Grazie Presidente. Io vorrei esprimere innanzitutto un giudizio
sostanzialmente positivo su questo documento che ci è stato presentato e il
giudizio positivo riguarda, prima ancora che il merito, come spiegherò, il
metodo seguito. Credo che sia stato molto corretto e rispettoso delle
prerogative del Consiglio presentare questo documento, che è un documento
di indirizzi, in una fase che è ancora una fase iniziale della trattativa
in corso, che coinvolge anche il rapporto con le organizzazioni sindacali.
Devo dire che oltre al metodo, approvo anche il merito perché mi pare che
ci sia una coerenza e una continuità tra questo documento e il programma di
mandato, ma più in generale con le esigenze della città. Mi limiterò ad
alcune sottolineature e approfondimenti, che contengono anche qualche
proposta. È chiaro che discutere di questo documento presuppone che poi il
documento passi, come già previsto, attraverso un confronto con le
organizzazioni sindacali, perché è ovvio che i lavoratori diventano parte
determinante nel momento in cui dagli indirizzi si passerà agli aspetti
organizzativi e attuativi degli indirizzi stessi. Ma credo che questo non
ci esima, mi sembrava che il consigliere Bianchi in qualche modo si
fermasse a queste sottolineature pure importanti, dal dare un giudizio di
merito sui contenuti del documento, sui contenuti degli indirizzi, sui
campi di attività che il documento presuppone. E allora a questo riguardo
vorrei fare una considerazione di carattere generale e alcune
sottolineature rispetto ad alcune delle funzioni che qui sono previste, ma
anche qualche cosa che forse a mio giudizio potrebbe essere integrato. La
considerazione di carattere generale riguarda la centralità dei Quartieri
che nel documento è sottolineata e che io condivido. E' vero quello che
veniva detto: il tema del vigile di Quartiere o vigile di prossimità, è da
anni all'attenzione dell'amministrazione; è chiaro che se si considera il
vigile di Quartiere unicamente come un aspetto organizzativo decentrato,
questo esiste da anni: i nuclei territoriali sono sempre esistiti. Quello
che potrà permettere di dire che il vigile di Quartiere diventa realtà,
credo siano due aspetti: uno è quello di un rafforzamento del corpo dal
punto di vista quantitativo che permetta di fare sì che a livello
decentrato nei nuclei territoriali esistano risorse sufficienti, a
rispondere ai bisogni che a questa scala si manifestano e a cui va data una
risposta. L'altro aspetto non secondario è il ruolo che ai Quartieri
stessi, ai Consigli, al Presidente, direi anche in qualche modo al
Direttore di Quartiere, si assegna rispetto al funzionamento del corpo.
Ora, è chiaro che un corpo di Polizia municipale svolge funzioni e ha
obiettivi e programmi definiti a livello centrale ( il documento stesso
parla di un coordinamento funzionale che rimane al centro) ma io credo che
se parlare di vigile di prossimità ha senso, questo voglia dire che ai
Quartieri dovrebbe essere data la possibilità di declinare poi le funzioni,
i programmi in particolare, nel modo più rispondente possibile alle realtà
di quel territorio. Se questo si verificherà, e se avremo un rafforzamento
del corpo che dovrebbe anche essere reso possibile dalle risorse che
verranno rese disponibili attraverso l'utilizzo di sistemi telematici di
controllo, come Sirio o Rita, credo che potremo dire finalmente che il
vigile di Quartiere non rimane unicamente un miraggio, ma una realtà. Anche
perché, questo mi pare sia qualche cosa che forse il documento potrebbe
toccare, è a livello appunto dei Quartieri che dovrebbe realizzarsi quel
rapporto con gli assistenti civici che credo sia di estrema importanza,
recuperando quindi e attribuendo anche qui ai Quartieri un ruolo che in
passato è sempre mancato, almeno con la Giunta Guazzaloca.
Sulle funzioni vorrei fare tre riferimenti prendendo spunto da quello che
la legge regionale 24 del 2003 all'articolo 14 indica come funzioni
possibili e auspicabili per i corpi di Polizia municipale. Intanto vorrei
dire che io credo che nel nuovo assetto organizzativo che è stato dato
all'ente, e in particolare alla Polizia, è positivo e condivisibile il
fatto che la Protezione Civile sia stata inserita nel corpo di Polizia
municipale, con una unità specifica presidiata da un dirigente. Questo fa
riferimento appunto alla lettera g dell'articolo 14 della legge, dove si
parla tra le funzioni della Polizia, di soccorso in caso di calamità,
catastrofi ed altri eventi che richiedano interventi della protezione
civile. Credo che una risorsa importante quantitativamente come il corpo di
Polizia municipale possa svolgere una funzione significativa rispetto ai
compiti di difesa e di salvaguardia delle persone, anche dei beni a livello
comunale, in coerenza con il piano comunale di protezione civile, del quale
credo che poi dovremo anche in qualche misura occuparci o dovremo parlare.
