Grazie, Presidente. Un breve intervento per motivare il voto favorevole
anche del nostro gruppo a questa delibera. È già stato detto da altri che
mi hanno preceduto ( anch'io voglio ribadirlo) l'importanza di questo atto,
che speriamo tutti risolva una situazione di degrado urbano ed edilizio che
ha avuto anche delle ricadute negative dal punto di vista sociale. Devo
dire che la convenzione, per come l'abbiamo esaminata, tranquillizza
rispetto anche a dei dubbi che poneva il consigliere Monteventi su
possibili inadempienze da parte della proprietà rispetto agli impegni che
la proprietà stessa viene ad assumersi, nel senso che la convenzione
prevede i meccanismi necessari di tipo coercitivo a questo riguardo, anche,
tra l'altro (non è stato ricordato mi pare neanche dall'Assessore) rispetto
al fatto che deve ancora essere prodotta dalla proprietà una documentazione
integrativa che è stata chiesta dalla Commissione comunale per la qualità
urbana. Anch'io evidentemente vedo con soddisfazione ( pur riconoscendo il
valore simbolico che hanno 8 appartamenti a canone convenzionato, e credo
opportuno quello che anticipava il consigliere Monteventi, con la proposta
di ordine del giorno, che esamineremo) proprio perché al di là del
carattere simbolico, questo tema è uno dei temi centrali sia del programma
di mandato della Giunta, che dello stesso PSC, cioè quello di dare una
risposta non soltanto come doveroso alle categorie deboli, ma anche a
quella fascia ampia di popolazione della nostra città cosiddetta a reddito
intermedio, che è in grado evidentemente di pagare un canone per la propria
abitazione, purché questo canone sia non esposto ai livelli elevati che il
mercato oggi nella nostra città presenta, che sia quindi un canone
convenzionato.
Vorrei aggiungere a questo, per concludere, un'altra argomentazione che
questo vicenda porta con sé, e cioè il discorso della negoziazione che ha
portato a questo risultato positivo. Io non conosco i particolari della
negoziazione condotta dall'amministrazione comunale con questa proprietà;
resta il fatto che il risultato che prima era negativo, oggi è positivo.
Allora io credo che la negoziazione in materia urbanistica è in effetti una
prassi normale, ed è una prassi normale perché l'amministrazione comunale
si trova a fare i conti con dei portatori di legittimi interessi privati.
In questo caso quindi si tratta di mettere in atto una serie di
comportamenti da parte dell'amministrazione pubblica, sia nella sua
componente politica, che anche nella sua componente tecnica, comportamenti
che appunto sono orientati a portare a un risultato positivo, avendo
tuttavia una serie di punti fermi precisi e irrinunciabili che
l'amministrazione comunale non può non avere, in quanto punti che
configurano appunto l'interesse pubblico dell'amministrazione, e usare
quindi tutte le armi di convincimento, ma anche di minaccia di utilizzo e
di utilizzo reale degli strumenti normativi che l'amministrazione ha a
disposizione, per arrivare a un risultato positivo. Dico questo con
riferimento esplicito anche a una vicenda di cui si è parlato in questi
giorni sulla stampa, mi riferisco alla vicenda Sabiem, nella quale io credo
che appunto la trattativa e il negoziato siano un passaggio assolutamente
necessario; l'amministrazione comunale come autorevolmente ed
opportunamente il Sindaco e l'assessore Merola hanno dichiarato al
Quartiere stesso, ha una serie di punti fermi e irrinunciabili, ma è
proprio a partire da questi punti fermi che io credo un negoziato, come
questa vicenda dimostra, può essere fatto e io credo può portare a dei
risultati positivi. Grazie.
inviato il 24/10/2005 23:11:26