Cari amici, il tema al quale dedicherò il commento di questo mese è il Bilancio di previsione del Comune di Bologna per il 2007. Attorno a questo che è l’atto politicamente (ed anche sotto il profilo amministrativo) più importante tra quelli sottoposti alla discussione ed all’approvazione del Consiglio, si appunta da settimane l’attenzione delle forze politiche e dei cittadini bolognesi. Lo testimoniano gli articoli della stampa cittadina, che dal 30 gennaio si arricchisce di una nuova, autorevole voce, quella del Corriere della Sera che dedicherà a Bologna 16 pagine di cronaca, aggiungendosi così a Repubblica, Resto del Carlino, Unità, Il Domani e Il Bologna (oltre ai quotidiani gratuiti). Mi auguro che ne possa guadagnare la qualità e l’obiettività dell’informazione (staccata, come dovrebbe essere ma come non avviene quasi mai, dai commenti) e che non si produca, al contrario, un incremento di protagonismo isterico ed autoreferenziale, di cui francamente non si avverte il bisogno. Dunque il bilancio. La decisione del Sindaco di attendere l’approvazione della legge Finanziaria e quindi di rinviare l’approvazione del bilancio aveva una giustificazione oggettiva. Detto ciò mi pare che si sarebbe potuto e dovuto utilizzare il maggiore tempo a disposizione non solo per mettere a punto la manovra ma anche per presentarla tempestivamente ed in modo convincente alle forze politiche, alle organizzazioni sindacali e della società civile. Su questo c’è stato a mio giudizio un’incertezza ed una carenza d’iniziativa che si sta scontando adesso. La manovra infatti non è facile da accettare e proprio per questo andava "spiegata" meglio preventivamente nei suoi vincoli, nelle sue motivazioni e nei suoi obiettivi. Rispetto al 2006 si registrano minori entrate per 6 milioni di € ed oltre 16 milioni di maggiori spese. Questo "sbilancio" dovrebbe essere coperto da nuove entrate consistenti soprattutto nell’applicazione di un’addizionale IRPEF dello 0,3 % che si aggiungerebbe a quella già applicata in passato dello 0,4% (oltre ad un aumento del 3% della TARSU (tassa rifiuti). Come si vede il problema sembra essere più che sul calo delle entrate (i minori trasferimenti dello Stato ammontano "solo" a 4 milioni di €) sull’aumento della spesa, che non ha avuto spiegazioni sufficientemente convincenti e galvanizzanti (mantenimento dei servizi….). A fronte di ciò l’applicazione di una sostanziosa addizionale IRPEF è misura alquanto impopolare. Infatti si tratta di una tassazione a carattere non progressivo (come raccomandato dall’art.53 della Costituzione) e che grava nella stessa misura, a parità di reddito imponibile, su nuclei formati da uno o più componenti.Le settimane che ci separano dal voto saranno impegnate in trattative a tutti i livelli. Personalmente ritengo che non sarà possibile modificare sostanzialmente i contenuti della manovra (ad esempio spostando le maggiori entrate necessarie, come richiesto dai sindacati, dall’addizionale IRPEF all’ICI, imposta che presenta a sua volta aspetti di scarsa equità e sulla quale occorrerà intervenire con proposte correttive entro fine marzo). Tuttavia credo che dovremo puntare a qualche modifica all’addizionale, nel senso d’ introdurre una no-tax area per le famiglie numerose a basso reddito e/o per gli anziani a basso reddito che vivono soli. Il dibattito sul bilancio viene ad intrecciarsi inevitabilmente con la verifica di metà mandato che ritengo personalmente doverosa ma di cui si stenta ancora a comprendere il percorso, sia dal punto di vista istituzionale che politico, aspetti distinti ma ovviamente collegati. Dal punto di vista istituzionale il Sindaco sta completando la serie d’ incontri pubblici nei nove Consigli di Quartiere, dopo i quali parrebbe legittimo attendersi un dibattito in Consiglio comunale, a norma di Statuto (art.26bis: "Con cadenza annuale il Consiglio provvede, in apposite sedute, a verificare l’attuazione delle Linee programmatiche per il mandato amministrativo") a partire da un documento di Giunta che compia una verifica/aggiornamento del Programma di mandato e ponga le premesse per un maggiore coinvolgimento delle forze di maggioranza nelle scelte dell’amministrazione. Dal punto di vista politico, i D.S. hanno organizzato venti incontri in città, la Margherita ha effettuato un seminario cittadino aperto alle forze economiche e sociali, le associazioni raccolte nella rete Unirsi rivendicano lo svolgimento di un’Assemblea cittadina con il Sindaco e con i partiti di maggioranza. Sullo sfondo resta anche la prospettiva di un allargamento della Giunta: a quali esponenti di quali partiti e per quali deleghe non è dato sapere, al di là delle ricorrenti anticipazioni di stampa….. Credo che le prossime settimane saranno decisive per sciogliere, in un modo o nell’altro, diversi nodi politici. Paolo
inviato il 30/01/2007 11:08:39