Grazie Presidente. Io vorrei innanzitutto sottolineare il fatto che non ci
troviamo davanti ad una rivoluzione del regolamento edilizio e ancor meno
della normativa tecnica di attuazione del piano, perché in realtà la
portata di questo atto, come è stato illustrato dall'assessore Merola, è
diversa e tuttavia utile e opportuna. Diceva poco fa il consigliere
Bianchi: l'edilizia ha degli aspetti di carattere commerciale, e questo è
indubitabile. Ma l'edilizia, mi permetto di osservare, ha anche delle
conseguenze di carattere sociale, igienico e ambientale. Allora a me pare
che le motivazioni di questo provvedimento siano proprio queste. In
sostanza, come è stato detto, in questo anno abbondante di applicazione del
regolamento edilizio si sono riscontrati problemi nella applicazione di
alcune norme. Perché norme sono. Diceva il vicepresidente Foschini che non
si può contare soltanto sulle norme, bisogna fare conto anche sui
comportamenti corretti; questo è vero, ma le norme comunque sono
necessarie, il problema è che talvolta le norme, proprio perché sono
complesse, possono dare luogo anche a interpretazioni di comodo, e possono
generare alla fine delle contraddizioni proprio sul versante della qualità
della abitare, cioè sugli aspetti sociali, igienici ed ambientali. Ed è su
questo che la proposta che la Giunta ha presentato ha inteso operare. Non
mi pare quindi che ci troviamo davanti, come qualche Consigliere ha detto,
ad un provvedimento che, esprime un vincolismo esasperato. Ci troviamo
invece davanti a un tentativo puntuale e mirato di correggere alcune norme
che in questa esperienza recente fatta hanno dato luogo ad alcuni
inconvenienti. Era urgente tutto questo? Poteva essere rimandato al PSC, al
POC, al RUE? In alcuni casi l'amministrazione ha ritenuto che questo sia
opportuno, in altri casi ha ritenuto, e io condivido questa
interpretazione, che fosse urgente apportare queste modifiche. È chiaro che
si tratta di modifiche che andranno esse stesse sottoposte ad una verifica
dall'esperienza dell'attività dei prossimi mesi, tuttavia io credo proprio
che fosse opportuno apportare queste modifiche.
Io non sto a ripercorrere le modifiche, già sono state illustrate
dall'Assessore, e anche da alcuni interventi che mi hanno preceduto; vorrei
soltanto evidenziare il fatto che il percorso di ascolto che è stato
compiuto (un percorso di ascolto che mi sembra sia stato particolarmente
positivo, realizzato anche grazie allo stimolo delle minoranze) ha portato
a prendere in considerazione una serie di osservazioni che sono state
avanzate dai quartieri, dagli Ordini professionali, dalle rappresentanze
dei costruttori: alcune di queste osservazioni riferite soprattutto al tema
delle superfici accessorie, del recupero dei volumi esistenti, hanno messo
in evidenza come le norme proposte dall'amministrazione forse peccavano di
eccessiva rigidità e sono state in questo senso corrette, mentre le altre
osservazioni che andavano ad intaccare, quelle che erano le motivazioni
fondamentali dell'atto, sono state giustamente respinte. E io condivido
questa posizione. Quindi mi sembra che si sia trattato di una fase di
ascolto molto positiva che però deve arrivare ad una prima, almeno
provvisoria conclusione; dico provvisoria perché il percorso di
miglioramento di questo regolamento è destinato a proseguire, e certamente
a trovare, un suo momento importante attraverso gli atti di urbanistica che
ci attendono, il PSC, il POC e il RUE. Da questo punto di vista credo non
sia giustificata la sfiducia che è stata qui manifestata rispetto alla
partecipazione ed alla fase di ascolto realizzata. Credo che proprio
l'esperienza sia pure limitata, ma significativa, fatta riguardo a questo
documento di modifica del regolamento edilizio e della normativa di
attuazione che ci troviamo davanti, lo giustifichi.
L'ultima cosa che vorrei dire e che riscuote anch'essa il mio appezzamento
è la norma transitoria che è stata introdotta, che va incontro ad
un'esigenza di equità amministrativa e che io sarei un po' più ottimista,
spero che non dia luogo a quelle difficoltà interpretative di cui parlava
il consigliere Bianchi. A me pare, per quello che ho potuto leggerla, per
quello che posso giudicare, che sia tutto sommato molto chiara, anche
rispetto ad un quesito che stamattina ho posto in Commissione relativo alle
denunce di inizio attività relative per le varianti minori che possono
essere presentate in corso d'opera, quindi anche oltre la data odierna,
fino addirittura alla scadenza dei tre anni di validità del permesso di
esecuzione dei lavori, quindi io mi auguro che non ci sia questo
contenzioso che è stato paventato. Mi pare comunque che questa norma
transitoria introdotta vada incontro, come dicevo, a delle esigenze
assolutamente legittime. Quindi io inviterei tutti noi a guardare con
fiducia, ma a tenere ovviamente sotto controllo e sotto monitoraggio anche
queste norme modificate, che ripeto e concludo, hanno la mia approvazione
personale, proprio perché esistono anche gli strumenti che già sono stati
attuati fin dalla passata amministrazione, che hanno mostrato di funzionare
in questi mesi, in questa commissione di concertazione che è stata anche
integrata rispetto a professionalità che prima non ne facevano parte e che
mi pare ci possano garantire di un proficuo e positivo percorso di qui in
avanti. Grazie.
inviato il 21/03/2005 18:35:48