Grazie, Presidente. Devo dire che certamente ogni occasione di
informazione, di discussione e di confronto va bene, aumenta la nostra
capacità e possibilità di controllo e anche di indirizzo; anche se, a
proposito dell'indirizzo - e tornerò più avanti su questo - a me pare che
molti colleghi di minoranza perdano spesso le occasioni di discussione che
abbiamo, come dirò, per poter dare degli indirizzi, salvo poi cercarne
altre, come quella di oggi, devo dire francamente anche un po'
estemporanea. Ma va bene, è un'occasione anche questa di discussione.
Allora io devo dire che quando la stampa ha dato notizia, ha richiamato
l'attenzione sul Business Centre, anche con molta enfasi e lasciando capire
che c'era qualche cosa sotto di poco chiaro, sono rimasto un po' sorpreso
della sorpresa e del fatto che, a mio giudizio, si trattava di una notizia
che non era una notizia. Però ho provato a verificare, non fidandomi della
memoria, negli atti che avevo a disposizione e ho avuto conferma da questa
verifica del fatto che, secondo me, come cercherò di dire, la sorpresa è
una sorpresa sorprendente e tutto sommato anche la notizia non era poi una
notizia così sconvolgente. Io ripeterò alcune delle cose che ha detto
l'Assessore, ma vi prego di credere che queste cose le avevo già
focalizzate proprio quando venne fuori questa "non notizia", perché io mi
sono fatto scrupolo, come credo ognuno di noi, di capire se davvero ci
trovavamo davanti ad una violazione di quelle che sono le competenze del
Consiglio Comunale e dei Consiglieri comunali, e questa domanda me la sono
posta con ancora più scrupolo a partire dalla responsabilità istituzionale
che rivesto, cioè di Presidente della Commissione che di queste cose ha da
occuparsi. Sono arrivato alla conclusione che non ci troviamo in alcun modo
davanti ad una violazione delle nostre competenze. Ripeto, sarò costretto a
riprendere alcune delle cose che ha detto l'Assessore, ma fanno parte un
po' del percorso di richiamo alla memoria che io ho fatto e che credo non
inutile ripercorrere. Siamo nell'ambito, tuttora in corso, della procedura
prevista dalla legge per la definizione dell'assetto urbanistico dei poli
funzionali, e l'aeroporto è uno di questi poli funzionali. La stessa cosa è
avvenuta e avverrà per ciascuno dei poli funzionali come l'Università, la
stazione ferroviaria, il CAAB, eccetera. Quindi, come per gli altri poli
funzionali, le istituzioni coinvolte, cioè Regione, Provincia, Comune di
Bologna e Comune di Calderara in questo caso, devono addivenire a questo
accordo territoriale, del quale, vista la delicatezza dei problemi da
affrontare e da risolvere, non si è ancora giunti al perfezionamento
conclusivo e che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, e tornerò
su questo a conclusione del mio intervento. Ora, appunto, questa mancanza
di informazione che è stata lamentata è lesiva delle nostre competenze? A
me pare di no, nel senso che a valle dell'accordo, del protocollo d'intesa,
che è stato anche qui richiamato, quello cioè del 2002, il fatto successivo
è stato il recepimento da parte del PTCP delle previsioni che quel
protocollo conteneva, e io credo che in questo ci stia la principale
differenza dal caso Romilia, Corticelli. La principale differenza sta
proprio qua, cioè il fatto che Romilia a tutt'oggi non è contemplato dal
PTCP, mentre questo sviluppo delle attività connesse all'aeroporto è
previsto dal PTCP. E io credo che questa non sia una piccola differenza,
perché credo che ci dobbiamo confrontare con le competenze istituzionali e
con i passaggi istituzionali, altrimenti rischiamo di fare anche molta
confusione. Dopodiché all'inizio del 2006 l'accordo di pianificazione
collegato al PSC ed approvato dal Consiglio Comunale cita, fra gli altri,
l'accordo territoriale in fase di elaborazione. Io credo che quella fosse
anche un'occasione nella quale, se come Consiglieri comunali avevamo
indirizzi specifici da dare, si poteva arricchire quella delibera, perché
la delibera è passata da questo Consiglio. Infine il documento preliminare
del PSC, pure approvato dal Consiglio - tutte le volte che questi atti sono
stati approvati dal Consiglio sono passati in Commissione, colleghi, lo
sappiamo - dedica un'intera pagina ai contenuti dell'accordo territoriale
stesso, tra cui si cita: "Lo sviluppo delle funzioni di servizio collegate
nelle aree adiacenti o di gravitazione, in particolare servizi a tema,
attività commerciali, ricettive, congressuali, individuazione di aree
produttive dedicate strettamente collegate allo scalo". Ricordo a questo
proposito che nel percorso che durante il 2005 facemmo come Commissione,
abbiamo dedicato diverse riunioni di Commissione all'approfondimento del
Documento Preliminare, una in particolare fu dedicata ai Poli Funzionali e
si parlò anche dell'aeroporto. Tutto questo deve trovare poi recepimento e
conferma nel PSC di prossima adozione, e avremo a breve nuove occasioni di
discussione su questo. Ora, colleghi, io tengo a ribadire la necessità che
come Consiglieri comunali noi cogliamo le occasioni che abbiamo - e non ne
abbiamo avute poche - per esercitare la nostra funzione di indirizzo, senza
chiedere altre occasioni, ripeto, alquanto estemporanee, per certi aspetti.
Cioè, faccio fatica a questo punto ad associarmi alla richiesta e alla
lamentela di mancanza di confronto e di informazioni, perché comunque il
fatto che non si possa discutere dei particolari di questo accordo, meno
ancora degli accordi che saranno da fare a valle di questo accordo
territoriale, non mi pare particolarmente scandaloso. In ogni caso,
colleghi, poteva anche essere fatta la richiesta di una convocazione di
Commissione specifica su questo tema. Io vi anticipo che nel corso di
questo mese di maggio per iniziativa personale, senza che qualcuno me
l'abbia sollecitato, ho chiesto all'assessore Merola di venire in
Commissione a parlarci, per esempio, a che punto siamo con l'accordo sulla
stazione ferroviaria e connesso concorso internazionale, a che punto siamo
sul discorso dell'area ex Hera, come sta lavorando la Commissione sulla
qualità architettonica e il paesaggio. Questo per dirvi che è sempre una
mia preoccupazione, credo condivisa dagli altri colleghi, di esercitare
come Consigliere questa funzione. Ma, detto questo, non andiamo a menare
scandalo sul perché non sappiamo nulla di che cosa si sta dicendo tra le
istituzioni interessate e competenti sull'accordo territoriale. Questo
accordo territoriale sull'aeroporto arriverà in Consiglio e prima di allora
verrà discusso in Commissione. Quindi, ripeto, non mi importa che sia già
chiuso, voglio dire, lo riapriamo ... Allora cosa facciamo, facciamo gli
yesman quando le cose arrivano in Commissione ? Mi pare di no, perché qui
voi non state dando questo esempio, neanche noi come Consiglieri di
maggioranza. Per cui la mia conclusione, ripeto, è che quando avremo questa
occasione - e credo che la avremo tra breve - come Consiglieri la potremo
fino in fondo esercitare in termini di indirizzo e di verifica per capire
se quell'accordo territoriale che ci verrà sottoposto rispetta o meno
quanto è contenuto negli atti che come Consiglieri comunali abbiamo
approvato. Grazie.
inviato il 08/05/2007 23:41:22