
altri    aspetti    importantissimi    e   collaterali   che   ho   citato.
Credo  che  occorra  avere  anche  questa consapevolezza, perché altrimenti
forse  la  discussione  su  questo testo potrà ancora proseguire attraverso
richieste  di  integrazioni,  di emendamenti, che hanno tutti delle ragioni
valide  ma hanno questa motivazione di fondo. Io a questo punto volevo solo
fare  due  sottolineature,  che  però, ripeto, tornano al tema di partenza,
cioè quello della sicurezza e degli incidenti sul lavoro, più che altro per
sottolineare  appunto due aspetti che già l'ordine del giorno tocca, ma che
(soprattutto   il   secondo   tra  questi)  sono  nella  piena  possibilità
dell'amministrazione  comunale e quindi richiedono a mio giudizio decisioni
in                               tempi                              rapidi.
Allora  il  primo  tra  questi,  che  è  anch'esso  complesso, è quello che
riguarda   l'applicazione   e  la  interpretazione  direi  evolutiva  della
normativa  in  materia di appalti pubblici. Dico evolutiva nel senso che la
normativa in materia di appalti pubblici ha una sua regolamentazione, che è
fondata  soprattutto  sulla  logica  e  il criterio dell'offerta più a buon
mercato   da   un   punto   di   vista  monetario.  Il  fatto  di  chiedere
all'amministrazione   di   utilizzare  sempre  di  più  anche  modalità  di
aggiudicazione  che  puntano sull'offerta economicamente più vantaggiosa, e
che  quindi  fa  anche  una considerazione rispetto alla affidabilità delle
ditte  concorrenti  in  base  ad  una serie di parametri di accreditamento,
(certificazioni,ecc.) mi pare un qualcosa che va nella direzione appunto di
premiare  alla  fine  ditte che diano più garanzie di affidabilità e quindi
anche  di  assicurare  ai  propri  dipendenti  regolarità  di trattamento e
condizioni  di  lavoro  meno  esposte,  appunto,  al  rischio di incidenti.
L'altra  questione,  molto  particolare  se vogliamo, ma credo alla portata
dell'amministrazione  se  c'è  la  volontà  di  percorrere questa strada, è
quello  che  riguarda  l'attività  di  controllo  dei cantieri, attività di
controllo  che  è  affidata, per quello che riguarda appunto le norme sulla
sicurezza  sul lavoro, a uffici precisi che sono l'Inail, l'Ispettorato del
lavoro  e  i servizi della A.U.S.L., che rimangono evidentemente i titolari
di  questa  competenza.  Si  pensa comunque che anche la Polizia Municipale
possa  svolgere  un  ruolo da questo punto di vista,  e nel chiedere questo
non  si  fa  nulla se non riprendere una previsione che già fa la normativa
regionale;  la  legge  regionale  24  del 2003 in materia di Polizia Locale
prevede  esplicitamente  tra  i  compiti possibili delle Polizie Municipali
questo;  cioè  i  controlli  sulle  infrazioni  in materia di sicurezza del
lavoro.  È  chiaro che questo tipo di controlli la Polizia dovrà svolgerlo,
oltre che in raccordo con gli altri uffici e servizi che nominavo prima, in
termini  evidentemente non di tipo specialistico ma attraverso controlli se
vogliamo  più  di  tipo  superficiale  ma  che  comunque possono ugualmente
mettere  in  evidenza  infrazioni di questo tipo. Devo dire che tra l'altro
esiste  già  oggi  nella  Polizia  Municipale  un  nucleo  che si occupa di
controllo  edilizio,  nucleo che da quello che mi risulta è particolarmente
sotto  dotato numericamente e che potrebbe utilmente, una volta potenziato,
svolgere  anche questo compito, ma credo che anche il Vigile di prossimità,
di  cui  in  qualche  modo si attende la implementazione organica, potrebbe
svolgere  anche  questo  compito che, ripeto, pure non essendo di carattere
altamente   specialistico   può  però  mettere  in  evidenza  problemi  che
richiedono,  in  certi  cantieri  edili,  approfondimenti  e  controlli più
rigorosi.
Tutto questo, e concludo, richiama il tema della riorganizzazione del Corpo
di Polizia Municipale, questione che come sappiamo è già da tempo all'esame
dell'amministrazione  e dei sindacati, questione che mi pare sta conoscendo
un  certo  ritardo  che io credo dovrebbe essere colmato perché il Corpo di
Polizia  Municipale  ha  una  funzione primaria nella nostra città, per una
serie  di  compiti  che  già  oggi  è  chiamato a svolgere, ma anche per un
compito  come  questo  che io credo potrebbe essere utilmente aggiunto alle
mansioni   di   cui   questo   Corpo   si   sta   facendo  carico.  Grazie.
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inviato il 15/11/2005 17:57:14

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