Paolo Natali
Paolo Natali

 

(ER) COMUNE BOLOGNA. LAVORI DI CONSIGLIO, LA RIFORMA SLITTA

PRIMA VIENE L'ESAME DELL'ALLARGAMENTO DELLA GIUNTA
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(DIRE) - BOLOGNA- Slittano a dopo l'estate le modifiche al
regolamento del Consiglio comunale di Bologna che dovrebbero
migliorare l'efficienza dei lavori dell'assemblea di Palazzo
D'Accursio. Il tema, sul quale il sindaco Sergio Cofferati e'
intervenuto piu' volte e che ha fatto optare la scorsa settimana
per il ritorno alle sedute lunghe (fino alle 23 per tutto il mese
di luglio) in modo da licenziare al piu' presto alcuni
provedimenti in giacenza, e' arrivato oggi sul tavolo della
commissione Statuto. Ma dai gruppi consiliari non sono per ora
arrivate proposte definite, anche perche' nell'ordine del lavori
la precedenza spetta ad un pacchetto di adeguamenti e modifiche
allo Statuto comunale (tra le quali l'allargamento della giunta
fino a un massimo possibile di 16 assessori) sul quale Ds e
Margherita invitano a "stringere" e che potrebbero arrivare in
consiglio in tempo per l'ultima seduta prima delle vazanze del 25
luglio.
Invece, per quanto riguarda il funzionamento del consiglio,
materia regolamentare, "serve un ulteriore approfondimento", come
ha concluso nel suo intervento il consigliere della quercia
Sergio Lo Giudice. E servira' anche nelle file dell'opposizione:
mentre Forza Italia infatti punta i piedi e attribuisce le
difficolta' del Consiglio ai tempi troppo compressi (e non al
dilatarsi dell'inizio seduta sui temi d'attualita'), i
guazzalochiani della "Tua Bologna" mostrano apertura sull'ipotesi
della doppia seduta: una per discutere e votare le delibere e una
per il "question time".
(Bil/ segue)



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(DIRE)
- BOLOGNA- "Per interpellanze e domande d'attualita' una seduta
specifica, quindicinale, puo' dare un risultato", propone Alecs
Bianchi (Ltb), che pero' invita a valutare anche una ipotesi a
cadenza settimanale. Gli interventi di inizio seduta invece,
nella proposta del consigliere "civico", rimarrebbero in testa
alle riunuoni dell'aula. Soluzioni di "grande buonsenso", ammette
Paolo Natali (Dl), e anche Lo Giudice riconosce la necessita' di
distinguere il question time, cioe' il botta e risposta con la
giunta, dall'"inizio seduta per fatti straordinari". Ma il tema
del funzionamento del consiglio va rimandato per arrivare a un
conclusione "sul primo 'step' del lavoro fatto entro le prossime
due sedute" della Statuto.
Da Forza Italia pero', sulla riorganizzazione dei lavori
consigliari, vengono chiari segnali. "L'inizio seduta ha preso
uno spazio enorme, ma non perche' sia diventato fonte di chissa'
quale strumentalizzazione- chiarisce il capogruppo azzurro
Daniele Carella- Il fatto e' che e' stato ridotto troppo il
contenitore", cioe' il Consiglio che chiude i battenti non come
succedeva in tempo, a sera inoltrata, ma alle 20. Intervenendo
nel meccanismo, ora, "c'e' il rischio di mettere su un
pastrocchio, che svilisca gli interventi dei consiglieri".
(Bil/ Dire)

inviato il 13/07/2005 19:36:20

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