Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 2 - 11 - 05. ADOZIONE PIANO MERCI

Grazie. Esprimo un'adesione convinta a questo Piano che ci viene sottoposto
oggi.  Cercherò  di  argomentare  le  ragioni  di  questa  adesione.  Direi
sinteticamente  che  il  Piano  è  coerente  con  le iniziative e gli altri
strumenti  di  pianificazione  sulla  mobilità  che  sono  stati sottoposti
all'approvazione  del  Consiglio  e che hanno già riscosso l'adesione della
maggioranza.  Toccherò  alcuni  punti  che  sono  stati  anche sollevati in
termini   critici   da   parte   della  minoranza,  a  partire  ad  esempio
dall'osservazione  che  si  tratta  di  un  Piano,  come se appunto i Piani
avessero  di  per  sé  una connotazione negativa e dirigistica. Ricordo che
questo Piano è di fatto un aggiornamento, che va nella direzione che questa
Amministrazione   ha   scelto   di  percorrere  e  che  a  mio  giudizio  è
condivisibile,  ma  è  di fatto un aggiornamento di un Piano, che si chiama
appunto  "Piano  particolareggiato per la raccolta e la distribuzione delle
merci  in  città  in  attuazione  del  Piano  generale  del traffico urbano
vigente",  che  fu  approvato  con una delibera del 2002 e che è entrato in
vigore  nel  2003. Quindi non è che di per sé un Piano sia qualche cosa che
ha  una  connotazione rigida, dirigista, da rifiutare: si tratta di entrare
nel  merito.  E  mi  pare, come dico, che questo Piano utilizzi strumenti e
segua   delle   logiche  che  sono  già  state  portate  avanti  da  questa
Amministrazione,  che  hanno  tutto il mio consenso. Un'altra critica che è
stata  mossa è stato il fatto che si introduce il pagamento di un titolo di
autorizzazione  per  poter entrare in centro. Ma devo dire che questo da un
lato non è una novità. Oggi e già da tempo ogni autorizzazione di carattere
ambientale  e  non  ambientale,  è  normale che venga fatta pagare a chi la
richiede:  si tratta tra l'altro di un contributo che è il corrispettivo di
oneri  che  l'Amministrazione  sostiene nel dare queste autorizzazioni, non
solo,  ma  direi  che  di  questa forma di pagamento qui viene fatto un uso
consapevole,   nel   senso   di  graduare  il  pagamento  a  seconda  della
caratteristica  ecologica  o  non  ecologica  dei  mezzi  che  poi  vengono
utilizzati  per il trasporto merci. Ed è chiaro che questo costo è un costo
aggiuntivo,  peraltro  direi  distribuito  su molti utenti, quindi credo di
incidenza trascurabile; ma la logica comunque di tutte le autorizzazioni  o
che  vengono  rilasciate,  è  che questo diventa un onere che fa parte  dei
costi  di  produzione  di  un  bene, di un servizio e direi che è del tutto
fisiologico  che  poi  siano  gli utenti finali, cioè i cittadini a doverlo
pagare,  oltretutto  direi  in una quota assolutamente trascurabile. Quindi
non  vedo  nulla  di scandaloso da questo punto di vista; vedo piuttosto un
uso  mirato  e  consapevole  anche  di  questo  strumento.  Si  utilizza la
telematica  oggi a disposizione, Sirio e in particolare anche la telematica
a  tutela della T, utilizzandola proprio a servizio delle politiche, che il
Piano mette in atto. Viene anche scartato in maniera argomentata quella che
potrebbe  sembrare una soluzione da implementare, quella dei transit point.
