Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 19 - 3 - 2007 SICUREZZA E QUARTIERI

(ILLUSTRAZIONE)
Grazie,  Presidente.  Prima  di  illustrare  l'ordine  del  giorno alla cui
stesura  hanno  collaborato attivamente i colleghi Lonardo e Milena Naldi e
che  ha  trovato  poi  adesione  durante la presentazione in Commissione da
parte  di  altri  colleghi  di  maggioranza  e  anche di alcuni colleghi di
minoranza,  vorrei fare una premessa e la premessa è - e mi riallaccio alle
ultime  parole  dell'assessore  Mancuso  -  che con questo atto ci troviamo
davanti   ad   un   tassello   importante   del  processo  di  riforma  del
decentramento,  di  attribuzione cioè di nuovi compiti ai quartieri. Vorrei
ricordare   un  altro  tassello  di  particolare  significato  che  abbiamo
esaminato  e votato come Consiglio, il ruolo cioè dei quartieri rispetto al
sistema  integrato  sui  servizi socio-sanitari ed educativi, attraverso la
partecipazione   al  comitato  di  distretto,  il  lavoro  di  ascolto,  di
programmazione  e  di  verifica di qualità dei servizi. Non sto a ricordare
altri  punti  di  questa  riforma che andranno tutti collocati in un quadro
organico del quale attendiamo la presentazione, come anticipava l'assessore
Mancuso,  un  quadro  cioè  che  ci  aiuti a definire la nuova identità del
quartiere,  le  nuove  funzioni  e  anche,  ma  lo  metterei davvero un po'
all'ultimo  posto,  le  eventuali modifiche territoriali. A questo riguardo
vorrei  citare  il  fatto  che il prossimo esame da parte del Consiglio del
PSC,  io credo che potrà fornire anche utili indicazioni da questo punto di
vista  dal  momento  che  contiene  materiali di particolare interesse. Per
quanto riguarda l'ordine del giorno che accompagna questa delibera, intanto
vorrei  precisare  alcuni  aspetti  che  a mio giudizio sono stati in parte
anche  equivocati  attraverso quello che la stampa aveva detto, parlando di
uno  stop  da  parte  di  Consiglieri che avevano fatto alcune osservazioni
nella  prima  Commissione  come  se essi volessero bloccare questa riforma;
nulla  di tutto ciò. Il testo dell'ordine del giorno dà conto del fatto che
esso  nasce  da  una  volontà di indirizzo da parte del Consiglio comunale,
finalità  e  funzione che il Consiglio comunale ha e lo spirito dell'ordine
del  giorno  non  è  quello  di  bloccare  questa riforma ma anzi quello di
garantirne un'efficace attuazione interpretando, ci pare, quelli che sono i
pareri   che  i  quartieri  hanno  espresso  su  questo  atto,  pareri  che
personalmente,  ho  esaminato con grande attenzione e che mi pare che al di
là  dei  diversi  accenti  che  corrispondono alle sensibilità politiche di
questi  organismi, alla fine si condensavano tutti nell'esprimere un parere
favorevole  a  questa  delibera  con  la  volontà  che  all'attribuzione di
funzioni  si  accompagnino  i  necessari strumenti di cui i quartieri hanno
bisogno  affinché  la  funzione  di  ascolto in materia di sicurezza che ai
quartieri  viene  attribuita  si  possa  poi  tradurre  anche in strumenti,
attività  ed  iniziative  di  gestione  e  di  risposta  alle  esigenze dei
cittadini.  Ecco,  in  questo senso io credo che proprio questa discussione
serve  anche  a  migliorare  il rapporto tra Consiglio comunale e organismi
decentrati che credo sia un valore da tenere sempre presente; d'altra parte
la   delibera   rinvia  a  successivi  atti  di  Giunta,  cioè  adempimenti
amministrativi  che  sono  proprio  quelli  che debbono servire a mettere a
disposizione  dei  quartieri  gli  strumenti  necessari all'esercizio delle
funzioni  che  a  loro  vengono  attribuite.  Questo  per chiarire il senso
