Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 21 - 4 - 2008 ODG SU BOLLETTE HERA

(Illustrazione odg collegato)
Grazie Presidente. La Consigliera Naldi era qui prima ma direi che è una questione che abbiamo trattato insieme. Devo dire francamente che a me dispiace che il Consigliere Bianchi usi questi toni drammatici e anche vagamente intimidatori perché mi pare che sia del tutto fuori luogo, come cercherò di spiegare. Il merito dell'ordine del giorno del collega Bianchi, quando a suo tempo lo presentò, è stato quello di provocare un parere della Segreteria Generale, a cui farò cenno fra un attimo, ed è stato anche quello di indurre gli estensori dell'ordine del giorno di cui Bianchi chiede l'annullamento a una rilettura del proprio testo, individuando una piccola contraddizione che c'era in quel testo e andandola a correggere. I dati di cui stiamo parlando sono quelli che riguardano la composizione numerica dei nuclei familiari e la superficie degli alloggi ed erano due dati che nell'ordine del giorno, che a suo tempo il Consiglio approvò su proposta della collega Naldi e mia, dovevano servire, secondo l'impostazione originale dell'ordine del giorno, ad ogni famiglia a calcolarsi i consumi idrici procapite e i consumi di gas al metro quadro in un anno. Di fronte alle obiezioni del collega Bianchi la Segreteria Generale nel proprio parere ha sostenuto, poi qui la Segreteria Generale è autorevolmente rappresentata quindi potrà eventualmente confermare o correggere quello che sto dicendo, che non c'è un divieto alla fornitura di questi dati al soggetto gestore del servizio pubblico di acquedotto o del gas ma che questo deve avvenire unicamente in relazione a previsioni di legge che lo consentano, tant'è vero che in questo parere si faceva riferimento al fatto che Hera aveva già ricevuto in anni passati i dati relativi alla composizione dei nuclei familiari, quando la previsione normativa di passaggio da tassa a tariffa dei rifiuti avrebbe, con le necessarie simulazioni che l'azienda doveva fare, reso indispensabile per l'azienda conoscere questo dato. Il rilievo della Segreteria Generale era e rimane questo: i dati si possono fornire (è chiaro che la gestione di quei dati da parte di chi li riceverà sarà soggetta alla normativa della privacy) ma soltanto in presenza di una norma che ne preveda l'utilizzo. Questo è quanto la Segreteria Generale ci ha detto. A questo punto noi abbiamo riletto il testo del nostro ordine del giorno e, come dicevo, abbiamo trovato in esso una contraddizione che è questa: quando nel dispositivo si parlava di impegnare la Giunta a operare perché Hera, per le utenze idriche individuali e quelle termiche non condominiali cioè individuali, attraverso la bolletta una volta l'anno renda noti i consumi complessivi dell'acqua e del gas per permettere alle famiglie di calcolare i consumi di acqua a persona e il consumo annuale del gas per metro quadro del proprio appartamento, poi nel secondo punto di questo ordine del giorno chiedevamo sempre alla Giunta di mettere a disposizione di Hera, "per quanto al comma precedente", i dati relativi a composizione familiare e superficie alloggi. Allora, qui c'è un'evidente contraddizione, perché è chiaro che ogni famiglia sa di quanti membri è composta e sa quanto misura il proprio alloggio, quindi ogni famiglia non ha bisogno di avere questi dati per potersi calcolare il consumo annuo pro capite di acqua e il consumo annuo di gas a metro quadro di appartamento. A questo punto, ripeto, stimolati dalle osservazioni di Bianchi, abbiamo ritenuto di presentare l'ordine del giorno allegato, che è di fatto il nostro ordine del giorno presentato a suo tempo, nel quale noi abbiamo tolto quell'inciso "per quanto al comma precedente" e lo abbiamo sostituito con una formula, che oltre a rendere l'ordine del giorno più coerente in se, raccoglie anche il parere della Segreteria Generale, cioè a questo punto invece di dire "per quanto al comma precedente", noi diciamo "ai fini di applicazioni tariffarie o certificazioni ambientali normativamente previste". In questo senso ci siamo presentati nella Commissione nella quale si discuteva l'ordine del giorno del collega Bianchi, sostenendo che si sarebbe con questa formulazione preso i classici due piccioni con una fava, cioè da un lato tranquillizzato il collega Bianchi nelle sue preoccupazioni e dall'altro anche sanato una certa contraddizione che il nostro ordine del giorno aveva al suo interno. A quanto pare così non è, se il collega Bianchi insiste nel mantenere questa sua pregiudiziale, dopodiché chiaramente ciascuno si comporterà nel voto come crede, ma mi pare che a questo punto l'ordine del giorno del collega Bianchi non ha più motivo di essere, dal mio punto di vista, mentre io credo che noi dovremmo come ordine del giorno collegato, approvare questo nuovo testo che ha questa lievissima modifica di formulazione, con quelle caratteristiche che ho cercato di illustrare. Grazie.

inviato il 28/04/2008 10:02:00

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