Grazie Presidente. Confesso che è con qualche imbarazzo che prendo la parola avvertendo lo scarto tra le parole di commemorazione che abbiamo appena ascoltato - ho avuto anch'io modo di onorarmi dell'amicizia di Nino Lo Perfido e di collaborare con lui negli anni 70 nella sua opera di Assessore per questa città - e le parole di ordinaria amministrazione che mi accingo a pronunciare. Sabato scorso 22 marzo si è celebrata la sedicesima giornata mondiale dell'acqua. Attraverso diverse iniziative svoltesi anche nella nostra città si è inteso ancora una volta richiamare l'attenzione sull'importanza strategica che rivestono le politiche e le azioni per una corretta gestione e per un utilizzo ottimale di questa risorsa essenziale per la vita delle donne e degli uomini del pianeta.
Giornata mondiale perché il tema ha una dimensione planetaria. L'acqua è una preziosa risorsa che, come tutto il creato, l'uomo ha ricevuto in dono e che deve amministrare con sapienza, in spirito di pace e di condivisione, al di fuori da ogni logica di sfruttamento e di profitto. Anche a livello locale le politiche di gestione dell'acqua devono rispettare rigorosi obiettivi sia sul piano della quantità che della qualità. Il Consiglio Comunale in questi anni ha manifestato in più occasioni la propria attenzione a queste tematiche approvando diversi ordini del giorno che contenevano indirizzi e sollecitazioni, tra cui vorrei ricordare in questa
circostanza: l'impegno al risparmio da parte dell'"Azienda Comune"
attraverso l'installazione generalizzata in tutte le sedi e negli uffici comunali degli apparati utili alla riduzione dei consumi, la verifica e la rendicontazione annuale di tali consumi in modo da poter controllare i risultati raggiunti, l'introduzione nello Statuto comunale di un esplicito riconoscimento del diritto all'acqua potabile in quanto bene pubblico ad accesso universale, la richiesta di adozione di una tariffa idrica pro capite per ragioni di equità e d'incentivazione del risparmio. Vorrei infine segnalare due fatti recenti che possono dare ulteriori contributi positivi in questa direzione. Il Comune sta realizzando il programma di lavoro conseguente all'adesione agli impegni di Aalborg: ne abbiamo parlato di recente in Commissione. In tale ambito sarà ricercata la partecipazione alla definizione e realizzazione del piano di sostenibilità di tutte le realtà associative della società civile attraverso progetti di partnership, alcuni dei quali potranno riguardare proprio il tema del risparmio idrico che è uno degli impegni di Aalborg. Il Quartiere Saragozza infine ha approvato nei giorni scorsi un proprio ordine del giorno con il quale intende promuovere il consumo di acqua di rubinetto in alternativa all'acqua minerale. Anche in altre città, tra cui Torino e Firenze, con i rispettivi progetti "Ti voglio bere" e "Imbrocchiamola", sono in atto
campagne con il medesimo obiettivo.
I mezzi d'informazione hanno dato ampio risalto all'iniziativa che risponde a finalità di risparmio economico e di fatica fisica per le famiglie e le istituzione pubbliche e di riduzione dei rifiuti prodotti e dell'impatto dovuto ai trasporti, oltre che di valorizzazione di utilizzo dell'acqua di rubinetto che presenta buone caratteristiche organolettiche. Personalmente condivido i contenuti di questo ordine del giorno e presento insieme al collega Panzacchi con il consenso del Quartiere che è rappresentato qui dal suo Presidente, un analogo ordine del giorno in Consiglio Comunale auspicando in sede istruttoria di Commissione il più ampio accordo con le altre forze politiche. In questi giorni su questo tema si sono lette anche perplessità e opinioni contrarie. A me pare che per quanto concerne in particolare le attività di ristorazione, si debba garantire ai clienti un'effettiva libertà di scelta che oggi non è di norma resa possibile.
Preferire l'acqua di rubinetto a quella imbottigliata dovrebbe essere cosa normale come preferire il pane ai grissini e non credo che questa possa
rappresentare un'apprezzabile perdita negli incassi degli esercizi
pubblici.
Consegnerò il testo dell'ordine del giorno alla Presidenza, senza chiedere che venga oggi discusso, ma rinviandone la discussione e l'istruttoria in Commissione. Grazie.
inviato il 01/04/2008 19:44:46