Cari amici,
scrivo questa pagina a pochi giorni dalle elezioni regionali, elezioni che, anche a causa della loro data “precoce” rispetto al consueto, ed alla conseguente brevità della campagna elettorale, non risultano particolarmente “sentite” dalla popolazione e non sembrano destare particolare entusiasmo negli elettori..
Eppure si tratta di una scadenza di estrema importanza, non solo sul piano locale ma anche, e soprattutto, sul piano nazionale.
Certo sarà assai positivo se l’Unione di centrosinistra riuscirà a conquistare altre Regioni, oltre alle sei delle quali già detiene la presidenza, soprattutto se si tratterà di regioni importanti e popolose.
Ma se ciò avverrà, ancora più importanti potrebbero essere gli effetti a livello nazionale, perché è facile prevedere che, soprattutto di fronte ad una sconfitta pesante, nel centrodestra si aprirebbe un regolamento di conti dagli esiti non facilmente prevedibili.
Questa prospettiva si presenta assai auspicabile, dal momento che
Anche la recente approvazione della riforma Costituzionale, voluta da Berlusconi e Bossi per finalità diverse ma convergenti (la “dittatura “ della maggioranza e del premier per l’uno ed una dirompente ed assurda “devolution” per l’altro) conferma l’assoluta necessità di un cambio di maggioranza alla guida del paese: se questo si verificasse prima del 2006 sarebbe tanto di guadagnato.
Perciò andiamo tutti a votare…….
Paolo
inviato il 28/03/2005 08:30:34