Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 26 - 3 - 2008 INCARICHI STUDIO E RICERCA

Grazie Presidente. Riprendo brevemente alcune cose che ho detto in Commissione stamattina, anche perché ho l'impressione che non siano state ben interpretate dall'agenzia che è uscita che parla di "mal di pancia" e cose del genere. Intanto io ho affermato, e ripeto qui, un apprezzamento per questo strumento che è uno strumento di trasparenza e che ci permette di esercitare le nostre funzioni di indirizzo e di controllo. Ho apprezzato anche i contenuti del documento che, come diceva l'Assessore, mettono in evidenza un calo tendenziale delle somme per incarichi. Gli incarichi, l'ho detto e lo riconfermo qui, sono uno strumento necessario e indispensabile
all'amministrazione soprattutto per realizzare progetti e iniziative
innovative che vanno oltre i compiti strettamente istituzionali. Devo dire che gli incarichi spesso sono anche, se dati a persone e società
qualificate, uno strumento importante per trasferire conoscenze e
competenze alla struttura dell'ente. Dopo di che io mi sono soffermato sulle cifre che riguardano i settori dei quali ho più conoscenza e che fanno riferimento alla Commissione di cui sono Presidente, e notavo che per quello che riguarda l'Urbanistica e la Mobilità Urbana le cifre per incarichi sono relativamente modeste. D'altro canto queste due strutture hanno nei mesi scorsi, e stanno ancora lavorando, attorno al PSC, al PGTU, piani di particolare importanza, realizzati senza ricorso ad incarichi. Il che sta a testimoniare non solo la qualità di quelle strutture, ma oltre che la qualità anche l'adeguatezza dal punto di vista della dotazione di personale di quelle strutture. Notavo viceversa che il Settore Ambiente, in senso relativo, è quello che quest'anno farà ricorso ad incarichi secondo una entità significativa. Ma questo non implica in alcun modo un giudizio
negativo su questa struttura, né in particolare sulla qualità e
sull'impegno di chi ci lavora. Tutt'altro. Il problema è che se un settore ha necessità di ricorrere a incarichi in misura relativamente più intensa di altri e non solo per progetti che vanno oltre i compiti istituzionali (perché diversi di questi incarichi fanno riferimento a progetti certamente innovativi - come quello che abbiamo visto di recente ad esempio sugli impegni di Aalborg) ma anche per supporto, sia pure parziale, rispetto a compiti istituzionali come il Piano delle attività estrattive oppure impegni legati al Piano energetico, allora questo è un elemento da tenere presente e che l'amministrazione io credo responsabilmente deve valutare per decidere se valga la pena di rafforzare quella struttura, quindi di ricorrere in prospettiva ancora meno a questi incarichi oppure no. Diciamo
che entrambe le scelte possono essere legittime e possibili ma
indubbiamente un ragionamento va fatto, io credo, in questa direzione.
Questo e non altro è quello che io ho inteso dire. Spero di essere stato chiaro. Mi fa piacere che ci sia presente anche l'Assessore Patullo che prego di rendersi interprete di questa mia opinione, peraltro credo non nuova perché ho sempre avuto modo di apprezzare l'impegno che il Settore Ambiente sta mettendo nella realizzazione di progetti e di piani di particolare impegno. C'è questo dato sul quale vale la pena, io credo, di riflettere e di ragionare. Grazie.

inviato il 01/04/2008 19:45:47

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