Grazie, Presidente. Vorrei articolare il mio intervento in tre parti: la prima riguarderà un giudizio sul bilancio che siamo chiamati a votare, la seconda alcuni auspici che vorrei fare rispetto al futuro bilancio che ci troveremo a discutere alla fine di quest'anno e la terza, alcune raccomandazioni rispetto all'anno in corso, e quindi alla gestione di questo bilancio che ci apprestiamo a votare. Per quello che riguarda il giudizio sul bilancio che ci viene presentato, io credo che esso non possa prescindere dal ricordare a noi stessi che questo bilancio viene presentato in un contesto caratterizzato dall'impegno del Governo nazionale di centrosinistra per lo sviluppo economico e per il miglioramento dei conti pubblici ereditati dal precedente Governo. Questo non è un richiamo ozioso, ma oggettivo perché, se non ricordassimo questo, credo che mancheremmo ad un dovere di verità e quindi ne sarebbero condizionati tutti i giudizi successivi. L'impegno che il Governo nazionale ha proposto al Paese è un impegno che è stato proposto sia ai singoli cittadini, che sono chiamati a concorrere, nella misura delle loro possibilità, a questi obiettivi, ma anche alle stesse istituzioni locali: quindi c'è un tema di collaborazione per il raggiungimento di questi obiettivi finali e mi colpiva il fatto che l'assessore Bottoni, quando ha presentato il bilancio, ha usato sostanzialmente le parole "equità" e "sviluppo", che sono un po' le parole d'ordine anche che hanno accompagnato tutta la discussione e l'approvazione della finanziaria. Questi sono i parametri che hanno guidato il Governo nazionale e che hanno guidato, io credo, anche l'Amministrazione comunale nel predisporre il bilancio, all'interno del contesto dato, obiettivi di equità e di sviluppo, di sviluppo sia economico (e questo credo sia più un obiettivo a livello nazionale) e di sviluppo sociale, e questo è più alla portata, (pensando alle competenze che l'Amministrazione comunale ha) del bilancio comunale. Quindi il tentativo è stato quello di una tutela delle fasce deboli, perseguita sia a livello nazionale attraverso i diversi scaglioni IRPEF, ma anche attraverso altri provvedimenti come ad esempio quello degli assegni familiari, sia a livello locale con le modalità e i fondamentali di questo bilancio, al quale io do un giudizio positivo, ripeto, tenendo conto dei condizionamenti che avevamo davanti, condizionamenti che sono cambiati, mitigati nel passaggio della finanziaria dalla Camera al Senato, ma che sono rimasti. A questo punto quindi io vorrei brevemente richiamare, commentandoli, i provvedimenti fondamentali che hanno consentito al Comune di rispettare il patto di stabilità fondato per quest'anno sul criterio dei saldi, a cominciare, come già fatto nella seduta del Consiglio che ha esaminato la delibera sull'incremento dell'IRPEF, dall'addizionale IRPEF: su questo io vorrei ribadire il fatto che in presenza di uno strumento rigido e contraddittorio rispetto all'articolo 53 della Costituzione in quanto non applicabile con criteri di progressività, la scelta che è stata operata dall'Amministrazione, anche a seguito del confronto con i Sindacati, cioè dell'innalzamento dell'area di no tax fino ai 12.000 euro, ha permesso di non gravare su fasce deboli e su un numero considerevole di contribuenti bolognesi. L'aumento del 3% della Tarsu, pensando alla sua destinazione positiva ad un miglioramento del servizio, in particolare ad un maggiore sviluppo della raccolta differenziata. L'impegno al blocco delle tariffe. Certo c'è anche la reintroduzione della tassa sui passi carrai, ma vorrei ricordare che questo provvedimento era già compreso, in epoca non sospetta, nel momento in cui il Consiglio ha adottato il PGTU: è chiaro che siamo all'interno di una fase di discussione del PGTU stesso ma in ogni caso quel provvedimento, al di là degli effetti di recupero di risorse, ha delle motivazioni che sono legate fondamentalmente al recupero di spazi di sosta in città, spazi che con il regime attuale non vengono utilizzati. L'introduzione di un ampliamento delle famiglie esonerate dall'ICI e soprattutto un incremento della spesa finalizzato in particolare al welfare