Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 22 - 12 - 2008 BILANCIO DI PREVISIONE 2009

Grazie Presidente. Questo dibattito riguarda un bilancio di previsione: normalmente quando noi esaminiamo dei bilanci di previsione facciamo discorsi orientati al futuro, ma questo è un bilancio di previsione particolare, come altri hanno detto, è l'ultimo di questo mandato, e quindi io credo che sia anche inevitabile che nei nostri interventi ci sia uno sguardo sul passato, anche perché il giudizio che diamo sul passato è tale da orientare anche il nostro indirizzo sul futuro, e anche io non mi sottrarrò a questa impostazione. Dico subito che lo sguardo che io do al nostro passato amministrativo di questi anni è uno sguardo di soddisfazione, di soddisfazione non rituale, ma che trova delle ragioni, delle motivazioni documentate. Questa è un'Amministrazione sana, efficiente, efficace, e questo giudizio io credo che risulti ancora più evidente in questi giorni, quando le cronache dei giornali sono piene di vicende non entusiasmanti, che riguardano altre amministrazioni locali, vicende che certamente dovranno trovare delle conclusioni in sede giudiziaria, ma non c'è dubbio che non è positivo quello che noi leggiamo in questi giorni, e credo che questo ci farà ancora di più apprezzare, almeno per me è così, il giudizio su quest'Amministrazione, di cui siamo parte, sia pure con un ruolo non esecutivo, ma di indirizzo e di controllo. Io non posso non richiamare alcuni titoli che segnano in positivo questo mandato, a rischio di fare qualche ripetizione, ma cercherò di ridurle al minimo le ripetizioni, però io vorrei ricordare, ad esempio, la chiusura che c'è stata in questi anni dei campi Rom, la trasformazione che gli stessi campi nomadi hanno avuto, in un'ottica di inclusione sociale di chi li abitava; certi nomi, come Via Casarini, il Lungoreno, Villa Salus, Santa Caterina di Quarto, nomi che ci hanno visti allarmati per episodi di grande tensione, anche in questo Consiglio, ma soprattutto nella città, sono ormai nomi che si stanno allontanando sempre di più nella memoria, e credo che questo non debba essere in alcun modo sottovalutato. C'è un cantiere del Welfare che è molto impegnativo, che conosce alcuni ritardi, per altro comprensibili, considerando che siamo rassegnati di solito ai ritardi che hanno per ragioni legate alle procedure, i procedimenti amministrativi, le grandi opere pubbliche, mentre rispetto a cantieri sul sociale siamo anche giustamente molto impazienti, ma qui siamo davanti a una riforma fondamentale di cui io non sto a richiamare i contenuti, perché lo abbiamo fatto già più volte. Vorrei soffermarmi un po' di più su alcuni temi che riguardano la mia competenza istituzionale, come Presidente di una Commissione. Io ho l'impressione che questo mandato verrà ricordato in futuro come quello che ha dato il via o che ha comunque permesso la continuità di alcuni grandi progetti, ma che ha dato il via anche ad alcuni piani strategici, che modificheranno in maniera radicale, il volto di questa città nei prossimi anni. Perché un nuovo piano strutturale ha queste caratteristiche, di disegnare l'immagine della nostra città di qui ad una ventina di anni: il piano generale del traffico urbano non ha questa proiezione così a lunga scadenza, ma è comunque un piano che definisce le caratteristiche della mobilità sostenibile nella nostra città, un programma energetico comunale che fissa obiettivi particolarmente impegnativi e del tutto in linea con i protocolli internazionali. E questi sono fatti che sono destinati davvero a cambiare in positivo la nostra città. Ma vorrei dire qualcosa anche sulle grandi infrastrutture che sono di solito oggetto di polemiche. Qualcuno in questi giorni ha detto che questo tema dovrebbe essere un tema sul quale maggioranza e minoranza trovano degli accordi preliminari, quindi un tema di quelli che normalmente si indicano come bypartisan. Io devo dire che questa affermazione, che è stata fatta nell'interesse del fatto che alcune infrastrutture possano andare avanti, mi sembra però segnata da sfiducia rispetto al fatto che purtroppo avviene nel nostro paese e che cioè di fronte a dei cambi di maggioranza, certi progetti, che magari erano stati anche pensati in passato da una certa formazione politica, poi vengano in qualche modo ostacolati, trovino delle forme di ostruzionismo motivate non da ragioni di metodo e contenuto ma da pure ragioni politiche e di cattiva politica. Io credo da questo punto di vista che le intese bypartisan debbano necessariamente essere trovate su quelle che sono le regole del governo dell'Amministrazione. Penso ad esempio che sul tema del decentramento, o comunque sulle riforme anche che riguardano l'istituzione stessa, noi dovremmo trovare, cercare nei prossimi mesi una intesa di questo tipo cercando però, come dirò tra poco, di arrivare comunque a delle conclusioni positive, ma il tema delle grandi infrastrutture a me sembra che non rientri tra questi. Mi pare, da questo punto di vista, che