Grazie Presidente. L'Assessore Merola nella sua presentazione ha sinteticamente madiffusamente ripreso quelle che sono le coordinate fondamentali del PSC che oggi siamo chiamati come Consiglio Comunale ad approvare. Questo mi esime dal fare altrettanto, vorrei proprio evitare ripetizioni anche perché di questi temi parlammo diffusamente un anno fa durante l'esame del piano in fase di adozione, ed era quella l'occasione nella quale era opportuno e giusto diffondersi nell'apprezzare le caratteristiche di questo strumento che io non sto quindi a riprendere anche per rispettare una certa sobrietà. Vorrei stare all'attualità e soffermarmi un po' di più su quello che è successo in questo anno che ci sta alle spalle, dal 16 Luglio dell'anno scorso ad oggi. Credo che non si possa negare che l'Amministrazione in questo anno ha lavorato molto sodo, ed anche su questo l'Assessore ha ricordato una serie di titoli che sono altrettanti atti che in questo Consiglio siamo stati chiamati ad esaminare e ad approvare. A questo si è aggiunto l'intenso lavoro per il passaggio dalla fase di adozione alla fase di approvazione, il che ha voluto dire un esame attento di oltre quattrocento osservazioni e delle riserve che l'Amministrazione Provinciale aveva formulato per poter dare alle une e alle altre risposte adeguate. Allo stesso tempo appunto gli atti che sono stati in questo anno proposti all'approvazione del Consiglio, hanno rappresentato altrettanti tasselli di attuazione del PRG ancora vigente, da un lato, mentre dall'altro - ricordo da questo punto di vista la variante al piano collinare che abbiamo pure di recente approvato - quelle modifiche alla normativa e al PRG esistente che venivano giudicate contrastanti con il PSC in fase di approvazione. Quindi direi che è stato un lavoro intenso e particolarmente ragionato. D'altra parte vorrei ricordare che il PSC, che stiamo per approvare, contiene al suo interno e recepisce come ambiti di trasformazione quote significative del PRG dell'85 che ancora implicano la realizzazione di circa quattromila alloggi di cui mille di edilizia sociale. Se pensiamo che il dimensionamento complessivo del PSC è di dodicimila, e di questi dodicimila otto mila soltanto solo nuovi, quattromila fanno ancora parte del PRG dell'85. Anche io vorrei, in modo non rituale da questo punto di vista, rivolgere un apprezzamento (che non è la prima volta che rivolgo) al settore urbanistica, ma qui dobbiamo pensare non soltanto al settore urbanistica - che da questo punto vista è certamente il motore principale - ma anche agli altri settori dell'Amministrazione coinvolti; in secondo luogo direi il settore mobilità e il settore ambiente, ma più in generale anche, oserei dire, quasi tutti i settori della macchina comunale perché il PSC, come sappiamo, è uno strumento che disegna la città e la Bologna dei prossimi anni e, quindi, non può ignorare anche gli aspetti e le necessità, per quello che riguarda i servizi, dei servizi sociali, dei servizi culturali e così via. Quindi direi che proprio a questo prodotto ha collaborato tutta l'Amministrazione Comunale nel suo complesso e credo che a tutta l'Amministrazione vada un giusto riconoscimento. Quella di oggi quindi è una tappa particolarmente significativa di un cammino che direi che non ha mai avuto di fatto delle soluzioni di continuità. Certo oggi è una tappa importante perché approviamo il PSC che disegna la Bologna dei prossimi quindici anni (ma poi l'esperienza che si sta chiudendo ma che non si è ancora chiusa, il PRG dell'85, ci dice quanto sia aleatorio qui fissare delle date). Stiamo ancora utilizzando di fatto uno strumento che è stato elaborato ancora prima dell'anno '85 quando venne approvato, e quindi parliamo ormai di ventitrè anni fa. Quindi credo che da questo punto di vista (nessuno fin qui l'ha detto e mi auguro che nessuno lo dica), se qualcuno affermasse che questi quattro anni che ci stanno alle spalle dall'inizio del mandato sono anni perduti o comunque di lavoro inutile, credo che direbbe davvero una falsità. Già il collega Salizzoni, con l'onestà intellettuale che lo contraddistingue, ha ricordato come questa Amministrazione abbia potuto avvalersi di un intenso lavoro sul piano soprattutto del quadro conoscitivo che è stato fondamentale per poter non cominciare da zero ma innestare su quel quadro conoscitivo le discontinuità di contenuto che comunque questa Amministrazione ragionevolmente e motivatamente