dell'ordine  del  giorno che d'altra parte è molto esplicito, nel senso che
in  premessa  condivide  gli obiettivi di miglioramento delle condizioni di
sicurezza  e  di  qualità della vita della città che la delibera persegue e
apprezza  l'impianto del dispositivo stesso. Dopodiché vengono sottolineati
una  serie  di  aspetti  che io qui richiamo brevemente, dal momento che il
testo  della  delibera  è  tra  le  vostre mani. Innanzitutto il tema degli
Sportelli,  che  l'ordine del giorno (non lo dice esplicitamente) ma chiama
in  un  modo  diverso  da  come  li  chiama la delibera, cioè non li chiama
"sportelli  per la sicurezza" ma li chiama "sportelli per la sicurezza e la
qualità urbana". Ora questo a nostro giudizio non è un fatto di poco conto,
d'altra  parte  il  testo stesso, il titolo della delibera parla appunto di
attribuzione di funzioni in materia di sicurezza e qualità urbana e anche i
comitati  territoriali  di  cui  la  delibera  parla  si  chiamano comitati
territoriali   per  la  sicurezza  e  la  qualità  urbana.  D'altro  canto,
l'attività  di  questi  sportelli  per  come  è  stata  esaminata da noi in
occasione  di una seduta di Commissione, evidenziò in modo molto chiaro che
le  segnalazioni,  le  domande, i problemi che i cittadini pongono a questi
sportelli  non  possono  essere  identificati  sotto la voce "sicurezza" ma
toccano  tutta  una  serie  di aspetti che attengono forse ancora di più al
tema  della qualità, del degrado urbano, dell'igiene ambientale e così via,
quindi   ci  sembra  che  questa  denominazione,  se  vogliamo  forse  poco
sintetica,  d'altra parte anche la delibera ha questa denominazione e anche
i  comitati  ce l'hanno, possa servire a precisare meglio la loro funzione,
funzione  rispetto  alla quale l'ordine del giorno richiama un'esigenza che
già  anche  l'assessore Mancuso stesso sottolineava nella presentazione che
ha  fatto  della  delibera,  cioè l'esigenza che questi sportelli divengano
sempre  di più uno strumento che ha una stabilità, vengano cioè consolidati
rispetto  a  quello  che  oggi  avviene  anche per chi li presidia, giovani
meritevoli e certamente volenterosi ma che proprio per il rapporto precario
che  hanno  con  l'Amministrazione  rischiano poi di avvicendarsi in questa
funzione che è viceversa una funzione importante. Quindi, riuscire a tenere
insieme   da   un  lato  questa  esigenza  di  professionalizzazione  e  di
stabilizzazione  con  la  necessità  d'integrazione  che  questi  sportelli
debbono  avere  con  gli  altri sportelli di ascolto di cui già i quartieri
dispongono  e  sempre  di  più disporranno, quindi con un'esigenza anche di
ottimizzazione organizzativa, altrimenti si rischia forse di non far capire
ai  cittadini  dove  esattamente debbono indirizzarsi per le loro domande e
per  le  loro  istanze. Un secondo punto che l'ordine del giorno tocca è la
necessità che si concluda al più presto il processo di riorganizzazione del
Corpo  di Polizia municipale in quanto è all'interno di questo processo che
può  avere  effettivo  decollo  la figura da lungo tempo invocata, direi in
maniera unanime, della figura del Vigile di prossimità, che è evidentemente
strategica  rispetto  anche  all'esercizio  di queste funzioni da parte dei
quartieri  proprio per il legame che questa figura deve avere sempre di più
con il territorio. Un altro aspetto che l'ordine del giorno sottolinea è la
necessità che si chiarisca in modo preciso quale sarà e quale dev'essere il
rapporto  tra  organi  politici e amministrativi del quartiere e le diverse
componenti  del  Corpo  di  Polizia  municipale,  in  particolare il nucleo
