Grazie. Io vorrei motivare le ragioni del consenso del nostro gruppo a
questa delibera e all'operazione che questa delibera sottende e rende
possibile. Siamo davanti a una ulteriore tappa, nel processo di ampliamento
della compagine di azionariato pubblico di Hera a cui corrisponde
un'estensione del territorio sul quale Hera esercita la sua attività. Dopo
il completamento a livello regionale della copertura in direzione est, da
Bologna ad est, a questo punto si inizia un percorso in direzione ovest con
l'azienda modenese. Si potrebbe dire sinteticamente che grande è bello;
grande e bello perché? Perché c'è un'attesa rispetto a questa operazione,
di benefici sul piano dei risultati economici, che Hera dovrebbe conseguire
grazie ad un aumento delle sue dimensioni, una migliore capacità quindi di
stare sul mercato grazie a delle sinergie, a delle economie di scala, con
ricadute positive sia sulla capacità di investimenti, che sul piano
tariffario, che sulla redditività dei capitali investiti. Naturalmente
questi tre aspetti vanno tutti affrontati in atteggiamento equilibrato,
sapendo che non si può poi spingere l'acceleratore su tutte e tre queste
linee di azione, ma indubbiamente i benefici sul piano dei risultati
economici possono tradursi in miglioramenti su questi tre piani. Così come
anche sugli aspetti ambientali io credo che l'incorporazione di un'azienda
che ha una storia positiva come Meta, oltre all'ampliamento del territorio,
dovrebbe consentire ad esempio sul piano della gestione della risorsa
idrica una maggiore flessibilità gestionale. Di fatto quindi far fronte,
potendo gestire risorse più ampie, ad eventuali momenti di criticità che si
possono manifestare in qualche punto del territorio; e anche in materia di
gestione rifiuti, dove devo dire che i risultati bolognesi non sono
entusiasmanti ad esempio per quello che riguarda la raccolta differenziata:
Bologna insieme a Rimini, a Forlì, Cesena, si attesta intorno al 25-26%,
Ravenna e Ferrara sono già a livelli molto più alti, diciamo che con
l'espansione verso ovest, Modena, è attorno al 35%, Reggio al 43%:
l'incorporare aziende che hanno dimostrato una capacità sul piano
dell'innovazione dovrebbe portare a dei miglioramenti. Su questo vorrei
dire che all'azienda si chiedono, in particolare a Bologna, sforzi
maggiori, una capacità maggiore di andare verso la raccolta differenziata
rispetto a dei produttori grossi, in particolare una maggiore capacità di
raccolta sul centro storico. Detto ciò, e quindi detto che queste
considerazioni sono sufficienti, io credo, a motivare un voto positivo su
questa operazione, vorrei anch'io richiamare l'attenzione su due aspetti,
che comunque questa espansione territoriale e l'ampliamento dell'azienda
richiede di sottolineare. Da un lato non si può non notare come l'aumento
dimensionale di Hera pone agli Enti locali il problema di un adeguamento
dal punto di vista proprio degli ambiti territoriali, in materia di
pianificazione e di gestione. Hera svolge un'attività, gestisce dei servizi
che debbono però rientrare pienamente nelle pianificazioni che sono di
competenza del sistema degli Enti locali. Ora, noi sappiamo che la
pianificazione in materia di energia è di competenza della Regione, ma
anche delle Province, sappiamo che la competenza in materia di
pianificazione dei rifiuti è delle Province, in materia di acque la
competenza è in larga misura regionale. Quindi nel momento in cui questa
azienda tende sempre di più ad assumere una dimensione regionale, questo
non può non richiedere - e credo che su questo da un lato la Regione, ma
anche le Amministrazioni provinciali debbano evidentemente produrre azioni
di coordinamento, ma anche io credo modifiche sul piano normativo, che
rendano possibile al sistema degli Enti locali di non essere in qualche
modo subordinati dal punto di vista pianificatorio, al peso e
all'importanza di un'azienda che assume queste dimensioni. Anche sul piano
gestionale, dato che lo strumento attraverso il quale gli Enti locali, i
Comuni, le Province, danno all'azienda gli indirizzi ed esercitano il
controllo gestionale e sono Ato, che hanno una dimensione provinciale, si
pone anche qui un problema di coordinamento. E quindi io credo che questo
debba essere un elemento di grande attenzione. Ma dicevo prima; grande è
bello; però anche piccolo è bello, non c'è dubbio, se per piccolo è bello
si intende una capacità che l'azienda deve avere in termini di attenzione a
quelli che sono i problemi minuti che i cittadini avvertono rispetto alla
vita di questa azienda. Direi che i cittadini bolognesi sono da questo
punto di vista abituati anche bene. A Bologna non abbiamo mai conosciuto
necessità di limitazione nell'utilizzo della risorsa idrica anche nei
momenti di maggiore difficoltà, così come per fortuna i cittadini bolognesi
non hanno mai dovuto vedere, se non magari per un giorno, per occasionalità
particolari, rifiuti non raccolti in città. Dopodiché, quindi, i cittadini
bolognesi, dato per scontato questo aspetto, (che non è poi credo da dare
così per scontato, comunque da considerare di poco significato) guardano ad
altri aspetti; guardano ovviamente alle tariffe, quindi rientriamo nei
discorsi che io facevo all'inizio dove c'è da aspettarsi una maggiore
capacità grazie a questa dimensione accresciuta e ai benefici sul piano dei
risultati economici attesi, una migliore capacità di corrispondere anche a
necessità di contenimento delle tariffe, ma poi ci sono gli altri problemi
più minuti che i cittadini notano, ad esempio il fatto che il call center
sia un call center per il quale non bisogna avere lunghe attese, guasti e
perdite in rete che richiedono interventi solleciti: le pagine dei giornali
ogni tanto ospitano evidentemente lamentele di questo tipo; la collocazione
dei cassonetti, ad esempio, che i cittadini poi chiedono sia adeguata a
quelle che sono le necessità e anche ad un miglioramento sul piano della
raccolta differenziata. Ecco, quest'altro punto di attenzione che io vorrei
segnalare per certi aspetti, richiede ad un'azienda che aumenta sempre di
più le sue dimensioni una maggiore capacità di corrispondere anche ai
bisogni e alle esigenze che i cittadini quotidianamente manifestano. Quindi
detto questo io credo, tornando e concludendo, a quello che dicevo
all'inizio, che non c'è dubbio che l'operazione di ampliamento va giudicata
assolutamente in modo positivo, con queste due attenzioni che intendevo
segnalare e su cui io credo che il Comune di Bologna in particolare debba
prestare particolare attenzione. Grazie.
inviato il 27/09/2005 18:58:50