locale, agli asili nido, al canone per l'affitto, e questo è un miglioramento introdotto con l'ultimo provvedimento di aggiustamento della manovra. Quindi, ripeto, il giudizio, tenendo conto soprattutto di questi condizionamenti che ci sono stati, ai quali io credo dev'essere data una risposta positiva e collaborativa, è un giudizio positivo. A questo giudizio vorrei accompagnare - e passo alla seconda parte del mio intervento - qualche sintetico auspicio rispetto al futuro. Può sembrare forse non attuale ma io credo che sia bene utilizzare questa sessione di bilancio per dare anche qualche giudizio critico sulle modalità che hanno accompagnato questa discussione e quindi porre qualche raccomandazione rispetto alla futura sessione di bilancio. Intanto un auspicio, un auspicio anche ottimistico, suffragato dalle notizie di questi giorni rispetto ad un tendenziale miglioramento dei conti pubblici, che non deve certo indurci ad abbassare la guardia ma deve incoraggiarci ad un atteggiamento fiducioso rispetto al futuro anche più immediato, nel senso cioè di prepararci ad un mantenimento di vincoli, ma ad una revisione comunque del patto di stabilità che vada nella direzione di un effettivo federalismo fiscale in un quadro che dia maggiori certezze agli Enti locali rispetto alle loro risorse, che quindi possa consentirci fin dal prossimo anno non soltanto un mantenimento dei servizi,ma anche un loro potenziamento. Non dimentichiamoci infatti che rispetto ad alcuni capitoli importanti del bilancio comunale siamo ancora a livello del mantenimento della spesa. Penso ad esempio a tutto il tema della manutenzione e ai diversi settori che essa riguarda. Il problema è che noi abbiamo da un lato un'espansione ad esempio del patrimonio delle aree verdi, abbiamo comunque in generale un'espansione dei servizi; il mantenimento semplice della spesa di manutenzione ci porta inevitabilmente ad un peggioramento, quindi la manutenzione ha bisogno di risorse aggiuntive. Il sistema del trasporto pubblico locale pure non può essere mantenuto in condizioni di stabilità ma ha bisogno di potenziamenti, quindi io mi auguro che la manovra dell'anno prossimo possa consentire questi miglioramenti. Ma un altro accenno lo vorrei fare alle modalità di discussione e di approvazione del bilancio, riprendendo e sottolineando quello che il Sindaco ha detto in Commissione Bilancio mercoledì scorso, quando lui stesso riconosceva la necessità - e qui riprendo anche le osservazioni che faceva dal suo punto di vista il Presidente del Quartiere Porto Palmieri - che tutto il procedimento di discussione del bilancio, fin dal sue primissime fasi, conosca dei miglioramenti, miglioramenti che portino a collocare il ruolo politico-istituzionale e sociale delle diverse componenti della nostra città al loro posto giusto. Io non mi dilungo, qualche idea personale ce l'ho ma preferisco che venga poi confrontata con le altre componenti responsabili dell'Amministrazione, visto che il tempo l'abbiamo, ma occorre che questo tempo venga davvero utilizzato. Da questo punto di vista - può essere marginale ma lo colloco all'interno di questo miglioramento del percorso di informazione e discussione del bilancio - ci sta anche, il tema dei diversi bilanci di Assessorato, rispetto al quale, ribadisco quello che altri colleghi hanno chiesto ma che lo stesso Sindaco ammetteva come necessario, il fatto cioè che ci sia una maggiore omogeneità nella informazione e nella presentazione dei bilanci di Assessorato e il fatto che in questo senso ci sia un lavoro di sintesi anche delle priorità che metta in capo al Sindaco stesso questa responsabilità in modo da offrire una lettura più coerente e globale delle proposte che vengono fatte. Questi quindi sono alcuni auspici che, come dico, mi pare trovino riscontro anche in impegni che in qualche modo il Sindaco e anche l'assessore Bottoni hanno preso. Passo quindi alla terza fase del mio intervento, che riguarda alcune raccomandazioni rispetto alla gestione del bilancio 2007 che stiamo discutendo e ci apprestiamo ad approvare. Si tratta di raccomandazioni che non implicano in generale richieste di maggiore spesa, perché credo che questo