(ER)
GRUPPI: IN COMUNE NON LO CONOSCONO; PRC: AVVIARE DEI CONTROLLI
(DIRE) - Bologna, 4 mag- A sei mesi dalla firma, l'accordo sugli
appalti tra il sindaco di Bologna Sergio Cofferati e sindacati e'
rimasto in gran parte lettera morta. La denuncia viene dai Ds,
con l'ex leader della Fiom regionale Gian Guido Naldi, e dalla
stessa Cgil bolognese: La Camera del Lavoro parla addirittura di
una scarsa conoscenza negli stessi uffici dell'amministrazione
del documento che dovrebbe consentire una maggiore tutela dei
lavoratori coinvolti nei numerosi appalti comunali. "Siamo
preoccupati dello stato di applicazione di quell'accordo", che
"non e' ancora applicato o e' applicato in modo insufficiente",
afferma Naldi, presidente Ds della commissione Attivita'
Produttive e commerciali di Palazzo D'Accursio, che oggi ha
portato l'argomento in una riunione ad hoc dell'organismo.
Secondo Naldi il testo "non e' stato sufficientemente meditato e
approfondito, ho verificato lo stato di incertezza degli uffici
amministrativi nella sua applicazione".
La Cgil giudica "importantissimo e attualissimo" il protocollo
siglato il 24 novembre scorso assieme a Cisl e Uil con il
municipio bolognese, un comune "no" agli appalti al ribasso che
aprono la strada al purtroppo frequente lavoro nero. Ma punta
l'indice sul fatto che sino ad ora si tratta di buone intenzioni
rimaste sulla carta. "L'impressione, confermata da un un paio di
casi problematici, e' che il protocollo non ha ancora trovato una
traduzione operativa", scandisce Danilo Gruppi della Cgil. Di
piu': "Mi e' capitato di riscontrare che la stessa conoscenza del
protocollo in alcune parti della macchina comunale sia un fatto
abbastanza opinabile". Dunque ci sono uffici che non sanno
nemmeno che esiste quel testo. Ne nasce anche un piccolo
battibecco con il neoassessore Libero Mancuso, incaricato da
Cofferati di seguire la partita degli appalti.
(Bil/ segue)
(ER) LAVORO BOLOGNA. CGIL-DS: ACCORDO APPALTI? LETTERA MORTA -2-
(DIRE) - Bologna, 4 mag- Dopo aver relazionato sul documento e
ascoltato le riserve di Naldi, Mancuso ribadisce la posizione
dell'amministrazione: "Il protocollo e' necessario e sufficiente a
risolvere quelle problematiche che avevano segnato i precedenti
appalti". E quando il consigliere Ds, presidente della
commissione, dice di essere d'accordo con Gruppi, Mancuso lo
corregge seccamente: "Non siete d'accordo. Il presidente dice che
l'accordo non e' sufficientemente meditato, il sindacato dice che
va bene ma non e' applicato". Naldi allora chiarisce la propria
posizione, poi rasserena un po' il clima: "Sono felice che questo
argomento sia stato affidato a Mancuso, il problema e' il
coordinamento tra i diversi settori dell'amministrazione".
Dalla Margherita, Paolo Natali chiede che l'accordo consista
"non solo nella firma ma anche in un impegno di applicazione". E
avverte: "Va chiamata in causa la direzione generale dell'ente, e'
lei che ha la visione complessiva della macchina". Rifondazione
comunista preme allora sull'acceleratore: chiede con un
applicazione "concreta" dell'accordo. "Qui assessore serve un
controllo forte perche' vengano rispettati i diritti dei
lavoratori- interviene il capogruppo Prc Roberto Sconciaforni-
chiediamo un impegno maggiore da parte dell'amministazione, anche
con strumenti ad hoc". Un tema toccato anche da un altro
consigliere di maggioranza, il Ds Antonio Mumolo: "C'e' un
problema di controllo che forse dovremo chiedere al Comune di
portare avanti- dice- uno sforzo anche per i lavori che sono ora
in appalto da bandi precedenti" e non sono vincolati in alcun
modo dal protocollo. Intanto il Polo, col capogruppo Fi Daniele
Carella solleva il caso Rdb: non convocate in commissione
nonostante il verbale d'intesa siglato a fine anno prevedesse il
via ad un confronto sugli appalti.
(Bil/ Dire)
inviato il 05/05/2006 08:28:20