Paolo Natali
Paolo Natali

 

Sulle modifiche al regolamento edilizio: intervento del 21/03/2005

Grazie  Presidente. Io vorrei innanzitutto sottolineare il fatto che non ci


troviamo  davanti  ad una rivoluzione del regolamento edilizio e ancor meno


della  normativa  tecnica  di  attuazione  del  piano,  perché in realtà la


portata  di  questo  atto, come è stato illustrato dall'assessore Merola, è


diversa  e  tuttavia  utile  e  opportuna.  Diceva  poco  fa il consigliere


Bianchi:  l'edilizia  ha degli aspetti di carattere commerciale, e questo è


indubitabile.  Ma  l'edilizia,  mi  permetto  di  osservare, ha anche delle


conseguenze  di  carattere sociale, igienico e ambientale. Allora a me pare


che  le  motivazioni  di  questo  provvedimento  siano  proprio  queste. In


sostanza, come è stato detto, in questo anno abbondante di applicazione del


regolamento  edilizio  si  sono  riscontrati problemi nella applicazione di


alcune  norme. Perché norme sono. Diceva il vicepresidente Foschini che non


si  può  contare  soltanto  sulle  norme,  bisogna  fare  conto  anche  sui


comportamenti   corretti;   questo  è  vero,  ma  le  norme  comunque  sono


necessarie,  il  problema  è  che  talvolta  le  norme, proprio perché sono


complesse,  possono dare luogo anche a interpretazioni di comodo, e possono


generare  alla fine delle contraddizioni proprio sul versante della qualità


della  abitare, cioè sugli aspetti sociali, igienici ed ambientali. Ed è su


questo  che  la proposta che la Giunta ha presentato ha inteso operare. Non


mi  pare quindi che ci troviamo davanti, come qualche Consigliere ha detto,


ad  un  provvedimento  che,  esprime  un vincolismo esasperato. Ci troviamo


invece  davanti a un tentativo puntuale e mirato di correggere alcune norme


che  in  questa  esperienza  recente  fatta  hanno  dato  luogo  ad  alcuni


inconvenienti. Era urgente tutto questo? Poteva essere rimandato al PSC, al


POC,  al  RUE?  In alcuni casi l'amministrazione ha ritenuto che questo sia


opportuno,   in   altri   casi   ha   ritenuto,   e   io  condivido  questa


interpretazione, che fosse urgente apportare queste modifiche. È chiaro che


si  tratta di modifiche che andranno esse stesse sottoposte ad una verifica


dall'esperienza  dell'attività dei prossimi mesi, tuttavia io credo proprio


che       fosse       opportuno       apportare      queste      modifiche.


Io  non  sto  a  ripercorrere  le  modifiche,  già  sono  state  illustrate


dall'Assessore, e anche da alcuni interventi che mi hanno preceduto; vorrei


soltanto  evidenziare  il  fatto  che  il  percorso  di ascolto che è stato


compiuto  (un  percorso  di ascolto che mi sembra sia stato particolarmente


positivo,  realizzato anche grazie allo stimolo delle minoranze) ha portato


a  prendere  in  considerazione  una  serie  di osservazioni che sono state


avanzate  dai  quartieri,  dagli Ordini professionali, dalle rappresentanze


dei costruttori: alcune di queste osservazioni riferite soprattutto al tema


delle  superfici accessorie, del recupero dei volumi esistenti, hanno messo


in  evidenza come le norme proposte dall'amministrazione forse peccavano di


eccessiva  rigidità  e sono state in questo senso corrette, mentre le altre


osservazioni  che  andavano  ad  intaccare, quelle che erano le motivazioni


fondamentali  dell'atto,  sono  state  giustamente respinte. E io condivido


questa  posizione.  Quindi  mi  sembra  che  si sia trattato di una fase di


ascolto  molto  positiva  che  però  deve  arrivare  ad  una  prima, almeno


provvisoria   conclusione;   dico   provvisoria   perché   il  percorso  di


miglioramento  di questo regolamento è destinato a proseguire, e certamente


a trovare, un suo momento importante attraverso gli atti di urbanistica che


ci  attendono,  il PSC, il POC e il RUE. Da questo punto di vista credo non


sia  giustificata  la  sfiducia  che  è stata qui manifestata rispetto alla


partecipazione  ed  alla  fase  di  ascolto  realizzata.  Credo che proprio


l'esperienza  sia  pure limitata, ma significativa, fatta riguardo a questo


documento  di  modifica  del  regolamento  edilizio  e  della  normativa di


attuazione     che     ci     troviamo     davanti,     lo     giustifichi.


L'ultima  cosa che vorrei dire e che riscuote anch'essa il mio appezzamento


è  la  norma  transitoria  che  è  stata  introdotta,  che  va  incontro ad


un'esigenza  di  equità amministrativa e che io sarei un po' più ottimista,


spero  che  non dia luogo a quelle difficoltà interpretative di cui parlava


il  consigliere  Bianchi. A me pare, per quello che ho potuto leggerla, per


quello  che  posso  giudicare,  che  sia  tutto sommato molto chiara, anche


rispetto ad un quesito che stamattina ho posto in Commissione relativo alle


denunce  di  inizio  attività  relative  per le varianti minori che possono


essere  presentate  in  corso  d'opera, quindi anche oltre la data odierna,


fino  addirittura   alla  scadenza dei tre anni di validità del permesso di


esecuzione  dei  lavori,  quindi  io  mi  auguro  che  non  ci  sia  questo


contenzioso  che  è  stato  paventato.  Mi  pare  comunque che questa norma


transitoria  introdotta  vada  incontro,  come  dicevo,  a  delle  esigenze


assolutamente  legittime.  Quindi  io  inviterei  tutti  noi a guardare con


fiducia,  ma a tenere ovviamente sotto controllo e sotto monitoraggio anche


queste  norme  modificate, che ripeto e concludo, hanno la mia approvazione


personale,  proprio  perché esistono anche gli strumenti che già sono stati


attuati fin dalla passata amministrazione, che hanno mostrato di funzionare


in  questi  mesi,  in questa commissione di concertazione che è stata anche


integrata  rispetto a professionalità che prima non ne facevano parte e che


mi  pare  ci possano garantire di un proficuo e positivo percorso di qui in


avanti. Grazie.

inviato il 21/03/2005 18:35:48

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