Qui si pone un problema, già lo ricordava il Sindaco, ed io lo sottolineo,
di rapporto con il volontariato. E allora non è possibile parlando di
volontariato non fare un cenno a quello che abbiamo letto oggi sui
giornali, cioè alle preoccupazioni che esistono a livello nazionale nel
momento in cui il governo pare intenzionato a tagliare pesantemente le
risorse destinate appunto al volontariato. Abbiamo visto tutti con
ammirazione quello che è capitato in questi giorni a Roma, dove tra l'altro
la protezione civile ha svolto quella funzione che dovrebbe essere quella
sempre più prevalente, cioè quella di previsione di prevenzione rispetto a
quella pur necessaria di interventi in caso di emergenza. Tutto quello che
è accaduto a Roma, ripeto positivamente, non sarebbe stato possibile
unicamente da parte delle strutture preposte istituzionalmente alla
protezione civile, se non c'era un volontariato organizzato. La seconda
funzione è quella che riguarda la vigilanza edilizia e ambientale. Su
questo credo di poter dire che occorrerebbe fare di più. C'è già un
controllo edilizio che viene svolto dal corpo di Polizia municipale, in
raccordo con il settore Urbanistica, ma credo di poter dire che il
controllo ambientale è viceversa se non assente, assolutamente carente. E
questa è viceversa una funzione che anche la normativa regionale prevede,
che i corpi di Polizia municipale possano e debbano svolgere. Qual è oggi
la situazione dei controlli ambientali così come il Comune riesce a
metterli in atto? È una situazione assolutamente carente perché è affidata,
almeno per quello che riguarda i rifiuti, a otto operatori, che sono
dipendenti da HERA, ma che HERA dall'anno prossimo non potrà più mettere a
disposizione di questa attività. Esiste in materia di cave un controllo
svolto dai tecnici del settore ambiente, che hanno anche la qualifica di
agenti accertatori; ora io credo che si debba fare di più rispetto ai
controlli ambientali, c'è ad esempio tutto il problema del regolamento del
verde che richiede attività di controllo che non possono essere demandate
unicamente al corpo forestale dello stato, e allora la proposta che io
faccio, che non è un elemento di novità rispetto a quello che è già
previsto, perché se guardiamo all'organigramma come ci è stato consegnato,
si parla appunto di una unità dedicata al controllo edilizio e ambientale.
In realtà, ripeto, il controllo ambientale credo che sia assolutamente
carente e richiede - questa è la proposta che faccio - a mio giudizio che
senza una necessità di aumento di personale, all'interno dei nuclei
territoriali di quartiere possa essere individuata una o meglio due unità
di personale che vengano adeguatamente preparate, perché i controlli
ambientali richiedono questa preparazione, e possano poi dedicarsi con
impegno a questa attività di cui c'è assoluto bisogno. D'altra parte anche
il settore ambiente dell'amministrazione comunale oggi prevede una unità
intermedia controllo ambientale, che però se manca di un braccio operativo
a livello territoriale, rischia di rimanere inefficace ed anche perché,
veniva ricordato in questa sede in un recente passato, man mano che il
Comune affida, e credo che questo in certi casi sia inevitabile, competenze
esterne, non può però rinunciare ai compiti di controllo sul come queste
competenze vengono svolte. Evidentemente il rapporto con HERA richiede
questo tipo di presenza.
L'ultimo aspetto, l'ultima funzione, e concludo, è quella che riguarda un
aspetto che ha in qualche modo a che fare con un'attività che già viene
svolta dal corpo di Polizia municipale e cioè il controllo dei cantieri
stradali. Mi riferisco a quello che dice la legge regionale all'articolo
14, lettera E dove, si parla del supporto nelle attività di controllo
spettanti agli organi di vigilanza preposti alla verifica della sicurezza e
regolarità del lavoro. Mi rendo conto che nel dire questo in qualche modo
mi si potrebbe rispondere da parte di qualche Consigliere e anche da parte
dell'amministrazione, che aumentare le funzioni significa tirare una
coperta da qualche parte, ma credo che qui noi dobbiamo chiederci se
esistono dei bisogni della città, i a cui il corpo di Polizia municipale
può rispondere senza stravolgere quella che è la sua funzione. Per la
citazione che facevo di questo articolo della legge regionale, credo di
poter dire che non si tratta di uno stravolgimento. Mi riferisco ad un tema
che viene quotidianamente portato purtroppo alla nostra attenzione. Ricordo
che di recente ci sono stati tre morti in tre giorni sul lavoro, ed è vero
che esiste un servizio di medicina e prevenzione della sicurezza del lavoro
che fa capo all'U.S.L., che svolge una funzione in questo senso, ma per
contatti avuti anche con i responsabili di questo servizio non è
assolutamente vista male, anzi è raccomandata una collaborazione,
naturalmente al livello professionale che può essere svolto da agenti di
Polizia municipale in ordine a questo tipo di controlli. In altre città già
questo avviene e ha dato risultati particolarmente positivi. Quindi, e
concludo davvero, questi richiami che facevo alle funzioni, in parte già
svolte, in parte da mettere in capo al servizio di Polizia municipale,
ritengo dovrebbero trovare una risposta positiva, sono coerenti con gli
indirizzi e sono coerenti anche con quello che la legge regionale prevede.
Grazie.
inviato il 11/04/2005 18:38:26