ha posto. Io non le sto a ripercorrere tutte, ma direi che la principale è soprattutto quella del dimensionamento. Anche sul dimensionamento che nel PSC che stiamo per approvare è stato precisato, soprattutto per la parte del dimensionamento potenziale - che non è contraddittorio rispetto al dimensionamento reale - i giudizi che sono stati dati di un dimensionamento troppo scarso, credo che vengono giudicati da quello che sappiamo poi in concreto avviene, e anche qui pensare a quella che è stata la vita del PRG dell'85 è io credo istruttiva. Insomma di fatto il mercato poi è quello che è, e io credo che appunto ci troviamo ancora a fare i conti con una non piena attuazione del PRG dell'85. Quindi, aver utilizzato questi quattro anni per arrivare a un risultato che ci consegna le caratteristiche fondamentali della città dei prossimi quindici e più anni, io credo che sia un risultato di non poco conto. Ecco, io a questo punto vorrei, per rispettare l'impegno di sobrietà che mi ero imposto, presentare un ordine del giorno che ho elaborato e che sottopongo all'approvazione del Consiglio collegato alla delibera di approvazione del PSC. Questo ordine del giorno di fatto non fa altro che - proprio perché non si partiva da zero - riprendere in esame l'ordine del giorno che noi approvammo il 16 Luglio dell'anno scorso, e cercare di rivederlo alla luce di quello che oggi abbiamo davanti. Innanzitutto l'ordine del giorno, che ho già consegnato alla Presidenza e che viene proprio in questo momento distribuito ai colleghi, dà atto intanto del lavoro che abbiamo svolto come Commissione Consiliare in questo ultimo anno ma ancora più negli anni precedenti. Il collega Salizzoni ricordava opportunamente anche la proposta che lui aveva fatto di un tavolo che potesse entrare più nel merito anche degli aspetti che erano oggetto anche delle osservazioni, almeno i principali. Questo non è stato possibile farlo, ma direi che non abbiamo peccato di attenzione come Commissione se guardiamo a tutto il lavoro di questi quattro anni e anche al lavoro più recente e proprio degli ultimi giorni. Io credo di dire e di ripetere quello che anche ho avuto occasione di dichiarare alla stampa, a proposito dell'ultima Commissione che si è svolta nei giorni scorsi, che da un lato forse la scarsa attenzione che c'è stata in questi ultimi giorni, che mi auguro però che abbia una smentita dalla discussione in Consiglio oggi, è motivata dalla attenzione intensa e laboriosa che c'era stata nei mesi precedenti. Dopo di che nell'ordine del giorno, dal valutato in poi, io ho preso in esame le raccomandazioni che l'ordine del giorno di un anno fa rivolgeva alla Giunta, e di quelle raccomandazioni tre sono state a mio giudizio sicuramente rispettate - e qui le ho richiamate: da un lato in quell'ordine del giorno si chiedeva di precisare ulteriormente nel PSC da approvare, modalità e criteri applicativi della perequazione urbanistica e delle procedure concorsuali da utilizzare nella definizione di POC. Anche qui il collega Salizzoni opportunamente ricordava il carattere innovativo del PSC e della legge regionale, ma dire carattere innovativo vuole dire di fatto anche sottolineare le difficoltà per una Amministrazione che si sia messa su questo cammino e anche le difficoltà di noi Consiglieri, anche di chi ha già una certa esperienza a riguardo, per la differenza che esiste tra il PRG e l'insieme degli strumenti PSC, RUE e POC che compongono di fatto la nuova strumentazione urbanistica. Da questo punto di vista nell'ordine del giorno si dà atto che nel PSC da approvare sono stati inseriti effettivamente elementi di chiarimento procedurale e di determinazione orientativa degli indici di edificabilità, sono state solo introdotte delle fasce relative ai diversi ambiti e alle diverse tipologie di ambiti che il PSC contiene. Consideriamo quindi che questo sia sufficiente rispetto alle caratteristiche del PSC che non sono le caratteristiche dei POC che invece questi aspetti di dettaglio dovranno contenere. Sono stati completati e approvati gli accordi territoriali relativi a tutti i poli funzionali, e anche questo credo che non sia stato un lavoro di poco conto, fatto con la collaborazione degli altri soggetti istituzionali a partire dalla Provincia. Si è anche provveduto a quella strutturazione che era contenuta nel PSC adottato ma che si è a mio giudizio migliorata e completata, degli indicatori di contesto e di