Si  osserva  che  non  c'è  più  in realtà, dati alla mano, la necessità di
utilizzo  di  altri  transit  point,  perché  il  trasporto merci viene già
effettuato  in  larghissima misura dagli operatori in conto terzi, quindi è
sulla  razionalizzazione di questi operatori che si tratta di agire. Vorrei
anche  mettere in evidenza che il titolo che è previsto dal Piano per le 96
ore  o  per  le  24 ore per ingressi estemporanei, va nella direzione (e su
questo tornerò anche in conclusione del mio intervento) di una flessibilità
che  a  me  sembra  tutt'altro  rispetto alla rigidità e al dirigismo che è
stato  imputato  a questo piano. Quindi non ci troviamo davanti, ripeto, ad
un  piano  cieco  rispetto alle esigenze anche delle categorie commerciali,
non vengono introdotte gabelle indiscriminate com'è stato detto, c'è un uso
consapevole e mirato degli strumenti che oggi abbiamo a disposizione. Anche
la  sperimentazione  del  Van  Sharing  nella  T  mi  pare  vada  in questa
direzione. L'altra critica che è stata posta, che è vera dal punto di vista
letterario,  cioè che si parla di un piano per la distribuzione delle merci
in  città,  ma  che  oggi opera essenzialmente nel centro storico, va vista
comunque  come  un  elemento  di  sperimentazione di certe modalità che poi
saranno  da  estendere,  attraverso  anche il PGTU, a tutta la città. Detto
questo  nel  merito,  io non posso non approfittare in questa occasione per
esprimere  in  questa sede alcune valutazioni che ho già avuto occasione di
esprimere sul provvedimento di spegnimento di Sirio e dello stop natalizio,
manifestando   anche  in  questa occasione alcune perplessità e riserve, ma
partendo,  devo  dire,  non da una concezione ideologica e simbolica di che
cosa  voglia dire chiudere Sirio al sabato, mettendomi proprio dal punto di
vista  degli  operatori  commerciali che si dice di voler aiutare. Io credo
che  davvero,  come  hanno  detto  anche  altri,  (ma  io  condivido questa
opinione)  il problema di chi vuole entrare in centro non è tanto quello di
entrarci,  è  quello  del  dove  si  lascia  la  macchina;  il vero fattore
limitante  è  la  possibilità  di  parcheggio,  e  su questo non c'è nessun
intervento  migliorativo;  quindi  io  mi  chiedo  chi vorrà, non so quanti
saranno,  entrare  in centro utilizzando questa possibilità del sabato, poi
la  macchina dove la metterà. Ma dico di più: io sono andato a rivedermi un
dépliant dell'Ascom, che era circolato e che ancora è in circolazione e che
Ascom  aveva  meritoriamente, secondo me, prodotto, proprio per mettersi in
linea  con  i  provvedimenti  che  l'Amministrazione  ha  implementato,  in
particolare  l'attivazione  di  Sirio. Bene, questo dépliant, che ripeto, è
fatto  molto  bene  e che dà tutte le indicazioni analitiche per potere non
entrare  in  centro, ma arrivare con la macchina in prossimità del centro e
dopo  da  qui portarsi in centro storico utilizzando i mezzi pubblici e che
ha come slogan "nel cuore della città comodamente in soli 8 minuti", a me è
sembrato  e  continua a sembrare la risposta più positiva e più adeguata di
questa  categoria  e  devo  dire  anche  più  efficace  alle  politiche che
l'Amministrazione  ha  messo  in  atto.  Io non so se con lo spegnimento di
Sirio  si  riuscirà  forse  a  entrare  nel  cuore della città in meno di 8
minuti, ma torno a dire, non so poi la macchina dove verrà lasciata. Quindi
credo  che  le  politiche  e  i  provvedimenti  per  dare  eventualmente un
ulteriore  beneficio alle attività commerciali potevano essere e potrebbero
essere proprio quelle che si muovono più in una linea di flessibilità, come
quella  che il Piano merci prevede per gli operatori commerciali addetti al
trasporto  merci,  come  quella  cioè che l'Assessore Zamboni ricordo aveva
preannunciato  in qualche modo, e cioè un sistema appunto di flessibilità e
