Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 12 - 11 - 2007 ODG SULL'ACQUA COME BENE PUBBLICO

(Illustrazione odg n. 217.2)
Grazie, Presidente. Sì, io devo ammettere innanzitutto di aver utilizzato per la presentazione di questo ordine del giorno una sorta di effetto traino rispetto all'ordine del giorno base presentato dal collega Naldi, di cui condivido i contenuti. Mi è servito per presentare l'ordine del giorno, ma non credo di essere stato poi strumentale più di tanto, perché l'ordine del giorno che ho presentato riguarda il tema dell'acqua da un punto di vista della sua importanza per la vita di tutti noi, ma ha un respiro anche internazionale perché prende spunto da un convegno che c'è stato nella nostra città nei giorni che precedevano immediatamente lo svolgimento della Commissione nella quale si è discusso dell'ordine del giorno del collega Naldi. Convegno che aveva come titolo "Sapere tradizionale e gestione sociale dell'acqua nei sud del mondo"; convegno che ha approfondito, oltre che il tema dell'importanza vitale di questa risorsa, soprattutto gli aspetti della sua gestione, che ha da essere sempre di più democratica e del carattere pubblico di questa risorsa, che non ammette in alcun modo comportamenti privatistici. Io non sto a dar lettura dell'ordine del giorno, che sostanzialmente richiama questi principi, e mi limito a sottolineare i due aspetti contenuti nel dispositivo e che rappresentano le due richieste che l'ordine del giorno fa, o, meglio, una più che una richiesta è un impegno, perché il 22 marzo di ogni anno si svolge la giornata mondale dell'acqua e l'ordine del giorno richiede che, in corrispondenza di quella data o attorno a quei giorni, si svolgano delle iniziative di verifica circa quelle che sono le politiche locali per la gestione e l'uso della risorsa idrica nel nostro territorio. Quindi un impegno del quale in qualche modo ci dovremmo fare tutti garanti come Consiglieri comunali. L'altro è un auspicio ed è una richiesta che io avevo già avuto modo di avanzare in sede di Sottocommissione Statuto, richiesta che in quella sede non ha avuto - direi - delle opposizioni, ma si è ritenuto più importante che quella richiesta trovasse eco in un ordine del giorno votato, come io mi auguro, dal Consiglio, cioè che nel nostro Statuto ci sia uno spazio esplicito per il riconoscimento del diritto all'acqua potabile in quanto bene pubblico ad accesso universale. Questo chiede, fondamentalmente, l'ordine del giorno che io ho presentato. Grazie.

inviato il 16/11/2007 13:27:25

©2008 www.stranigiorni.com