questa Amministrazione, su questi temi, abbia fatto da un lato delle scelte nuove, e mi riferisco in particolare al People Mover, sul quale tra qualche settimana vedremo qual è l'esito del secondo bando che c'è stato; su altri temi come il Servizio Ferroviario Metropolitano questa Amministrazione ha dato continuità, credendo profondamente in questo progetto, quanto può fare e deve fare per farlo andare avanti, ma non tutto come sappiamo è nelle nostre mani rispetto a questo importante e strategico servizio. Sul tema della stazione ferroviaria è stato raggiunto un accordo con le Ferrovie per il progetto di restyling che attendiamo con ansia nei prossimi mesi. E' stato fatto il concorso per la nuova grande stazione. Si è finalmente concluso il progetto della terza corsia dinamica. Sui temi del CIVIS e della metro-tranvia che sono quelli sui quali ci sono polemiche da parte dell'opposizione: io devo dire - per quello che riguarda il CIVIS - che si tratta di un progetto che ha un percorso particolarmente tormentato per diverse ragioni, ma che io credo deve andare avanti, e mi auguro che a livello governativo non vengano prese delle decisioni strumentali di fatto, così come anche sulla metro-tranvia dove il Ministro ha garantito i finanziamenti e aspettiamo che anche il Cipe faccia la sua parte. Però questa Amministrazione si è mossa mi pare in una ottica positiva, che non era quella sempre di ricominciare daccapo. Alcuni elementi di novità ci sono stati, per il resto si sono apportate delle modifiche e dei correttivi che però hanno consentito il proseguimento di certe opere che sono davvero destinate a cambiare il volto della nostra città. Voglio anche fare un cenno al nuovo regolamento ERP che è stato approvato da questo Consiglio tempo fa, e che conoscerà alcuni adattamenti motivati dall'esperienza recente nelle prossime settimane. Su questo devo dire qualcosa sulla nuova graduatoria che è il frutto di queste modifiche regolamentari che fanno sì che non ci siano graduatorie valide (anni a rischio di essere poi superate dalla realtà) ma graduatorie semestrali: l'ultima graduatoria che sta per essere pubblicata ci consegna ancora una volta una condizione di particolare criticità che significa 1300 aggiornamenti delle domande esistenti e ben 978 nuove domande di edilizia popolare. E su questo però l'Amministrazione ha fatto una serie di cose importanti e che comunque vanno rafforzate e consolidate. Debbo anch'io ricordare il tema del blocco delle tariffe, perché io credo che sia giusto ogni volta ricordarlo perchè ha rappresentato di fatto un risparmio del 10% in questi anni e quindi quando parliamo di politiche a favore dei ceti meno abbienti e non solo e delle famiglie, dobbiamo fare riferimento a questo oltre che a iniziative specificamente rivolte alle famiglie come quelle che stanno per essere assunte, come la delibera sulle famiglie numerose per 200 mila euro, e la family card. A questo punto io vorrei però anche fare alcuni accenni non solo alle cose fatte ma a come sono state fatte queste cose, e vorrei sottolineare il fatto che tutte le volte che abbiamo esaminato piani e progetti importanti (soprattutto i piani) abbiamo provato soddisfazione, e io qui lo voglio ribadire, per il fatto che questi piani, anche questi progetti, sono stati realizzati in larghissima misura dalla struttura interna all'Amministrazione, dai dirigenti ai dipendenti dell'Amministrazione. Io credo che questo sia un dato che non dobbiamo mai stancarci di sottolineare, perché contribuisce al giudizio di amministrazione sana, efficace ed efficiente che ho dato prima, è un giudizio che quindi ridimensiona il tema delle consulenze che per altro sono anche necessarie ma che debbono avere un ruolo residuale come hanno in questa Amministrazione e un ruolo, non di supplenza, ma di ausilio alla formazione e qualificazione anche del personale interno. Io credo che questo sia un tema che non dobbiamo mai dimenticare, quello dell'apprezzamento e della valorizzazione della nostra struttura. Vorrei anche dedicare un passaggio, visto che come Consiglio Comunale ci avviamo alla fine della nostra esperienza, a quello che è stato il ruolo nostro come Consiglio Comunale in questi anni. Io credo che così come l'Amministrazione ha fatto molto e ha fatto bene, ma avrebbe certamente potuto fare di più e di meglio (si può sempre migliorare) rispetto al ruolo che noi come Consiglio Comunale abbiamo avuto (io ne do un giudizio sostanzialmente positivo) credo che anche qui le cose forse potevano andare meglio, credo che sarebbe stato auspicabile (questo rimane un auspicio che io rivolgo in futuro), riuscire a fare più squadra con l'Amministrazione in particolare da parte della maggioranza, cioè nel senso di sfruttare al meglio anche le competenze e le capacità, le disponibilità che all'interno del Consiglio esistono pure nel ruolo diverso che il Consiglio ha rispetto alla Giunta. Credo che comunque siamo riusciti in tanti casi e in casi significativi ad approvare atti importanti proposti