di  permesso di accesso in centro, occasionale e a pagamento, potendo anche
qui  utilizzare  quindi questo pagamento in modo flessibile a seconda delle
caratteristiche  del  mezzo  che entra in città, e tra l'altro evitando una
concentrazione  di questi accessi al sabato, che non è poi detto che sia il
giorno  più  comodo  a  tutti,  né d'altra parte la necessità di entrare in
centro  può  essere  legata  unicamente all'andare a fare spesa. Ci possono
anche  essere altre legittime necessità che potrebbero trovare una risposta
da questo punto di vista senza necessità di spegnere, quindi di far fare un
passo   indietro,  anche  di  tipo  simbolico;  i  simboli  hanno  la  loro
importanza,  da  questo  punto  di vista. La penultima cosa che vorrei dire
sempre su questa materia è che, io non lo so, perché ancora non abbiamo poi
visto  il  provvedimento nella sua materiale stesura che cosa dirà, anch'io
non  trascuro  evidentemente  il significato dell'eventuale arretramento su
Vivi  Bologna.  In  questo  senso  -  voglio  dire  - io credo di avere una
coerenza  complessiva,  quindi  non  è  che io faccia battaglie ideologiche
contro  questo  o  contro  quello,  mi  pongo  il  problema  della  qualità
dell'aria,  e  darò qualche dato conclusivo su questo, che io credo non può
essere  trascurato,  perché sono convinto anch'io che nel momento in cui si
introdurrà   questa  novità  legata  al  sabato  e  legata  alla  moratoria
natalizia,  (che,  devo  dire,  mi  spaventa per certi aspetti meno nel suo
carattere  di  eccezionalità,  e  che ripete anche modalità che hanno avuto
nelle  passate  annualità  anche  le strategie regionali, cioè c'era sempre
questa  moratoria natalizia, che continuo a dire secondo me è poi di dubbia
efficacia,  perché  ancor  più  per Natale non so dove si metterà l'auto in
centro)  ma  lasciamo  perdere, mi preoccupa di più il discorso strutturale
dello  spegnimento  di  SIRIO  al  sabato,  che  andrà monitorato non tanto
guardando  a  quelli  che  saranno i dati sulla qualità dell'aria, che sono
sempre  di  difficile  interpretazione  perché  risentono  fortemente delle
condizioni  meteorologiche,  ma  guardando  in  concreto, e Sirio questo lo
potrà  fare,  perché  Sirio  non  sarà  accecato  evidentemente,  non  avrà
efficacia dal punto di vista sanzionatorio, ma non gli si vieterà di vedere
quante  auto entreranno in centro in più di quelle che sarebbero entrate se
Sirio  avesse  funzionato.  Credo  che  questo  sarà il dato da controllare
attentamente.  Perché  dicevo  che  comunque  non  è possibile abbassare la
guardia? Perché vorrei ricordare che noi siamo già da ieri, (vedremo i dati
di  oggi  domani)  a  77  superamenti; si parla del benzene, si parla delle
polveri  sottili,  parliamo  delle  polveri  sottili,  dove  abbiamo i dati
praticamente  in  tempo  reale:  nel 2005 siamo già a 77 superamenti sui 35
ammessi  e  ci  mancano  ancora  due mesi per arrivare alla fine dell'anno.
Ricordo che nel 2004 i superamenti sono stati 82 rispetto al livello dei 50
microgrammi al metro cubo, quindi io credo che sia facile prevedere che nel
2005  le cose andranno peggio del 2004. Ricordo ancora, e concludo davvero,
che  nell'ottobre del 2004 abbiamo avuto sette superamenti nella centralina
di  San Felice, nell'ottobre di quest'anno ne abbiamo avuti 14. Dico questo
per  dire  che  di  fronte  a  questi dati, francamente, io faccio fatica a
pensare che si possa abbassare la guardia. E quindi, detto questo su questo
elemento  di attualità, io riconfermo il giudizio positivo sul piano merci,
che   mi   pare  invece  coerentemente  continua  nella  linea  che  questa
Amministrazione ha cominciato a perseguire fin dall'inizio del suo mandato.
Grazie.


inviato il 15/11/2005 17:55:41

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