Grazie, Presidente. Circostanze occasionali mi portano a intervenire oggi
su due temi che riguardano entrambi la sicurezza: il primo la sicurezza sul
lavoro e il secondo la sicurezza stradale. Sono temi purtroppo sempre
attuali, ma ci sono in più, per quello che riguarda la sicurezza stradale,
ragioni specifiche che motivano l'intervento di oggi, come avrò modo di
dire. Le cronache dei giorni scorsi hanno parlato di sei incidenti mortali
sul lavoro in due giorni e hanno drammaticamente richiamato l'attenzione
generale su questa tragica piaga sociale e sul pesante tributo di vite
umane pagato. Il Presidente Napolitano si è reso autorevolmente interprete
dello sgomento e del dolore del Paese per queste morti bianche, termine
ambiguo e fuorviante, che sembra quasi classificare queste morti con
l'assegnazione tra gli eventi inevitabili, tragiche fatalità. Il Governo
per parte sua ha presentato alle Camere un disegno di legge delega che
integra la normativa già in vigore, definendo ulteriori strumenti in grado
di migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro, a partire
dall'informazione, formazione e dall'educazione nelle scuole. Si tratta
infatti di operare una svolta prima di tutto culturale, che deve
accompagnare questa energica controffensiva contro i tre lutti quotidiani
sul lavoro, che sommati diventano circa 1.300 ogni anno, di cui il 25%
avviene nell'edilizia. Nella provincia di Bologna gli infortuni nel 2006
sono stati quasi 28 mila, di cui 26 mortali. L'edilizia è il settore
paradigmatico per quanto riguarda le precarie condizioni di sicurezza sul
lavoro: nel 2006 ha fatto registrare ancora una volta i numeri assoluti più
alti. In Italia negli ultimi due anni i morti nell'edilizia sono stati
circa 300 all'anno; in Emilia Romagna nel 2006 sono morti 15 lavoratori
edili, di cui 7 stranieri, mentre a Bologna sono stati 4 i lavoratori edili
a perdere la vita: è di pochi giorni fa l'incidente mortale nella galleria
della Variante di Valico. A fronte di tutto questo dobbiamo registrare
positivamente un grosso impegno che c'è stato in Regione, e anche nella
nostra Provincia, che è interessata, come sappiamo, da grandi lavori di
carattere nazionale. C'è un tavolo sulla sicurezza tra le istituzioni e gli
Enti preposti. Tutto questo però non può indurci ad abbassare la guardia,
ma deve indurci viceversa a rafforzare il nostro impegno. Il Comune di
Bologna qualche settimana fa ha aderito attraverso la Polizia Municipale al
protocollo con INPS e INAIL per produrre controlli sinergici in materia di
controlli amministrativi, di previdenza e di sicurezza. In più 27
dipendenti comunali, prevalentemente agenti di Polizia Municipale, hanno
frequentato corsi di formazione, dando così la possibilità al nostro Comune
di aderire in questi giorni al protocollo tra Provincia, A.S.L., Direzione
Provinciale del Lavoro, INPS, INAIL, per un coordinamento nei controlli sui
cantieri. A questo punto naturalmente l'Amministrazione dovrà definire un
efficace modello organizzativo, tale da mettere questi operatori in grado
di effettuare questi controlli. In sostanza non possiamo stancarci di
combattere questa piaga sociale. E' un impegno morale e civile, credo, che
dobbiamo di fronte a questi morti e alle loro famiglie, alle quali va tutta
la nostra solidarietà.
Il secondo tema, quello della sicurezza stradale, prende spunto dal fatto
che oggi 23 aprile inizia la settimana mondiale della sicurezza stradale.
C'è una mostra fotografica, a questo riguardo all'Archiginnasio. Anche noi
come Consiglieri comunali - ricordo - abbiamo dato la nostra testimonianza
con quella fotografia che ci è stata proposta qualche tempo fa. Ma io oggi
intendo soprattutto presentare un ordine del giorno, che è proposto
dall'Automobile Club Italiano a tutte le Amministrazioni italiane, proprio
nella giornata di oggi, testo che non illustro nei dettagli per brevità, ma
che consegnerò, al termine del mio intervento, alla Presidenza. Mi limito a
dire che il testo è quello che ACI ha proposto a tutte le Amministrazioni.
Io ho inteso soltanto attualizzarlo in qualche modo con un paragrafo che dà
atto del fatto che al nostro PGTU, che sta per essere portato
all'approvazione del Consiglio, è allegato il Piano della sicurezza
stradale urbana, piano direttore, che fissa gli obiettivi in termini di
riduzione del numero dei morti e feriti per incidente stradale, facendo
proprio - finisco subito, Presidente - l'obiettivo finale di riduzione al
2010 del 50%, mutuato dal Piano europeo della sicurezza stradale. Ecco, si
tratta - io credo - di obiettivi comuni a tutte le forze politiche, mi
auguro che su questo non ci sia divisione, tra l'altro il nostro percorso
in materia di sicurezza parte dal piano del 2003, che fissava al 2005 degli
obiettivi in termini di riduzione di morti e feriti, che sono
effettivamente stati raggiunti, perché nel 2005 i feriti sono anche
inferiori a quelli che erano in qualche modo previsti, i morti sono gli
stessi, 24, che erano previsti. Io capisco che si tratta di una contabilità
molto triste, ma dà la misura dell'impegno che a noi è richiesto perché il
piano sulla sicurezza allegato al PGTU fissa per il 2010 obiettivi ancora
più severi, cioè una riduzione dei morti a 14 e dei feriti a meno di 1.700.
Detto questo, io consegno l'ordine del giorno e chiedo che l'ordine del
giorno stesso sia ammesso direttamente ai lavori del Consiglio di oggi e
votato dopo le delibere, tenuto conto del significato che ha proprio la
data odierna che, come dicevo, inaugura la settimana per la sicurezza
stradale. Grazie.
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inviato il 04/05/2007 20:22:19