Utilizzo la dichiarazione di voto anche per una brevissima replica. Io ho
premesso che sto a quello che l'ordine del giorno dice, ed esso non fa un
discorso di carattere generale sulla politica energetica del Paese. Io
confermo che non condivido né il giudizio che è dato nella premessa, cioè
che il gap che l'Italia soffre derivi in gran parte dalla scelta
antinucleare effettuata nel 1987, e non condivido la proposta, che è molto
semplicistica e anche credo impropria rivolta ad una Giunta comunale, di
farsi promotrice di una proposta di legge di revisione del blocco suddetto.
Questi sono i motivi per i quali non posso votare a favore di quest'ordine
del giorno. Dopodiché io credo che certamente ci sono delle contraddizioni
e ci sono delle prese di posizione ideologiche che rendono difficile e che
hanno frenato in passato una positiva politica energetica per il nostro
Paese. Devo dire che esse sono presenti in tutti i campi politici, non sono
soltanto in certi partiti o in certi movimenti: credo che qui ciascuno
abbia i propri esami di coscienza da fare; non voglio ricordare ad esempio
tutto il discorso del sito per le scorie nucleari. Quindi c'è una battaglia
faticosa da fare, che io ho fiducia che il Governo dell'Ulivo se non
porterà a compimento comunque riuscirà ad avviare e a portare a buon punto,
e mi pare che l'ordine del giorno chieda una scorciatoia, con la quale, per
i motivi detti, io non posso convenire. Grazie.
inviato il 24/11/2006 18:11:52