Paolo Natali
Paolo Natali

 

APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE CONCERNENTE IL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA.

Grazie. Poche parole per sottolineare il significato di questa delibera e della convenzione che la delibera si propone di approvare. Questa delibera è importante perché ci permette di proseguire in una attività, che è in atto già da tempo, di collaborazione tra Comune, Provincia, Regione e ARPA, finalizzata al monitoraggio della qualità dell'aria, monitoraggio che non è fine a se stesso, ma è la base per potere assumere dei provvedimenti finalizzati al miglioramento di questa qualità. Ora, i provvedimenti sono poi di vario tipo. Non a caso il provvedimento che abbiamo approvato come Consiglio, proposto dall'assessore Zamboni qualche mese fa, aveva come titolo: "Piano straordinario per la mobilità sostenibile e per il miglioramento della qualità dell'aria". Quindi è importante che noi abbiamo a disposizione una serie di dati relativi alla qualità dell'aria proprio per poter mirare al meglio le azioni e le iniziative del caso. Devo dire da questo punto di vista che avremo tra pochi giorni un' occasione per entrare più in dettaglio proprio sugli aspetti di qualità dell'aria. Faremo il 14, in mattinata, una Commissione congiunta con la Commissione provinciale nel corso della quale esamineremo appunto il rapporto di ARPA sulla qualità dell'aria nel 2004. Quella sarà anche un' occasione per entrare più nel merito, in termini istruttori, su quella che è la condizione attuale della rete di monitoraggio e su quelle che sono le prospettive di ottimizzazione di questa rete. Vorrei spendere qualche parola su questo aspetto, perché in commissione sono state avanzate alcune osservazioni, alcune preoccupazioni a questo riguardo.
Credo da questo punto di vista che come Consiglio noi abbiamo come sempre il compito di dare degli indirizzi, e di controllare che poi questi indirizzi vengano rispettati. Credo che in questa materia gli indirizzi che noi possiamo assumere sono indirizzi che riguardano, rispetto alla rete di monitoraggio, l'opportunità di una progressiva ottimizzazione di questa rete, di un suo adeguamento a quelle che sono le norme che provengono dal livello europeo, e che sono nella linea di una ottimizzazione. Questo significa abbandonare quei punti di monitoraggio e quei parametri monitorati che col tempo si rilevano assolutamente inutili da monitorare. Quando noi per tanti anni monitoriamo che un certo parametro è nettamente al di sotto dei limiti di legge, faccio riferimento all'SO2 ad esempio, che è stata come abbattuta dalla metanizzazione nella nostra città; ma anche il monossido di carbonio, come altri parametri il cui monitoraggio rappresenta un costo inutile. Quindi l'opportunità di sostituire in maniera molto attenta, senza fare delle semplificazioni, a questi monitoraggi, il monitoraggio di alti parametri, sui quali fino adesso non abbiamo prestato attenzione ( ricordo da questo punto di vista che di polveri sottili fino a qualche anno fa non se ne parlava). Allora io credo che sia stato giusto monitorarle così come sarà utile in prospettiva guardare alle polveri ancora più sottili, il pm 2,5 e le aldeidi, come diceva l'assessore Patullo. Quindi questo è certamente un criterio.

Un altro criterio è quello di tenere conto dei limiti da rispettare, non oggi, ma in prospettiva. Ricordo da questo punto di vista che fino al 2010 noi abbiamo già dei livelli da migliorare, quindi non possiamo abbandonare quei campionamenti attuali che ancora sono al di sopra non dei limiti attuali ma dei limiti futuri. Un ultimo aspetto da non perdere di vista è quello di una certa continuità che dovremo tenere presente soprattutto quando valuteremo il discorso delle centraline fisse, nel senso che una continuità storica va mantenuta perché non ci possiamo permettere di fare "punto a capo."

Detto questo, credo anche che un certo margine di autonomia all'apparato tecnico debba essere lasciata, cioè non possiamo più di tanto, credo, come Consiglieri, sostituirci alle valutazioni dei tecnici, dopo che abbiamo dato gli opportuni indirizzi che qui sono indirizzi personali e non del Consiglio ma ai quali io credo possiamo attenerci.

