(ER) ARIA BOLOGNA. MARGHERITA: VIVIAMO NELL'EMERGENZA SMOG
DL: CONFERMARE CENTRO CHIUSO E FERMARE AUTO CHE EMETTONO POLVERI
(DIRE) - BOLOGNA- "Viviamo in una situazione di emergenza". La
Margherita non usa giri di parole per definire lo stato dello
smog a Bologna: un'emergenza da non sottovalutare per i suoi
effetti sulla salute. Ovvero, effetti "molto gravi": oltre il 2%
dei decessi causato da polveri sottili, e una riduzione
dell'aspettativa di vita, per chi nasce oggi a Bologna,
dell'ordine di 8 mesi. Sono dati, sottolineano i diellini,
"assolutamente attendibili" e, per di piu', "riferiti ai soli
effetti diretti, cui sono da aggiungere gli effetti a lungo
termine". A rilanciare cosi' l'allarme smog a Bologna e' il
gruppo "Ambiente" della Margherita, formato da amministratori,
eletti e persone impegnate sul tema, coordinato da Marco
Calandrino e da Emanuele Burgin, assessore all'ambiente della
Provincia di Bologna (paladino dello stop alle auto a diesel).
Ottenuto il via libera dal coordinatore provinciale della
Margherita, Giuseppe Bacchi Reggiani, gli esperti ambientali
diellini diffondono ora un documento che denuncia l'emergenza
smog e indica alcune piste per superarla.
Ad esempio, per le polveri (pm10 e pm2,5) occorrono "strategie
di area vasta, su scala provinciale, regionale e padana", mentre
per il benzene, a Bologna localizzato in alcune strade del centro
(Strada Maggiore e Via San Vitale in primis), "e ridotto nel 2005
per la prima volta in modo sistematico sotto i limiti di legge,
grazie alla riduzione di accessi al centro indotta
dall'accensione di Sirio", la soluzione va cercata su scala
comunale e "non puo' non passare per la conferma della
limitazione del traffico nel centro storico". E inoltre, "occorre
dire con chiarezza che nei prossimi anni le auto che emettono
polveri (i diesel senza filtro) saranno oggetto di limitazioni
mentre le auto che non emettono polveri (quelle a benzina Euro 4
e i diesel con filtro antiparticolato) non lo saranno" come a
Berlino, dove i veicoli diesel circolano solo se dotati di filtro
antiparticolato.
In particolare, prosegue la Margherita, per la
natura delle polveri e la loro diffusivita', "il problema puo'
essere risolto solamente con approccio strategico", per ridurre
"il contenuto di polveri delle singole emissioni, mediante
un'azione di contrasto preventivo della diffusione dei veicoli
inquinanti" e per far calare il "numero complessivo di sorgenti
di emissioni inquinanti" promuovendo l'uso del trasporto
pubblico su rotaia e su gomma, del car pooling, e "di tutto
quanto puo' ridurre il numero dei veicoli in circolazione e delle
distanze percorse". Bocciato invece l'approccio con "limitazioni
al traffico episodiche": meglio "assumere un orizzonte temporale
pluriennale, per esempio quinquennale dal 2006 al 2010, ed un
orizzonte territoriale adeguato alla diffusione degli inquinanti,
ossia la pianura padana".
Per quanto riguarda le misure emergenziali, come i blocchi, la
Marcherita chiede "l'auspicata ed indispensabile condivisione"
dei provvedimenti, "evitando individualismi, fughe in avanti o
'ritirate' dagli effetti controproducenti sotto il profilo della
percezione dei cittadini". Le misure emergenziali, inoltre, vanno
"accompagnate da provvedimenti positivi di miglioramento e
potenziamento del sistema del trasporto pubblico locale e della
mobilita' ciclabile, e da incentivi nell'ammodernamento e nella
sostituzione del parco veicolare privato nel senso della
sostenibilita' ambientale". Inoltre, la Margherita promuove gli
accordi regionali per la qualita' dell'aria come quello di
quest'anno chiedendo che sia riproposto.
(Mac/ Dire)
10:49 24-03-06 mac
inviato il 24/03/2006 21:13:35