Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 24 - 11 - 2008 ORDINE DEL GIORNO SUI SERVIZI SOCIALI

(ILLUSTRAZIONE)
Grazie Presidente. Vorrei spendere qualche parola per presentare l'ordine
del giorno, e per scorrerne rapidamente i contenuti, ma prima di fare
questo, vorrei contestualizzare questo documento, cioè vorrei ricordare ai
colleghi che qui in sede di Consiglio noi abbiamo avuto, qualche settimana
fa, un'illustrazione da parte della Vicesindaco, molto ampia, sul percorso
seguito in questi mesi attorno a due aspetti che ci hanno coinvolto, come
Commissione e Consiglio, da un lato la riforma del Welfare cittadino, in
particolare il decentramento ai quartieri di importanti servizi alla
persona, dall'altro la conclusione di un percorso di trasformazione delle
IPAB in ASP. Ricordo che quella discussione in Consiglio, avvenne
soprattutto su iniziativa della Consigliera Marri. Quando discutendo in
Commissione, lei soprattutto sul tema delle ASP, ravvisò la necessità che
il Consiglio fosse investito ancora una volta di questo problema, abbiamo
poi avuto la discussione qua, sulla base della relazione della Vicesindaco.
Io presentai l'ordine del giorno che poi non discutemmo in quell'occasione,
perché la Consigliera Marri si dovette assentare per gravi motivi
personali. Quindi la discussione poi è stata fatta in Commissione e oggi
istruito l'ordine del giorno, esso viene in Consiglio. Mi dispiace che
ancora una volta la Consigliera Marri sia assente, sempre per le medesime
ragioni che sono del tutto rispettabili (quindi credo che a lei vada tutta
la nostra solidarietà) mi dispiace però della sua assenza, perché credo che
avrebbe potuto dare un contributo di discussione. Voglio dire che io credo
che sia importante che noi discutiamo, e mi auguro approviamo quest'ordine
del giorno, perché credo che tutte le volte che in Consiglio avviene una
discussione su un tema importante come questo, sia utile che questa
discussione abbia una conclusione, almeno provvisoria. Nell'ordine del
giorno si richiamano, all'inizio gli atti che come Consiglio abbiamo
approvato nei momenti più significativi di questo percorso ed i relativi
documenti, quindi il programma delle trasformazioni delle IPAB in ASP, gli
statuti delle stesse, gli indirizzi sul sistema cittadino integrato, sui
contratti di servizio con le ASP, il completamento delle deleghe ai
quartieri in materia di servizi alla persona, e l'ultimo atto che, come
Consiglio abbiamo approvato, è stato il regolamento in materia di servizi
sociali. Parallelamente la Giunta ha assunto a sua volta, gli atti di
propria competenza per dare attuazione e avvio al nuovo sistema integrato.
L'ultimo di questi atti fu la delibera che conteneva gli elementi
essenziali che i contratti di servizio delle ASP dovevano richiamare e
riportare. A questo punto l'ordine del giorno conferma un giudizio positivo
che fin qui è stato espresso in diverse occasioni sulla riforma del sistema
cittadino integrato e sui contratti di servizio con le ASP, in via di
definizione sulla base di elementi essenziali determinati dalla Giunta.
Dalle informazioni che il direttore Tomba ci diede in Commissione risulta
che appunto questi contratti stanno per essere firmati, in modo che dal
primo gennaio del prossimo anno le ASP possano concretamente operare. In
sede di discussione in Commissione, sono state fatte alcune osservazioni a
quest'ordine del giorno, in particolare dai colleghi Sconciaforni e
Monteventi, osservazioni che a me è parso opportuno riprendere, e quindi
nell'illustrare l'ordine del giorno, come sto facendo, dò anche conto di
queste due integrazioni e quindi il testo che i Consiglieri conoscono,
contiene, a questo punto, due inserimenti, il primo è a questo punto: il
Consigliere Sconciaforni notava che l'ordine del giorno era, forse
eccessivamente ottimistico, e cioè non dava conto di problemi che comunque,
come sappiamo, in questo percorso si sono manifestati e sono stati
affrontati. Qui io ho introdotto "rileva comunque il permanere di alcune
criticità riguardanti essenzialmente la dislocazione del personale addetto
a alcuni servizi e altri aspetti organizzativi che vanno al più presto
risolti". È ovvio che in un processo così complesso come quello che è
rappresentato dalla riforma del Welfare cittadino, dei problemi si siano
manifestati, problemi che per altro forse erano già presenti, ma che
proprio la riforma e il decentramento hanno portato al pettine. Anche il
fatto che non ci sia stata, come forse era impossibile che ci fosse, una
totale contestualità tra decentramento ai quartieri, avvenuto in settembre,
e decollo delle ASP che avverrà a gennaio, spiega come questi problemi si
siano potuti manifestare, e credo che sia giusto nell'ordine del giorno
darne atto. Dopodichè il testo riprende secondo la sua formulazione
precedente con l'auspicio che il Comune continui a esercitare efficacemente
il ruolo di programmazione, di coordinamento e di controllo dell'intero
sistema, secondo quanto previsto dai Piani di zona (sono soprattutto
l'ufficio di Piano e il Comitato di Distretto, che hanno questo ruolo di
coordinamento) che i quartieri siano messi nelle condizioni di svolgere il
ruolo di programmazione di committenza e di controllo dei servizi
attraverso i propri organismi politici e apparati tecnici (ricordo che gli
sportelli sociali nei quartieri, che sono degli aspetti di maggiore
innovazione, hanno avuto avvio all'inizio di ottobre, e contano già un
migliaio e più di contatti) che le ASP possano svolgere nel più breve tempo
