Paolo Natali
Paolo Natali

 

Cons 6 - 11 - 2006 ORDINE DEL GIORNO RAISI SUL NUCLEARE

Grazie,  Presidente. L'ordine del giorno è stato, come tutti gli ordini del
giorno,  istruito  in  Commissione  e in quell'occasione c'è stato anche un
minimo  di  dibattito,  che  io qui vorrei riprendere brevemente. Ma vorrei
stare al tema, anche per non espandere troppo il discorso, nel senso che si
è  portati  a  fare  una  discussione  di carattere generale sulla politica
energetica  del  Paese, ma questo richiederebbe, credo, anche un'attenzione
maggiore  e  una presenza maggiore. Credo che qualche cosa avremo occasione
di  dirci  quando  appunto  saremmo  chiamati  a discutere attorno al piano
energetico  comunale.  Resta il tema che l'ordine del giorno solleva, che è
quello  del  nucleare, con una richiesta che a me pare davvero nel metodo e
nel  merito  difficile  da  condividere,  nel  senso  che io mi sentirei di
chiedere  al  Sindaco  e  alla Giunta appunto un PEC in linea con politiche
energetiche  attuali.  Devo  dire da questo punto di vista che il Comune mi
pare  negli  ultimi  piani  particolareggiati  dei  quali abbiamo discusso,
dell'ex  mercato  e  del Lazzaretto, ha dato segnali interessanti da questo
punto  di  vista,  proprio  per  l'attenzione  al tema energetico, cioè del
risparmio  e  dell'utilizzo  di  nuove fonti rinnovabili, in particolare il
solare.  Nel  merito,  rispetto a quello che l'ordine del giorno chiede, io
vorrei  leggere  una  cosa  molto  breve,  quello  che  dice  il  programma
elettorale  dell'Unione.  Quindi  sottolineo  dell'Unione, poi è chiaro che
nell'Unione   ci   stanno   dentro  forze  anche  diverse,  ci  sono  anche
contraddizioni,  però  questo  programma  è  stato approvato da tutti e sul
nucleare  è  molto  chiaro  e  dice:  una ripresa del programma nucleare in
Italia  oggi  non è proponibile; circa l'energia nucleare il nostro impegno
per  la  riduzione  dei  rischi  è  orientata a produrre azioni di messa in
sicurezza   del  combustibile  e  delle  scorie  esistenti  in  Italia;  la
partecipazione in sede internazionale alla ricerca sul nucleare pulito e di
nuova  generazione. Quindi non c'è una chiusura ideologica sul discorso del
nucleare,  ma  si  danno priorità diverse da quella che l'ordine del giorno
chiede, cioè della semplice eliminazione del blocco, così come venne deciso
a  suo  tempo.  Quindi  io  mi  fermerei qua. Dopodiché è chiaro che c'è un
problema  di superamento della dipendenza nazionale dall'estero delle fonti
energetiche  che  è  un  tema  importante,  che è il tema delle nuove fonti
rinnovabili,  sul  quale  anche questo programma assume impegni precisi che
andremo  a  verificare; ad esempio si dice che al 2011, che non è domani ma
non  è neanche tanto lontano, si debba avere un 25% di produzione elettrica
da  fonti  rinnovabili.  Verificheremo se questo avverrà oppure no.  Sì, si
può sorridere Carella,  però sono cose precise, alternative ad una semplice
ripresa  del  nucleare.  Vorrei  concludere  dicendo  che poi c'è una fonte
energetica   importante  che è quella forse più difficile da utilizzare, ma
sulla  quale mi pare c'è un'attenzione ancora insufficiente che deve valere
anche   all'interno   del   nostro   territorio  comunale  e  della  nostra
amministrazione che è quella del risparmio energetico e credo che su questo
siamo chiamati tutti a fare la nostra parte. Grazie.


inviato il 24/11/2006 18:10:45

©2008 www.stranigiorni.com