vada fatto con grande senso di responsabilità, nel senso che in corso d'anno noi attendiamo anche maggiori entrate, abbiamo davanti la scadenza fisiologica della destinazione dell'avanzo di Amministrazione, ma credo che non possiamo poi moltiplicare le richieste di maggiori spese in corso d'anno e, se lo facciamo, forse c'è il rischio che ci accontentiamo della richiesta, senza poi andare a verificare se questo avviene, perché comunque il quadro delle risorse è un quadro che ha dei limiti. Allora il primo punto di raccomandazione che io vorrei fare riguarda la promozione di politiche efficaci a favore delle famiglie in generale e in particolare delle famiglie numerose. Questa raccomandazione la faccio in un momento nel quale c'è molta attenzione attorno al tema della famiglia, legata anche al tema che è all'ordine del giorno a livello nazionale del riconoscimento di una serie di diritti alle unioni di fatto, alle convivenze, ma io credo che nel momento in cui - ed io personalmente sono favorevole a questo riconoscimento a livello nazionale, poi è chiaro che avremo tempo per discutere più in dettaglio anche di questo aspetto, visto che i tempi di approvazione del provvedimento non saranno certo brevi -, si discute di questo, si debba anche sottolineare con molta forza la necessità che comunque la famiglia abbia dei riconoscimenti particolari, in particolare le famiglie numerose. Questo non per ragioni di carattere ideologico, ma perché io credo davvero che se ci soffermiamo un attimo a pensare a che cosa rappresenta la famiglia non possiamo negare che in questo istituto, che ha un riconoscimento importante a livello costituzionale, si condensano molteplici obiettivi di bene comune. Alludo che tutto quel patrimonio di solidarietà, di sostegno reciproco che all'interno della famiglia si gioca, di sostegno in particolare dei soggetti deboli, quindi dei bambini, degli anziani, delle persone ammalate, di cui la famiglia si fa normalmente carico, e che deve trovare necessariamente un riscontro nelle politiche familiari sia a livello nazionale sia, per quanto possibile, anche a livello locale. Questo ad esempio per gli aspetti tariffari, per gli aspetti di prestazioni di servizi e così via. Io vorrei anche richiamare un'esigenza, e questo forse è l'unico punto che vorrei richiamare in termini di necessità di reperimento di nuove risorse in corso d'anno (d'altra parte il Sindaco l'ha già fatto autorevolmente) dal momento che il bilancio che ci apprestiamo ad approvare non contiene questa previsione, il tema cioè dell'Estate Ragazzi che richiede, io credo, un sostegno quanto meno pari a quello che ha avuto negli anni passati ed una stabilizzazione attraverso convenzione, e anche tutto il tema della scuola paritaria, che si trova a svolgere nella nostra città un ruolo importante, non alternativo o concorrenziale ma integrativo e complementare rispetto alla scuola pubblica, cui credo debba andare il massimo sostegno, proprio nei termini di sussidiarietà, di cui la città ha bisogno. Alcuni richiami li vorrei fare rispetto al tema delle tariffe idriche: c'è stato un ordine del giorno che il Consiglio Comunale ha votato, ma credo che anche nel momento in cui discutiamo del bilancio questo richiamo vada ripreso. Aggiungerei a questo anche il tema dei rifiuti solidi urbani, per il quale noi abbiamo ancora davanti la tassa rifiuti ma l'auspicio è che il nostro Comune, come altri Comuni hanno già fatto, vada al più presto verso una tariffa, perché soltanto la tariffa riesce a dare conto davvero - e quindi ci richiamiamo ancora ad aspetti di equità, ma anche di risparmio - di quello che è poi il carico l'effettivo dell'utenza, per quello che riguarda la tariffa idrica di uso dell'acqua, per quello che riguarda i rifiuti, della quantità di rifiuti smaltiti. Con il sistema che abbiamo adesso, sia per quello che riguarda le tariffe idriche che per quello che riguarda i rifiuti, con la tassa, non riusciamo a dare dei riconoscimenti effettivi, sia in termini di equità ma anche in termini di incentivazione delle politiche di risparmio. Mi avvio a concludere perché poi le altre raccomandazioni che farei rispetto alla gestione del bilancio, che