Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 15 - 12 - 2008 ODG PER NUCLEO DI POLIZIA AMBIENTALE

(Illustrazione)
Grazie Presidente. Qualche parola per presentare l'ordine del giorno che nasce e prende spunto dalla discussione che facemmo in questo Consiglio in relazione al tema del controllo dell'inquinamento acustico generato dai locali, dagli esercizi pubblici. In quell'occasione ci fu un dibattito interessante e sostanzialmente emerse, e mi pare venne condivisa, l'idea che il controllo dell'inquinamento acustico non dovesse essere riservato unicamente, come adesso avviene, ad ARPA, ma ci potesse essere anche un ruolo della polizia municipale, naturalmente una volta che alcuni agenti fossero stati adeguatamente formati e che comunque si trattasse di un intervento svolto in collaborazione con ARPA, ma si ravvisò l'opportunità di questo intervento pensando che la polizia municipale, una volta svolti alcuni adempimenti, fosse in condizioni di intervenire riguardo a quel tema con la sollecitudine e con la prontezza che il tema stesso richiede. Da lì è partito un lavoro di approfondimento che ho cercato di svolgere anche verificando quello che capita in altre città di dimensione paragonabile a Bologna, e ho visto che in effetti diverse città hanno istituito all'interno della polizia municipale un nucleo dedicato in specifico alla polizia ambientale. D'altro canto la normativa nazionale e regionale prevede che gli enti locali abbiano questa facoltà e l'abbiano in generale per svolgere attività di vigilanza, di controllo e di sanzionamento in tutte le materie sulle quali l'ente locale stesso ha una competenza. Il Comune di Bologna, come è noto, ha alcune competenze amministrative in materia ambientale, e quindi è parso a me, e poi devo dire è parso anche a chi ha condiviso con alcuni arricchimenti il testo di questo ordine del giorno - mi riferisco ai colleghi Milena Naldi e Panzacchi - che fosse utile presentare l'ordine del giorno, che è molto semplice come avrete potuto vedere, se l'avete letto. Quindi nella prima parte sostanzialmente ribadisce questa utilità che ho cercato adesso qui di richiamare. Prende anche spunto, come conferma della possibilità di questa impostazione, dai buoni risultati che sono stati raggiunti e che abbiamo verificato non molto tempo fa in commissione rispetto all'esperienza di controllo dei cantieri edili dal punto di vista della sicurezza, effettuato già da un po' di tempo, oltre che dagli organi preposti (servizio di medicina del lavoro, ecc.) anche da parte di alcuni agenti che hanno seguito dei corsi appositi e che sono decentrati tra l'altro nei quartieri, quindi appartengono al corpo dei vigili (ai cosiddetti vigili di prossimità) e abbiamo verificato come questa esperienza sia stata utile, ha dato dei risultati concreti in termini di controllo ed è andata anche incontro ad una certa attitudine che alcuni agenti di polizia municipale avevano manifestato. La stessa cosa riteniamo si possa fare sulle tematiche ambientali. Prima di presentare l'ordine del giorno abbiamo anche fatto alcune verifiche che ci sono sembrate doverose per sondare non soltanto il gradimento da parte dell'amministrazione, ma anche, direi ancora di più, la fattibilità. Abbiamo avuto incontri con il comandante del corpo di polizia municipale, il quale ha asserito in questi incontri che la cosa è praticabile e dal punto di vista del modello organizzativo è preferibile più che istituire un nucleo a sé stante (cosa a cui nemmeno noi abbiamo mai pensato perché è chiaro che va mantenuto sempre uno stretto raccordo organizzativo trattandosi comunque di unità e di agenti che lavorano all'interno del corpo di polizia municipale) pensare ad agenti appartententi alla sezione del corpo di polizia dedicata alla polizia amministrativa. Sarà il comandante stesso ad approfondire insieme agli Assessori preposti che in questo caso sono l'Assessore Patullo che ha a sua volta anche questa mattina quando abbiamo istruito l'ordine del giorno dichiarato la sua non soltanto disponibilità, ma la sua condivisione piena di questo ordine del giorno, a trovare il modello organizzativo più idoneo. Concludo dicendo che noi non indichiamo qua naturalmente dei tempi. È un invito alla Giunta a valutare le modalità e le possibilità organizzative per l'istituzione di questo che noi chiamiamo nucleo di polizia ambientale, ma, ripeto, la definizione del modello organizzativo è affidata ai responsabili del corpo stesso. Sottolineiamo l'esigenza che questa attività di controllo, di vigilanza e anche di sanzionamento che integra e completa le attività che l'amministrazione comunale già svolge in maniera ambientale dal punto di vista pianificatorio e regolamentare, che sono fondamentali ma che poi richiedono anche delle verifiche e dei controlli, venga svolta naturalmente in coordinamento con gli altri corpi e organismi che istituzionalmente sono preposti ai controlli ambientali, cioè l'ARPA, ma anche la USL, il NOE dei Carabinieri, e anche per alcune matrici e alcuni aspetti particolari che riguardano soprattutto le tematiche del verde, le Guardie Ecologiche Volontarie, stando attenti a non creare dei doppioni di intervento ma delle sinergie e delle integrazioni. Naturalmente tutto questo sarà possibile una volta che sarà anche stato svolto, come è accaduto per il progetto "Cantiere vigile", un'adeguata formazione di questi agenti. Certamente andando anche incontro, credo di poterlo affermare con una certa tranquillità considerato il numero degli agenti che compongono il corpo di polizia municipale a Bologna, mi pare intorno a 600, alle sensibilità ambientali degli agenti che potranno trovare in questo ruolo anche un riscontro ad una loro propensione, a delle loro attitudini. Grazie.

inviato il 14/01/2009 11:39:06

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