monitoraggio che accompagnano il PSC e che poi permetteranno una verifica attenta dello stato di attuazione del PSC stesso. Questo è stato fatto anche in connessione con un nuovo progetto di cui già abbiamo parlato in questa sede, relativo agli impegni di Aalborg, un progetto che mette il Comune di Bologna ancora una volta in prima linea nella rete delle amministrazioni più avanzate a livello europeo. Nell'ordine del giorno si condividono le controdeduzioni e le osservazioni pervenute e il motivato accoglimento delle riserve formulate dalla Giunta provinciale. E' un malloppo particolarmente ponderoso, come potete vedere, e personalmente non l'ho certo letto tutto, ma ho letto peraltro le cose essenziali, in questo senso facilitato dalla Amministrazione e dalla struttura del Comune che hanno fatto il possibile per facilitare comunque questo esame, nel senso che le osservazioni sono classificate in undici gruppi, alcune particolarmente di dettaglio, ma soprattutto l'undicesimo gruppo, quello delle osservazioni di carattere generale. Credo che per chi l'ha potuto fare sia stato istruttivo leggerle, perché alcune di queste sono state, almeno parzialmente, accorte e direi che hanno contribuito insieme al recepimento totale delle riserve della Provincia ad un miglioramento dello strumento PSC che credo che sia alla fine l'obiettivo più importante in una ottica di continuità amministrativa. D'altro canto l'accoglimento delle osservazioni, almeno parziale e la risposta positiva alle riserve della Provincia, non ha comportato modifiche sostanziali al PSC il che ci permette, come Consiglio Comunale, di procedere a questa auto-approvazione. Infine, nell'ordine del giorno vengono riproposte alcune raccomandazioni alla Giunta in quanto ritengo che non sia stato possibile all'Amministrazione accogliere queste raccomandazioni che già avevamo formulato un anno fa e quindi queste vengono riproposte ed aggiornate. Per quello che riguarda da un lato il RUE e il POC nell'altro ordine del giorno noi auspicavamo che fosse possibile arrivare ad una approvazione contestuale del PSC, del RUE e del POC e questo si è rivelato di fatto impossibile proprio stante l'estrema complessità e novità della materia e tuttavia sappiamo che del RUE esiste già sostanzialmente una prima bozza che con l'ordine del giorno chiediamo che venga al più presto sottoposta ad un'ampia consultazione. Analogamente per quello che riguarda il primo POC, che dovrà tra l'altro attivare prioritariamente gli interventi di riqualificazione urbana già previsti dagli accordi sottoscritti dall'Amministrazione comunale con soggetti pubblici e privati: credo di poter dire che proprio l'esame di questo primo POC ci consentirà di fare in concreto anche una sorta di allenamento e di sperimentazione degli elementi di novità che il POC conterrà, alcuni dei quali, in particolare il tema della perequazione, si presentano come di grande interesse e come una grande opportunità ma anche come un elemento nuovo, del tutto nuovo. L'altra raccomandazione è quella di promuovere attraverso il Comitato Interistituzionale una verifica di coerenza e di congruenza complessiva delle previsioni dei PSC delle associazioni intercomunali limitrofe al capoluogo: questa è una raccomandazione che fa riferimento al ruolo che nell'ambito sovracomunale ha il PTCP e chiede comunque che ci sia una verifica in questo senso. Ricordo al riguardo che anche in alcune sedute recenti della Commissione, qualche consigliere ha espresso dei dubbi che richiedono di essere dissipati in particolare per quello che riguarda il tema della collina, collina che come sappiamo non ha una delimitazione amministrativa esclusiva sul Comune di Bologna ma che si espande anche ai Comuni confinanti. Quindi, riteniamo che sia utile che si vada a questa verifica. Ultimissima raccomandazione, direi scontata, e fin qui rispettata è quella che chiede all'Amministrazione di continuare nel garantire sempre la massima partecipazione della città nelle fasi attuative. Infine l'impegno che il Consiglio Comunale si assume con questo ordine del giorno attraverso la Commissione che ho l'onore di presiedere, è quello di tenere sottocontrollo - almeno fin tanto che saremo in vita in questo mandato, poi lo farà chi a noi succederà - lo stato di attuazione del PSC avvalendosi appunto degli strumenti di monitoraggio che il PSC stesso all'art. 41 del quadro normativo prevede. Grazie.
inviato il 22/07/2008 13:23:20