ho già avuto modo di fare quando c'è stata la discussione sul bilancio sociale ma che vorrei riprendere in questa sede, riguardano tutto il tema della rendicontazione. Io credo che si concentrano sulla sessione di bilancio una molteplicità di documenti da esaminare, penso ad esempio alla relazione provvisionale e programmatica, che è un documento di particolare importanza e che noi purtroppo siamo abituati a scorrere con troppa superficialità, che rappresenta viceversa lo strumento attraverso il quale l'Amministrazione indica le previsioni future in termini di politiche settoriali e generali, con riferimento specifico al programma di mandato. Quindi credo che questo sia importante. Così come dovrebbe essere molto importante l'esame della rendicontazione a consuntivo: il bilancio sociale con le integrazioni che già l'ultima edizione che abbiamo visto conteneva per quello che riguarda gli aspetti ambientali, ma anche gli aspetti stessi economici, si avvia a diventare, io credo, lo strumento principe di rendicontazione rispetto alla sostenibilità, incorporando poi anche gli aspetti economici. Quindi la raccomandazione forse è superflua perché l'Amministrazione si è mossa in questo senso, ma credo che si debba fare ogni sforzo per rendere questi due documenti il più possibile dialoganti tra loro, i più snelli possibile e più legati possibilmente ad aspetti quantitativi, e quindi credo che debba essere fatto un uso privilegiato degli indicatori, mettendo questi due documenti in relazione stretta al programma di mandato, perché in questo modo è possibile annualmente fare quello che anche lo Statuto richiede, cioè avere una opportunità di verifica del bilancio di mandato stesso. Aggiungo, un altro aspetto ritornando da questo punto di vista alle tematiche ambientali: vorrei comunicare ai colleghi Consiglieri che la Giunta non molto tempo fa ha assunto un atto di indirizzo che vede l'adesione del Comune di Bologna alla Carta di Aalborg e agli impegni di Aalborg, che sono impegni per la sostenibilità; mi auguro che questo atto di indirizzo, abbia delle conseguenze precise, conseguenze che sono ancora una volta legate da un lato ad un incrocio tra gli impegni di Aalborg, che sono impegni internazionali e che ci mettono in rete con le più avanzate città a livello europeo, e a quelle che sono le politiche che questa Amministrazione sta portando avanti. Raccomanderei anche da questo punto di vista, cosa che ho già fatto purtroppo senza successo in passato, al riavvio del progetto di Agenda 21 come strumento di partecipazione. Ho già avuto modo di dire, lo ripeto qui, che la partecipazione non è carente in questa città, forse il limite può essere che ogni Assessorato tende a fare le sue esperienze, anche molto positive devo dire, ma probabilmente occorrerebbe che queste diverse esperienze venissero tenute insieme all'interno di un contenitore ed io credo che il contenitore di Agenda 21 da questo di vista abbia particolari prerogative positive. L'ultima cosa che vorrei dire, ed è anche questo un auspicio ma potrebbe anche essere un impegno, a mio giudizio: si sta lavorando proprio in questi minuti, in queste ore agli ordini del giorno di accompagnamento del bilancio; credo che questi siano atti molto importanti, ai quali stiamo lavorando assiduamente. Io credo che sugli ordini del giorno che troveranno un'approvazione da parte del Consiglio debba essere poi prevista una sessione o delle occasioni, qui si tratterà di vedere se a livello delle Commissioni o del Consiglio stesso, magari dopo l'estate, per fare un momento di verifica sugli esiti di quegli ordini del giorno, nel senso che a me sembra che noi spesso mettiamo molto impegno nella redazione degli ordini del giorno e nella loro discussione, e quindi nel momento di indirizzo politico, poi talvolta per nostra stessa disattenzione manchiamo per quello che riguarda il controllo sui risultati che questi ordini del giorno hanno prodotto. Penso che per quest'anno questo rischio non dovremmo più correrlo proprio perché il nostro lavoro politico abbia degli sbocchi effettivi e trovi un riscontro negli atti di questa Amministrazione. Grazie.
inviato il 26/02/2007 13:54:49