Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 20 - 12 - 06 REGOLAMENTO E.R.P. (DICHIARAZIONE DI VOTO)

(DICHIARAZIONI DI VOTO emendam n. 1 Natali )

Grazie, Presidente. Intanto prendo atto con soddisfazione del fatto che l'Assessore ha recepito il primo e il terzo degli emendamenti che noi abbiamo presentato. Esprimo naturalmente un voto favorevole rispetto all'emendamento presentato dal collega Lo Giudice che di fatto accoglie la seconda parte del nostro secondo emendamento, quello relativo alla necessità di riconoscere un punteggio in misura direttamente proporzionale al loro numero, dei figli conviventi nel nucleo. A questo punto devo aggiungere alcune considerazioni sul secondo emendamento da noi presentato e non accolto dall'Assessore riconfermando innanzitutto la validità dei contenuti di questo emendamento e l'opportunità della sua presentazione. Noi sottolineiamo ancora con decisione, visto che questa è stata messa in dubbio nel dibattito, l'ispirazione laica, non ideologica e non confessionale della nostra proposta, che non nega la legittimità del riconoscimento di alcuni diritti alle convivenze stabili, così come già fa la legislazione regionale e come potrà fare la legislazione nazionale, ma che ritiene di dover dare concreta applicazione su questa materia agli articoli 29 e soprattutto 31 della nostra Costituzione. Non riteniamo insomma che si possano sempre e comunque equiparare sul piano dei diritti, convivenze e matrimoni, perché in questo secondo caso c'è un di più di accettazione in sede pubblica, di responsabilità e di doveri sanciti nel diritto di famiglia. Ci riferiamo, lo sottolineiamo ancora una volta, al matrimonio nei sui effetti civili e lo facciamo in una città nella quale la percentuale dei matrimoni civili ha oramai superato il 61% del totale. Con il nostro emendamento noi non abbiamo inteso stravolgere un'impostazione che, come ricordava qualcuno, vige dal 1992 ma riteniamo anche che le norme, di fronte a mutamenti sociali di grande rilievo, non possano soltanto limitarsi ad una presa d'atto ma abbiano anche un compito di indirizzo, non a partire da un'etica particolare ma in direzione del bene comune. In un altro intervento nel corso del dibattito ci è stato ricordato che a Bologna il 33% dei bambini nasce fuori dal matrimonio; è proprio il nostro emendamento - che il collega Lo Giudice ha ripreso - che ha proposto sia per le giovani coppie che per le convivenze numerose, che il punteggio aggiuntivo assegnato a tutti i figli a carico fiscale tenga conto in misura proporzionale del loro effettivo numero senza alcuna ingiusta forfetizzazione e quindi prendiamo atto con soddisfazione che su questa nostra proposta c'è stata una larga convergenza. Infine in diversi interventi siamo stati accusati di arretratezza, di non essere avanzati. Io a questo riguardo consiglierei prudenza nel dare questi giudizi e nell'attribuirsi patenti di modernità. Detto tutto ciò comunque, verificato che non c'è stata in sede di dibattito sufficiente convergenza sull'applicazione all'ERP del principio in cui noi crediamo, dal momento che noi auspichiamo che questo principio diventi patrimonio più ampio ed allargato, abbiamo deciso

(credo responsabilmente) di togliere dal tavolo, ritirandolo, l'emendamento, e confidiamo da questo punto di vista nella disponibilità al confronto e al dialogo nell'ambito della maggioranza e in particolare dell'Ulivo, perché a questo dialogo e a questo confronto noi crediamo e sarà in quella sede che ricercheremo occasioni e modalità il più possibile condivise di applicazione a delle provvidenze specifiche, del principio in cui noi crediamo, lo ribadisco ancora una volta, cioè la inaccettabilità dell'equiparazione, sul piano dei diritti da riconoscere, di convivenze e matrimoni. Grazie.


 

inviato il 22/12/2006 16:27:29

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