Quindi concludo dicendo a mio giudizio che il provvedimento è un provvedimento assolutamente accettabile proprio perché permette di proseguire questa attività, non pregiudica fin d'ora nessun tipo di decisione tecnica sui monitoraggi futuri, e, ripeto, credo che l'occasione di giovedì prossimo sarà una buona occasione per noi Consiglieri per farci un'idea un po' più precisa di quello che è lo stato della qualità dell'aria nella nostra città che, come sappiamo, anche se per alcuni aspetti ha conosciuto qualche segnale di miglioramento, è ben lungi da lasciarci soddisfatti. Grazie.

Grazie Presidente. Molto brevemente perché credo di dovere fare qualche osservazione sugli interventi in particolare dei consiglieri Zechini D'Aulerio e Bianchi. Dispiace che il Consigliere Zechini D'Aulerio sia uscito, però

vorrei dirgli che non è che in questa delibera manchi solo l'inquinamento elettromagnetico, quello acustico, quello sulle falde idriche e quello sull'inquinamento luminoso; se è per questo manca anche l'inquinamento del suolo, manca anche l'inquinamento delle acque superficiali. Però non si può fare carico ad una delibera che approva una convenzione che è specifica sull'inquinamento della qualità dell'aria di mancare di altri aspetti.

Per inciso vorrei dire che sull'inquinamento elettromagnetico l'assessore Paruolo ha comunicato che stanno per essere installate dieci centraline per monitorare appunto questo inquinamento, a carico dei gestori; che sulle falde idriche c'è già in piedi una rete, da anni, gestita dalla Regione, e che sull'inquinamento acustico vengono effettuati monitoraggi periodici. I dati che hanno suscitato preoccupazione in via del Pratello non sono nati dal nulla. L'inquinamento luminoso poi è qualche cosa di molto più indefinito, per il quale non esistono delle reti di monitoraggio. Quindi se l'obiezione è quella faccio fatica a condividerla. Per quello che riguarda le piante possono essere in certi casi un utile indicatore, per esempio sono state utilizzate per monitorare gli effetti dell'inquinamento atmosferico dell'inceneritore del Frullo, ma non possono essere utilizzate in alternativa o in sostituzione dei campionatori passivi o delle reti fisse.

Consigliere Bianchi, io credo che dobbiamo evitare da un lato di considerare questa convenzione come quella che risolve tutti i nostri problemi o al, lato opposto, da non considerarla praticamante inutile. In realtà preciserei da questo punto di vista che è una convenzione che non rappresenta in quanto convenzione una novità; c'è sempre stata una convenzione con ARPA per questa attività, anche in passato, e credo che non abbia mai suscitato di per sé delle opposizioni. ARPA non si limita unicamente a leggere i dati del monitoraggio, a metterli su fogli di carta e a trasmetterli; fa anche delle elaborazioni, fa anche delle elaborazioni modellistiche, fa degli studi specifici. Poi si può discutere se l'importo è adeguato o no, però voglio dire che non è un' attività puramente di tipo burocratico.

Infine direi, sul discorso della riduzione dei campionatori passivi, che non sono stati tolti 33, ma 14: da 33 sono diventati 19. I campionatori passivi sono per definizione, come lei sa, qualche cosa di flessibile, cioè non è la centralina fissa che prima di spostarla, credo anch'io che dobbiamo pensarci bene prima di eliminarla, e ci penseremo bene; i campionatori passivi per definizione sono invece qualche cosa che deve proprio adeguarsi ai siti nei quali vale la pena di monitorare. Dopodiché io davvero, credo che la Commissione del 14 in Provincia alle 10.30 sia una occasione importante proprio per avere chiarimenti, da parte di ARPA, e per cominciare anche alcuni ragionamenti sulle cose che qui sono state dette.

inviato il 14/07/2005 16:31:44

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