territoriale  dei  Vigili,  nel  senso che è necessario che questo rapporto
venga  chiarito. Ora, è ovvio che il Corpo di Polizia municipale è regolato
da relazioni di tipo gerarchico al suo interno che non possono essere messe
in  discussione,  ma  è  altrettanto  vero  che proprio per la funzione che
questo  Corpo  ha  ed  è  destinato  ad  avere  rispetto a questa delega, i
quartieri,  in  particolare  i Presidenti, devono aver chiaro in che misura
hanno la possibilità di indirizzare e di condizionare in qualche modo anche
l'attività  del  Corpo. Ecco, c'è un capoverso dell'ordine del giorno che è
stato  in  particolare suggerito dalla collega Naldi, dove si sottolinea la
necessità che, visto appunto il nome che la delibera ha e che anche secondo
noi gli sportelli sicurezza e qualità urbana devono avere, venga assicurato
e garantito il rapporto tra l'attività dei quartieri in questa materia e le
attività che sta svolgendo la Commissione per la qualità urbana e lo spazio
pubblico  con  la  quale abbiamo anche in programma di svolgere un'apposita
udienza  conoscitiva. Infine, l'ultimo punto che l'ordine del giorno tocca,
sempre  in  termini  di  sottolineatura e di precisazione di aspetti che la
Giunta  è  invitata ed è impegnata ad osservare nei suoi atti successivi, è
quella  che  riguarda  il  progetto  assistenti civici. L'assessore Mancuso
nella  presentazione  che  ha  fatto  della  delibera  ha  espresso  alcune
considerazioni  che io trovo del tutto omogenee con quello che l'ordine del
giorno  dice,  nel  momento  in cui apprezzando, lo fa l'ordine del giorno,
questo   progetto,   richiede   innanzitutto   che  venga  fatta  da  parte
dell'Amministrazione una verifica di quella che è stata l'esperienza che le
diverse  associazioni  impegnate  in questo progetto hanno compiuto. Quindi
una   valutazione   critica   circa   l'efficacia  della  loro  attività  e
un'intensificazione  del  loro  impegno  che  deve portare sempre di più ad
incrociare la domanda da parte dei cittadini e dei quartieri, di attività e
di  servizio  da  parte  di  queste  associazioni,  con  la risposta che le
associazioni  stesse  possono  dare,  andando  anche  oltre, forse, i campi
tradizionali di impegno di queste associazioni che riguardano come sappiamo
la presenza davanti alle scuole e la presenza nelle aree verdi e nei parchi
e  toccando  probabilmente  anche  alcune  aree  di  tipo  diverso  dove si
verificano  situazioni  di  degrado,  di  disordine.  Ne  approfitto per un
esempio:  io  domenica  scorsa ero a Padova e in una condizione che non era
certo  di  minaccia  all'ordine  pubblico,  ma  era  comunque  di una certa
vivacità  che  si  verificava in centro storico a Padova, c'era una persona
che  era  un  assistente  civico,  che  rispetto ad alcuni atteggiamenti di
disturbo  che alcuni gruppi di cittadini giovani portavano, si è limitato a
fischiare  con  un fischietto. Devo dire che è bastato questo per riportare
l'ordine. Voglio dire, con questo che ci può essere una funzione, che non è
evidentemente  quella  dell'ordine  pubblico  in  senso  stretto, che anche
queste associazioni possono in certe condizioni garantire. Quindi, concludo
davvero,  ci  sembra  che  questo  ordine  del giorno possa svolgere quella
funzione  che gli ordini del giorno di indirizzo da parte del Consiglio, di
fronte  soprattutto  agli atti più importanti della Giunta, debbono avere e
mi  auguro,  credo  come gli altri proponenti, che questo ordine del giorno
trovi     l'accoglienza    e    l'applicazione    necessaria    da    parte
dell'Amministrazione. Grazie.

inviato il 22/03/2007 15:08:57

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