OPPOSIZIONE: MANCA ANCHE TRASPARENZA, MA NAPOLI 'MARCA' LA GIUNTA
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(DIRE) - BOLOGNA- Alleanza nazionale propone sanzioni per
"dirigenti, funzionari, dipendenti comunali" che commettono
errori ai danni dei cittadini. E apre in commissione Statuto, a
fianco degli altri gruppi di opposizione, il fronte trasparenza a
Palazzo D'Accursio. "Questo non e' un palazzo di vetro, anzi ha
mura ben oscurate", sostiene Galeazzo Bignami (An), presidente
della commissione Bilancio al Comune di Bologna. Anche i colleghi
de "
punto, la difficolta' e i tempi lunghi nell'accesso alle
informazioni da parte dei consiglieri comunali e non solo. Nella
sottocommissione che sta studiando le modifiche allo Statuto,
riunita ieri, il segretario generale del Comune di Bologna
Marcello Napoli precisa pero' che il consigliere comunale,
titolare di un "totale diritto all'accesso", e' "gia' tutelato
sufficientemente".
Il segretario afferma di aver avuto mandato dal sindaco,
Sergio Cofferati, di monitorare accuratamente i tempi di risposte
scritte e petizioni. "Ogni mese consegno l'elenco agli assessori
e di recente c'e' stato un notevole miglioramento", assicura. "La
trasparenza? Gli strumenti se mai c'erano, ora sono stati tolti-
lo corregge Alecs Bianchi (Ltb) a margine della seduta- questa
amministrazione ha limitato anche l'espressione da parte dei
dirigenti nelle risposte che vengono date". D'accordo con
l'ipotesi del "bavaglio" il vicepresidente del consiglio
comunale, Paolo Foschini (Fi), che minaccia di fare ricorso al
Tar per avere accesso alla proposta del Comune per la cittadella
giudiziaria all'ex Maternita'.
(Bil/ segue)
11:20 05-07-05 mac
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(DIRE)
- BOLOGNA- "C'e' una situazione scandalosa per l'accesso in
Comune, girano proposta gia' vagliate dall'amministrazione che
non si riescono a vedere- attacca Foschini- qui siamo tornati
agli anni Venti". An, da parte sua, spiega che la trasparenza a
vantaggio dei consiglieri e' solo un parte di un problema piu'
vasto, e insiste per porre sul tavolo della sottocommissione la
questione della "legalita' nell'azione amministrativa". Quindi
anche e "soprattutto" nei confronti dei singoli cittadini.
Esempio di Bignami: "Se un dirigente decide di mandare delle
'cartelle pazze', consapevole che non ne rispondera', fa un grave
danno all'immagine del Comune". Quindi bisogna che ne risponda di
persona.
Dall'altro lato del tavolo, il centrosinistra dice "No" a vere
e proprie sanzioni ai dirigenti comunali ma cerca un punto
d'incontro. Paolo Natali (Dl) pensa piuttosto a includere il
tutto nella valutazione dei dipendenti. "Il problema non e'
introdurre meccanismi automatici su quelle che possono essere
semplici trascuratezze- precisa-Sono aspetti da non trascurare ma
non c'e' motivo perche' diventino fonti di provvedimenti
disciplinari". La proposta di Natali "e' l'unica possibile:
inserire questo elemento nella valutazione" si affianca Donata
Lenzi (Ds). E poi, aggiunge la consigliera della Quercia sui
tempi lunghi per l'accesso alle informazioni: "Non sempre non si
vuole rispondere, a volte ci sono difficolta' oggettive
all'interno degli uffici".
(Bil/ Dire)
inviato il 13/07/2005 19:35:55