Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 23 - 4 - 2007 INTERVENTO INIZIO SEDUTA SU SICUREZZA LAVORO E STRADE

Grazie,  Presidente.  Circostanze occasionali mi portano a intervenire oggi
su due temi che riguardano entrambi la sicurezza: il primo la sicurezza sul
lavoro  e  il  secondo  la  sicurezza  stradale. Sono temi purtroppo sempre
attuali,  ma ci sono in più, per quello che riguarda la sicurezza stradale,
ragioni  specifiche  che  motivano  l'intervento di oggi, come avrò modo di
dire.  Le cronache dei giorni scorsi hanno parlato di sei incidenti mortali
sul  lavoro  in  due giorni e hanno drammaticamente richiamato l'attenzione
generale  su  questa  tragica  piaga  sociale e sul pesante tributo di vite
umane  pagato. Il Presidente Napolitano si è reso autorevolmente interprete
dello  sgomento  e  del  dolore del Paese per queste morti bianche, termine
ambiguo  e  fuorviante,  che  sembra  quasi  classificare  queste morti con
l'assegnazione  tra  gli  eventi inevitabili, tragiche fatalità. Il Governo
per  parte  sua  ha  presentato  alle Camere un disegno di legge delega che
integra  la normativa già in vigore, definendo ulteriori strumenti in grado
di   migliorare   la   sicurezza   sui   luoghi   di   lavoro,   a  partire
dall'informazione,  formazione  e  dall'educazione  nelle scuole. Si tratta
infatti   di  operare  una  svolta  prima  di  tutto  culturale,  che  deve
accompagnare  questa  energica controffensiva contro i tre lutti quotidiani
sul  lavoro,  che  sommati  diventano  circa 1.300 ogni anno, di cui il 25%
avviene  nell'edilizia.  Nella  provincia di Bologna gli infortuni nel 2006
sono  stati  quasi  28  mila,  di  cui  26 mortali. L'edilizia è il settore
paradigmatico  per  quanto riguarda le precarie condizioni di sicurezza sul
lavoro: nel 2006 ha fatto registrare ancora una volta i numeri assoluti più
alti.  In  Italia  negli  ultimi  due anni i morti nell'edilizia sono stati
circa  300  all'anno;  in  Emilia Romagna nel 2006 sono morti 15 lavoratori
edili, di cui 7 stranieri, mentre a Bologna sono stati 4 i lavoratori edili
a  perdere la vita: è di pochi giorni fa l'incidente mortale nella galleria
della  Variante  di  Valico.  A  fronte di tutto questo dobbiamo registrare
positivamente  un  grosso  impegno  che c'è stato in Regione, e anche nella
nostra  Provincia,  che  è  interessata, come sappiamo, da grandi lavori di
carattere nazionale. C'è un tavolo sulla sicurezza tra le istituzioni e gli
Enti  preposti.  Tutto questo però non può indurci ad abbassare la guardia,
ma  deve  indurci  viceversa  a  rafforzare il nostro impegno. Il Comune di
Bologna qualche settimana fa ha aderito attraverso la Polizia Municipale al
protocollo  con INPS e INAIL per produrre controlli sinergici in materia di
controlli   amministrativi,  di  previdenza  e  di  sicurezza.  In  più  27
dipendenti  comunali,  prevalentemente  agenti di Polizia Municipale, hanno
frequentato corsi di formazione, dando così la possibilità al nostro Comune
di  aderire in questi giorni al protocollo tra Provincia, A.S.L., Direzione
Provinciale del Lavoro, INPS, INAIL, per un coordinamento nei controlli sui
cantieri.  A  questo punto naturalmente l'Amministrazione dovrà definire un
efficace  modello  organizzativo, tale da mettere questi operatori in grado
di  effettuare  questi  controlli.  In  sostanza  non possiamo stancarci di
combattere  questa piaga sociale. E' un impegno morale e civile, credo, che
dobbiamo di fronte a questi morti e alle loro famiglie, alle quali va tutta
la nostra solidarietà.
Il  secondo  tema, quello della sicurezza stradale, prende spunto dal fatto
che  oggi  23 aprile inizia la settimana mondiale della sicurezza stradale.
C'è  una mostra fotografica, a questo riguardo all'Archiginnasio. Anche noi
come  Consiglieri comunali - ricordo - abbiamo dato la nostra testimonianza
con  quella fotografia che ci è stata proposta qualche tempo fa. Ma io oggi
intendo  soprattutto  presentare  un  ordine  del  giorno,  che  è proposto
dall'Automobile  Club Italiano a tutte le Amministrazioni italiane, proprio
nella giornata di oggi, testo che non illustro nei dettagli per brevità, ma
che consegnerò, al termine del mio intervento, alla Presidenza. Mi limito a
dire  che il testo è quello che ACI ha proposto a tutte le Amministrazioni.
Io ho inteso soltanto attualizzarlo in qualche modo con un paragrafo che dà
atto   del   fatto   che  al  nostro  PGTU,  che  sta  per  essere  portato
all'approvazione  del  Consiglio,  è  allegato  il  Piano  della  sicurezza
stradale  urbana,  piano  direttore,  che fissa gli obiettivi in termini di
riduzione  del  numero  dei  morti e feriti per incidente stradale, facendo
proprio  -  finisco subito, Presidente - l'obiettivo finale di riduzione al
2010  del 50%, mutuato dal Piano europeo della sicurezza stradale. Ecco, si
tratta  -  io  credo  -  di obiettivi comuni a tutte le forze politiche, mi
auguro  che  su questo non ci sia divisione, tra l'altro il nostro percorso
in materia di sicurezza parte dal piano del 2003, che fissava al 2005 degli
obiettivi   in   termini   di   riduzione  di  morti  e  feriti,  che  sono
effettivamente  stati  raggiunti,  perché  nel  2005  i  feriti  sono anche
inferiori  a  quelli  che  erano in qualche modo previsti, i morti sono gli
stessi, 24, che erano previsti. Io capisco che si tratta di una contabilità
molto  triste, ma dà la misura dell'impegno che a noi è richiesto perché il
piano  sulla  sicurezza allegato al PGTU fissa per il 2010 obiettivi ancora
più severi, cioè una riduzione dei morti a 14 e dei feriti a meno di 1.700.
Detto  questo,  io  consegno  l'ordine del giorno e chiedo che l'ordine del
giorno  stesso  sia  ammesso direttamente ai lavori del Consiglio di oggi e
votato  dopo  le  delibere,  tenuto conto del significato che ha proprio la
data  odierna  che,  come  dicevo,  inaugura  la settimana per la sicurezza
stradale.                                                           Grazie.
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inviato il 04/05/2007 20:22:19

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