Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 17 - 12 - 2007 PROGRAMMA ENERGETICO COMUNALE

Grazie, Presidente. Stanno distribuendo in questo momento il testo
dell'ordine del giorno al quale ha fatto riferimento la collega Naldi. Io tutto sommato mi limiterò sostanzialmente a toccare alcuni punti - ma molto per sommi capi - di questo ordine del giorno, che è il risultato di un buon lavoro, io credo, che è stato fatto a partire dai lavori della Commissione, che ha dedicato due sedute intense all'esame di questo importante Programma energetico, a partire dalla relazione fatta dall'assessore Patullo e dai tecnici. Devo dire che il lavoro che è stato fatto ha dimostrato, ha messo in evidenza un'attenzione da parte del Consiglio, almeno di una parte (lo dico senza polemica, però è una constatazione) perché questo ordine del giorno è il risultato di fatto della collaborazione di diversi Consiglieri appartenenti tutti alla maggioranza. Devo dire, per onestà, che c'è stato, sì, un unico contributo da parte di un Consigliere di minoranza, che in questo momento non è presente, il consigliere Bianchi, che ha sottolineato l'esigenza - da tutti noi sentita e che abbiamo anche inserito nell'ordine del giorno - del fatto che proprio perché riteniamo che i tempi ormai siano
brevi, come è già stato detto, è necessario che l'installazione,
l'autorizzazione all'installazione dell'impiantistica basata sull'uso
dell'energia rinnovabile, in particolare del solare, avvenga con la massima snellezza, eliminando il più possibile ritardi di carattere burocratico, quindi con la massima semplificazione. Devo dire che questo è stato l'unico intervento, che abbiamo apprezzato e che abbiamo ripreso, ma anche in questo momento devo dire che il panorama del Consiglio non è adeguato, all'importanza di questo atto. Perché si tratta davvero di un atto, come è stato già messo in evidenza sia dall'Assessore che dai colleghi che mi hanno preceduto, che non ammette e che non consente più ulteriori ritardi.
Io vorrei soltanto dire che dobbiamo anche chiederci perché tutti questi vari atti di pianificazione energetica, a cominciare anche dall'Urban CO2, che il Comune di Bologna negli anni Novanta approvò e che aveva come finalità quella, appunto, della riduzione delle emissioni climalteranti, ma potremmo anche dire lo stesso Protocollo di Kyoto. Proprio la Conferenza di Bali di questi giorni mette in evidenza come periodicamente queste riunioni internazionali devono verificare il fatto che purtroppo gli obiettivi posti dai Piani faticosamente redatti, realizzati e approvati poi fino ad oggi non hanno trovato riscontro nella realtà. Allora, il problema io credo che sia davvero quello, certo, di fare e di redigere dei Piani e dei programmi che siano efficaci, e questo del Comune di Bologna lo è, lo è certamente per come l'abbiamo verificato nei suoi contenuti, nella sua chiarezza e nei suoi obiettivi, che sono molto sfidanti e molto importanti: perché di
fronte a quello che è stato un aumento purtroppo delle emissioni
climalteranti dal '90 al 2004, porsi d'ora in poi un obiettivo per i prossimi anni di arrivare, viceversa, ad una riduzione del 7%, tutti comprendiamo come sia sfidante. A questo punto, quindi, io credo che la massima attenzione debba essere posta - ed è quello che anche l'ordine del giorno nella sua finalità di indirizzo cerca di fare - proprio alla rigorosa attenzione nella gestione del Piano, nella consapevolezza che tutto non dipende certo dal Comune, perché la politica energetica del territorio non è certamente tutta in mano al Comune, ci mancherebbe altro!
Ma il Comune ha una responsabilità politica, che deve tradursi anche in comportamenti coerenti per quello che riguarda l'azienda Comune, ma soprattutto di incentivazione e di utilizzo di tutti gli strumenti di cui il Comune si dota, i Piani, i programmi, ma anche, diciamo, e noi questo nell'ordine del giorno un po' lo indichiamo sulla falsariga di quello che abbiamo ascoltato dall'ingegnere Cenerini della Regione, in Regione si sta facendo. Cioè, essendo questo un tema tipicamente trasversale, ma poi io ho l'impressione che davvero tutti o quasi tutti i temi che qui si stanno affrontando sono trasversali, richiede quindi una grande capacità di coordinamento posta in capo ad un Assessore, che in questo caso è l'Assessore all'Ambiente, dotandolo quindi degli strumenti necessari anche di coordinamento degli altri Assessorati e degli altri Settori, in modo tale che tutti gli atti, e sono tanti, non solo pianificatori, ma anche gestionali dell'Amministrazione trovino una loro coerenza rispetto agli obiettivi del programma energetico. Altrimenti il timore è che, al di là della buona volontà, che sicuramente c'è, noi possiamo trovarci tra qualche anno a constatare nuovamente non soltanto il non raggiungimento degli obiettivi, ma addirittura il fatto che non si è nemmeno riusciti ad invertire la tendenza. Noi abbiamo fiducia che così non sarà. L'ordine del giorno quindi, esprimendo il consenso al Piano, dopo alcune premesse, non fa altro, appunto, che declinare una serie di strumenti e di indirizzi
all'Amministrazione perché questo non avvenga. Sottolineerei in
particolare, per non ripetere quello che già in particolare la collega Naldi ha detto, che quindi è un Piano che ha bisogno della massima partecipazione. D'altra parte già è stato attivato il Forum da parte dell'Assessorato, ma potremmo dire che il bello comincia ora, o comincia da domani, riuscendo, quindi, a fare leva sulla consapevolezza dei cittadini che certamente sta aumentando, ma evidenziando anche le convenienze non solo ambientali, ma di carattere economico che la realizzazione di certi obiettivi e di certi strumenti può comportare per i singoli cittadini.
Ecco, proprio per non dilungarmi, d'altra parte, ripeto, il testo è tra le vostre mani, ci sono anche in fondo i nominativi dei Consiglieri che hanno dato il loro contributo, oltre a Milena Naldi e al sottoscritto, Paolo Serra, Angelo Marchesini, Roberto Panzacchi, in qualche modo, come dicevo, anche il collega Bianchi... Io spero davvero che su un programma di questo tipo, che richiede la collaborazione di tutte le forze politiche, ma anche
sociali, associative, la proprietà edilizia in particolare, gli
amministratori di condomini, eccetera, ci sia anche in termini di
espressione del voto la massima condivisione. Grazie.

inviato il 09/01/2008 19:08:17

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