dall'Amministrazione, inserendo anche alcuni elementi di indirizzo validi per il futuro. Credo che questo lavoro sia stato fatto e sia stato un lavoro positivo. Dopo di che io vorrei anche dedicare un'ultima parte del mio intervento, sia pure molto breve allo sguardo sul futuro, ma in particolare al futuro prossimo che ci attende nei prossimi mesi che non sono molti ma che comunque sono mesi che io credo debbano essere spesi per portare a casa ancora alcuni risultati importanti, e mi riferisco soprattutto a tre punti. Il primo, quello della riforma del decentramento, sulla quale è stata conclusa da poco tempo l'istruttoria pubblica, non solo ma con uno sforzo encomiabile, che io vorrei apprezzare ancora una volta, la segreteria generale ci ha consegnato oggi stesso il documento di sintesi di questa istruttoria, il che ci mette nelle condizioni come Consiglio di poter, sulla base dei risultati dell'istruttoria, fin dall'inizio dell'anno prossimo, lavorare attorno alla riforma del decentramento che, come sappiamo, non sarà la riforma completa e piena che forse auspicavamo all'inizio del mandato, ma potrà e dovrà essere comunque un elemento di ottimizzazione del decentramento, dei rapporti tra Comune e quartieri, e credo che questo sia giusto che venga fatto. Il secondo punto sul quale saremo particolarmente impegnati, e lo dico ancora una volta come Presidente della Commissione, è il tema del nuovo Regolamento Urbano Edilizio e anche del primo POC: non sarà banale e facile riuscire ad approvare questi due documenti ma credo che dovremo farlo perché in particolare il RUE e il primo POC andranno a completare l'insieme della nuova strumentazione urbanistica che ha visto nel Piano Strutturale Comunale il suo primo tassello importante. Il terzo punto a cui dovremmo dedicarci, sarà l'aggiornamento del piano di zona che a questo punto diventa particolarmente importante perché si appoggia di fatto alla nuova organizzazione del welfare cittadino. Io concludo con un ultimissimo riferimento che è all'ordine del giorno che come maggioranza presenteremo, e che è stato illustrato dalla collega Calari, nel quale io mi riconosco completamente, ma vorrei fare un breve commento a uno dei punti contenuti in questo ordine del giorno, visto che l'Assessore Bottoni molto diligentemente sta seguendo il dibattito. Il tema è quello della TARSU. Come già è stato detto la TARSU conosce un aumento inferiore all'inflazione, ma io vorrei sottolineare il fatto che l'aumento che la TARSU ha conosciuto in questi anni stride in qualche modo con il blocco delle tariffe che è stato un grosso risultato di questa Amministrazione, e mi riferisco alle tariffe dei servizi comunali, mi riferisco anche alle tariffe del trasporto pubblico. Ora, sappiamo tutti che rispetto al tema dei rifiuti, esiste da tempo l'indirizzo del passaggio da tassa a tariffa. Un passaggio che non è banale e che merita di essere esaminato con grande attenzione per gli impatti che questo passaggio può avere sul contesto sociale cittadino. Tuttavia io credo che questo passaggio si renda necessario il prima possibile, perché credo che soltanto con la tariffa, così come avviene per esempio per le tariffe idriche, sia possibile da un lato ottenere dal gestore del servizio quei recuperi di produttività che possono permettere se non un abbassamento delle tariffe almeno il loro contenimento, anche al di sotto dell'inflazione. Cioè, voglio dire, la tariffa, così come avviene per la tariffa idrica, ha la caratteristica di essere un elemento di stimolo nei confronti del gestore. L'altro aspetto importante a cui la tariffa dovrebbe servire, e potrebbe servire, come sappiamo è quello di riuscire a valorizzare e premiare i comportamenti degli utenti. Il Comune è impegnato, in particolare sul tema della raccolta differenziata. Al termine di questo anno l'Assessore Patullo ci confermava che l'obiettivo del 35% è raggiunto, ma sappiamo che nel prossimo anno sono in programma miglioramenti organizzativi della raccolta finalizzati ad ottenere risultati ancora più impegnativi. Ora, tutto questo però richiede un comportamento sempre più virtuoso e anche oneroso, diciamolo pure, da parte dei cittadini, se a fronte di questi comportamenti noi non siamo neanche in condizione come è avvenuto in altri comuni più piccoli di Bologna, di riuscire a garantire quantomeno un blocco delle tariffe, io credo che sarà difficile riuscire a raggiungere certi obiettivi perché saremo costretti a fare appello soltanto al senso civico dei nostri concittadini, senso civico che è certamente necessario ma che purtroppo è prerogativa non della generalità degli abitanti della nostra città, come per altro del paese. Io quindi credo che riuscire a passare, ripeto, fatte le adeguate verifiche d'impatto, al tema della tariffa e utilizzare la tariffa proprio per ottenere obiettivi e risultati sui due versanti che indicavo, ritengo che sia un obiettivo da perseguire. Grazie.

inviato il 14/01/2009 11:43:12

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