possibile le proprie funzioni di supporto alla programmazione, di fornitore
di servizi, anche avvalendosi delle risorse del privato sociale in
collaborazione con l'associazionismo. Infine l'ordine del giorno esprime
alcune raccomandazioni, l'ultima delle quali, ho aggiunto, e la leggerò
come anche le altre, proprio per recepire osservazioni e proposte che sono
venute in Commissione da parte del Consigliere Monteventi. La prima
raccomandazione è che il sistema venga dotato delle risorse di personale
necessarie a un suo efficace funzionamento, e che in fase di approvazione
del bilancio di previsione, il Consiglio comunale determini annualmente (a
cominciare ovviamente dalla prossima annualità)adeguate risorse economiche,
fissi gli indirizzi e gli obiettivi principali anche in relazione alle
attività delle ASP, e che le stesse ASP collaborino attivamente al
finanziamento del sistema attraverso la valorizzazione del patrimonio e
delle rendite in dotazione. Questo è un tema del quale ci occuperemo anche
a breve, discutendo il bilancio di previsione 2009: abbiamo sentito che le
risorse sul fondo della non autosufficienza, che derivano al Comune, dal
livello regionale, sono tali da alleggerire le difficoltà del Comune nel
chiudere il suo bilancio, in particolare sui temi dei servizi sociali.
Prendiamo atto di questo aspetto con favore, ne vedremo poi i dettagli in
sede di discussione di bilancio, certamente la nascita delle ASP deve dare
un contributo positivo anche da questo punto di vista, nel senso cioè, come
dice l'ordine del giorno, di contribuire attivamente con le risorse di cui
le ASP dispongono, attraverso i loro patrimoni e le rendite, al
finanziamento del sistema. La seconda raccomandazione: che in sede di conto
consuntivo e di bilancio sociale, il Consiglio Comunale analizzi i
risultati di gestione e ne valuti l'efficacia sulla base dei risultati
conseguiti in rapporto ai costi sostenuti; cioè come Consiglio Comunale
ovviamente non dimentichiamo questa riforma, e ne verificheremo via, via
gli effetti nelle opportune sedi, altri lo faranno, perché il nostro
Consiglio, come sappiamo, non approverà il prossimo conto consuntivo.
Inoltre che vengano al più presto definiti e attuati con la partecipazione
consapevole degli operatori coinvolti (questo è un dato sempre da tenere
presente) i progetti di transizione dal vecchio sistema al nuovo, per
quanto attiene in particolare il servizio di emergenza e di accoglienza a
minori e adulti, e il Centro per le famiglie. Questi servizi di accoglienza
e di emergenza sono quelli che sono stati, non dico messi in difficoltà, ma
hanno conosciuto le maggiori modifiche, con il decentramento nei quartieri,
ma questi progetti di transizione debbono appunto servire a fare sì che il
passaggio alle ASP di alcuni servizi di questo tipo, che qui anche
l'ordine del giorno elenca, avvenga senza problemi per gli utenti. Un cenno
vorrei fare soltanto per il Centro delle famiglie e per l'Osservatorio,
Osservatorio che ancora in questi giorni sta svolgendo importanti
iniziative, presentazione di un libro qualche giorno fa in sala Borsa, un
convegno a Ancona, che ci sarà sul tema dei giovani immigrati e le loro
famiglie, un convegno che ci sarà il 10 dicembre qui in Comune sul tema del
rapporto tra famiglie e lavoro. L'auspicio è che l'Osservatorio continui a
lavorare in questo Comune, nonostante cambiamenti politici avvenuti a
livello nazionale, che io mi auguro non assumano decisioni che sarebbero da
contrastare, da disapprovare. Che si realizzi un costante monitoraggio del
sistema nei suoi diversi nodi, in modo da verificarne la qualità con
periodici rendiconti agli organi politico - amministrativi competenti, tra
questi il Consiglio Comunale, e la messa in atto degli eventuali interventi
correttivi. Penultima raccomandazione: che si provveda al più presto a
implementare il sistema informativo Garcia, che superi e comprenda i dati
contenuti nei diversi sistemi attualmente in uso presso i servizi: questo è
un argomento particolarmente importante, perché senza un sistema
informativo unico, evidentemente il rischio è quello che i diversi servizi
decentrati continuino a lavorare senza possibilità di un coordinamento
effettivo anche rispetto alla verifica dei risultati. Infine ultima
raccomandazione che, come dicevo, ho aggiunto, dopo quella che riguarda i
problemi che ancora esistono è che venga garantita costantemente la
formazione professionale degli operatori, anche in relazione alle
riconversioni del ruolo che la riforma del sistema comporta, con
particolare riguardo al profilo dell'assistente sociale. Come dicevo, il
collega Monteventi ha sollevato questo problema in Commissione, anche il
dottor Tomba ne ha dato atto, facendo presente che con la riforma e con il
decentramento nei quartieri, sono andati a lavorare un centinaio circa di
assistenti sociali che sono chiamati a svolgere lavori anche non del tutto
uguali a quelli che svolgevano in precedenza, quindi si pone un problema di
formazione professionale che con quest'ordine del giorno noi raccomandiamo
venga accuratamente svolta e realizzata. Io ho concluso, consegnerei, a
questo punto, il testo più che altro proprio perché i Consiglieri, in
particolare i Consiglieri di Rifondazione, possano vedere i due emendamenti
apportati e mi auguro che l'ordine del giorno raccolga il massimo consenso
possibile, grazie. ____________________ Assume la Presidenza il
Vicepresidente Paolo Foschini ________________________

inviato il 27/11/2008 19:44:26

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