Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 23 - 6 - 2008 ODG SU ACCORDO TERRITORIALE AEROPORTO

(Pres. odg)
Grazie Presidente. Sarà l'Assessore Merola a rispondere agli ultimi quesiti che poneva il collega Monaco, io però devo dire che rispetto alle sue premesse non riesco a comprenderne molto il senso, o meglio: io colgo il fatto che il collega Monaco ha di fatto dichiarato che non ha delle critiche o delle osservazioni di merito rispetto alla distribuzione delle destinazioni delle funzioni e all'assetto complessivo che questo accordo definisce. A me pare che questo sia, se l'ho capito bene, il riconoscimento principale, dopo di che è chiaro che i terreni e le aree che l'accordo individua, con le relative destinazioni, hanno certamente dei proprietari con i quali posso immaginare ci siano già stati dei contatti, ma a me la cosa che sta a cuore è che le decisioni circa le destinazioni che l'accordo prevede, siano decisioni corrette dal punto di vista della sostenibilità e della funzionalità. Questo mi pare che sia la cosa principale, e a questo io mi sento vincolato e su questo io esprimo un giudizio positivo. Anche perché, in realtà, qui ci troviamo davanti a un accordo che, come sappiamo, ha avuto una lunghissima gestazione e, da quanto mi risulta, da quanto so, questa lunghissima gestazione non è legata ad una contrattazione con proprietari privati, è una gestazione lunga che ha portato ad escludere una serie di utilizzi di aree per certe destinazioni e a trovare alla fine questo assetto che a me pare di poter dire che è davvero un assetto che tiene conto delle necessità di sviluppo dell'aeroporto e dichiaratamente è funzionale al piano di sviluppo aeroportuale 2007/2022 che abbiamo anche avuto modo di esaminare in Commissione di recente e, per il resto, declina
- in termini di indirizzo vincolante per i Comuni, ma anche per la stessa SAB - le funzioni di carattere urbanistico insediativo e ambientale che un accordo territoriale deve definire. Quindi io non sto a riprendere le cose che diceva l'Assessore da questo punto di vista, mi pare però che per quello che riguarda le conseguenze urbanistiche dell'accordo esse siano da valutare positivamente, nel senso che non ho letto e non ho trovato stravolgimenti rispetto a quelle che sono funzioni connesse, integrative e complementari alla funzione aeroportuale, quindi tutto quello che è previsto sono davvero funzioni necessarie allo sviluppo dell'attività aeroportuale di cui lo stesso P.R.G. dell'aeroporto dovrà tenere conto, e c'è una considerazione positiva di dotazioni ecologiche a favore del parco lungo il Reno. Dal punto di vista dell'accessibilità, mi pare che per i diversi ranghi di accessibilità che sono necessari ad un aeroporto, ci sia una risposta positiva, risposta per certi versi che già conoscevamo come quella del People Mover ma anche del Servizio ferroviario metropolitano, c'è la novità del casello autostradale nuovo che mi pare sostanzialmente fa il paio con il casello Fiera, nel senso che in questo modo si evita un congestionamento della tangenziale per cui chi ha - utilizzando il mezzo privato - la destinazione o fiera o in questo caso aeroporto può trovare direttamente una uscita dall'autostrada, ma c'è anche una positiva risposta alle necessità di accessibilità locali ciclopedonali e così via. Infine, dal punto di vista ambientale, c'è un richiamo molto preciso alle diverse componenti ambientali che sono comunque impattate dall'aeroporto, quindi il discorso dell'aria, dell'acqua, dei rifiuti, dei reflui con le relative prestazioni, che saranno poi da valutare attraverso la procedura di Valsia, e ultimo - ma in realtà primo - il tema dell'inquinamento acustico che, come sappiamo, ha destato e continua a destare preoccupazioni vista la vicinanza dell'aeroporto bolognese alla città. Su questo io credo che si debba sottolineare - come farò attraverso un ordine del giorno che mi accingo anche a presentare - la particolare delicatezza di questo aspetto, ma si debba anche prendere atto del fatto che in passato le criticità che esistevano sono state positivamente affrontate e fin qui positivamente risolte. Certo, di fronte a uno sviluppo come quello che l'aeroporto bolognese ha davanti a sé, è legittimo prestare a questo tema una particolare attenzione. Il Comitato di monitoraggio, che in questo accordo territoriale, come anche nel recente accordo che abbiamo esaminato in Consiglio, quello del CAAB, è previsto, va utilizzato e valorizzato in pieno, nel senso che dovrà proprio essere questo Comitato a tenere sotto controllo la graduale attuazione dell'accordo che è un tassello a cui devono seguire evidentemente le fasi esecutive successive ma è comunque uno strumento di cui il Comune dovrà avvalersi con grande attenzione. Ecco, è sembrato al collega Serra e a me opportuno comunque corredare il parere positivo che noi diamo di questo accordo, con un sintetico Ordine del giorno che oltre ad esprimere un giudizio positivo appunto sui contenuti dell'accordo, che, si dice nel testo, sviluppano coerentemente in sintonia
con le strategie del P.T.C.P. e del P.S.C. adottato, gli aspetti
urbanistici, ambientali, infrastrutturali del territorio interessato
assumendo il piano di sviluppo aeroportuale di SAB come riferimento per la definizione del relativo ambito territoriale, invita la Giunta - qui ci sono un po' i due richiami che sono emersi in sede di commissione che ci è sembrato giusto concretizzare attraverso questo ordine del giorno - invita la Giunta, attraverso il comitato interistituzionale di monitoraggio in
particolare: primo, a tenere sotto attento controllo l'inquinamento
acustico generato dall'attività aeroportuale, assumendo tutte le iniziative anche a carattere preventivo, perché non c'è dubbio che non si dovrà soltanto andare a valutare a posteriori gli effetti dello sviluppo graduale dell'attività aeroportuale ma si dovranno anche mettere in atto, attraverso strumenti modellistici che sono stati anche già applicati in passato, quello che si prevede che l'attività aeroportuale genererà in termini di rumori, idoneo a mantenere entro i limiti definiti dalla normativa vigente e (l'altro punto) a completare il percorso di collegamento con la futura stazione S.F.M. di via Bencivenni che è citata nelle premesse dell'accordo ma che poi non trova un adeguato richiamo nella parte del dispositivo.
Quindi, questo è l'ordine del giorno, a firma del sottoscritto e del collega Serra. Lo presento come ordine del giorno, collegato a questo oggetto, alla Presidenza. Grazie. ______________________

inviato il 29/06/2008 23:27:32

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