(Illustrazione)
Grazie Presidente. La Consigliera Delli Quadri sta portando alla Presidenza il testo dell'Ordine del giorno, che ha subito alcune integrazioni rispetto a come è stato presentato in Commissione. Integrazioni che sono state presentate, lo dico per i Consiglieri stessi, dalla Consigliera Suprani, dalla Consigliera Delli Quadri, dall'Assessore Virgilio e anche dal Consigliere Lo Giudice: sono stati contributi che hanno arricchito l'Ordine del giorno che ha - in Commissione - avuto una discussione a mio giudizio approfondita. Questo Ordine del giorno è nato collegato ad un intervento di inizio seduta che io svolsi nel momento in cui venne preannunciata, dalla stampa, l'intenzione di questo Governo di concedere dei prestiti alle famiglie italiane dell'ordine di 5.000 euro, da restituirsi peraltro entro cinque anni con un interesse del 4%. Quell'intervento non parve particolarmente favorevole, e tale da dare un beneficio significativo, e quindi oltre all'intervento di inizio seduta io ho presentato un Ordine del giorno, con il quale cercai di motivare le ragioni di questo giudizio negativo, e di suggerire - viceversa - impostazioni più avanzate e evolute, e soprattutto più in grado di dare una risposta ai bisogni delle famiglie. Dopo quell'Ordine del giorno, quel Consiglio, il Governo è andato avanti, ha - a mio giudizio, mi pare - accantonato questa ipotesi, e ha viceversa promosso due interventi, fondamentalmente, a favore delle famiglie più bisognose, che vanno sotto il nome di social card, uno, e di bonus straordinario a favore, appunto delle famiglie più bisognose. Quindi l'Ordine del giorno io già lo modificai per tenere conto di questi elementi di novità, e lo presentai con queste modifiche in Commissione; in Commissione non ha ricevuto, a mio giudizio, critiche sostanziali, soltanto queste proposte di integrazione che, come dicevo, ho recepito. Contestualizzato così il testo, io vorrei molto brevemente ricordare i suoi contenuti. Sostanzialmente il giudizio che noi diamo dei provvedimenti del Governo è un giudizio non di inutilità: nessuno si sogna di pensare che 40 euro al mese, per persone che hanno un ISEE di 6.000 euro, quindi che sono davvero al di sotto della soglia di povertà, siano inutili, né che un bonus, sia pure una tantum da 200 euro a 1000 euro, commisuratamente alle diverse condizioni, e di reddito e di composizione familiare sia qualcosa di inutile. Ma non c'è dubbio, e lo affermo con decisione (confortato in questo dal parere anche di autorevoli, non soltanto esponenti politici ma economisti) è un giudizio di assoluta inadeguatezza, rispetto, da un lato, ai bisogni delle famiglie oggi, nel contesto economico critico attuale, ma anche rispetto alle possibili valenze di sostegno ai consumi e alla domanda, di cui si avverte particolare bisogno. Tra l'altro sono provvedimenti complicati, in particolare la social card: ho letto non soltanto un articolo del Segretario cittadino del Sindacato pensionati italiani, oggi si è molto parlato di Italia Oggi, proprio sul numero di Italia Oggi di lunedì scorso, che contiene la famosa classifica, ci sono anche diversi articoli che mettono in evidenza la procedura complicata, attraverso la quale gli anziani o i bambini al di sotto di tre anni, perché questi sono i due destinatari della social card, possono accedere a questo beneficio. Complicazioni per ottenerla, e anche forti limitazioni per poterne poi usufruire, perché parliamo comunque di esercizi del circuito master card, e con spesa possibile soltanto per alcuni generi davvero di prima necessità. Viceversa è stato corretto, ne voglio dare atto, l'aspetto legato alla privacy che era stato segnalato, cioè il fatto che la carta non è personale, e quindi il suo utilizzo non dà luogo a identificazioni per cui si possa dire: guarda questa è una persona che è in queste condizioni critiche. Perché dico comunque che oltre alla complicazione, è anche un intervento poco significativo? Ho fatto alcune comparazioni con provvedimenti che il Comune di Bologna sta per far partire: a gennaio sicuramente partiranno, sia la family card che il bonus a favore delle famiglie numerose, con almeno quattro figli. Se guardiamo al bonus straordinario, una famiglia con cinque componenti e con ISEE di 7.000 euro, avrà un una tantum di 600 euro, che corrisponde esattamente agli sconti che le famiglie con tre figli almeno, e quindi con cinque componenti almeno, potranno avere, attraverso la grande distribuzione, ma famiglie con un ISEE di 15.000 euro, quindi più del doppio. Oltre a questo paragone, anche il paragone con il provvedimento dei contributi alle famiglie numerose con almeno quattro figli, per il quale si sta mettendo a punto la relativa delibera, parla di contributi attorno ai 500 euro per famiglie che abbiano un ISEE di 20.000 euro, a fronte di un beneficio per le famiglie che hanno sei componenti previsti dal bonus nazionale, che è maggiore, e va detto, è il doppio, ma con un ISEE attorno ai 6.500 euro. Quindi tutto questo porta a dire, e nell'Ordine del giorno questo è scritto a chiare lettere, che si tratta di provvedimenti, ripeto, non inutili ma assolutamente inadeguati alle necessità attuali. Dopodiché che cosa bisognerebbe fare? L'Ordine del giorno si azzarda a suggerire provvedimenti di carattere più strutturale, compresi quelli avanzati dall'Associazionismo familiare, che l'Ordine del giorno puntualmente elenca. La richiesta che viene fatta quindi è quella al Governo di una revisione di questi provvedimenti, adeguandoli alle necessità attuali, non si è - ad esempio - voluto tenere conto della proposta di detassazione delle tredicesime, quindi con una platea anche di beneficiari più ampia, in modo tale da poter davvero provare a rilanciare i consumi e la domanda. E quindi quelle che sono le richieste che noi facciamo: l'Ordine del giorno invita anche la Giunta, nell'ambito della prossima sessione di bilancio, a consolidare e a rafforzare azioni che sono già in corso e già intraprese, e che l'Ordine del giorno elenca. Quindi ciascuno deve fare la sua parte: ci sembra che questa Amministrazione, come in generale gli enti locali, anche a costo di grossi sacrifici legati alla stretta dei bilanci 2009 cerchino di farli, non ci pare che il Governo, da questo punto di vista, abbia fatto la sua. I 6.000 euro del pacchetto anticrisi sono sicuramente inferiori a quello che il Governo avrebbe potuto mettere in gioco, utilizzando, cosa che non si è voluta fare, l'allentamento anche dei vincoli di stabilità a livello europeo decisi in sede comunitaria, proprio per tenere conto di quella che è la situazione economica di questo momento. Fa piacere, ripeto e concludo, che il Ministro Tremonti sia diventato molto preoccupato delle esigenze di stabilità e di contenimento della spesa pubblica, ricordo comunque che questa preoccupazione non sembrava esserci quando il Governo Prodi e Padoa Schioppa si sono particolarmente impegnati con risultati positivi da questo punto di vista; le cose adesso sono cambiate, ma pare che di questo il Governo non voglia tenere conto. Quindi ripeto e concludo, l'Ordine del giorno, con le modifiche ulteriori che hanno tenuto conto e recepito le proposte emerse in sede di Commissione, è stato consegnato alla Presidenza e su questo mi auguro che ci possa essere una discussione che possa portare ad un'approvazione convinta di questo Ordine del giorno. Grazie.
inviato il 09/01/2009 11:33:08