(ER) URBANISTICA
MEROLA (COMUNE): SANZIONI SONO LE PIU' BASSE POSSIBILI
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(DIRE) - BOLOGNA- Il Comune di Bologna "stanga" gli abusi edilizi
in aree sottoposte a vincolo paesaggistico e dalle associazioni
della proprieta' edilizia si levano voci contrarie: troppo alte
le sanzioni, che in base al nuovo sistema di calcolo varato da
Palazzo D'Accursio potranno ammontare fino a diverse migliaia di
euro. L'obiezione espressa da alcune associazioni e' che mentre
il cittadino sarebbe portato a pagare senza fare storie multe
piu' modeste, col crescere dei costi (fino a 5-6 mila euro)
crescerebbe anche il numero di coloro che aprirebbero contenziosi
con i proprietari precedenti nel caso di abusi "ereditati"
inconsapevolmente. "Questo e' un impianto sanzionatorio che
sembra piu' che altro vessatorio", lo liquida Roberto Scaglioni
di Confedilizia. E Alberto Zanni, dell'Uppi (Unione piccoli
proprietari immobiliari), e' ancora piu' esplicito: "Dietro il
mascheramento della tutela ambientale- attacca- i realta' si
nasconde un modo per aumentare i balzelli sulla proprieta'
immobiliare".
Dalla rivolta si dissociano pero' i "cugini" dell'Asppi, altra
associazione di piccoli proprietari: in commissione comunale
"Territorio" oggi i suoi rappresentanti hanno spiegato che "gli
abusi in zona di tutela non sono difendibili" e che la delibera
di Palazzo D'Accursio portera' "maggiore chiarezza nella
determinazione degli abusi". L'assessore all'Urbanistica,
Virginio Merola, difende il provvedimento ricordando che le
sanzioni di cui si parla "sono il minimo previsto dalla legge".
Che l'atto del municipio bolognese non abbia "molti margini di
discrezionalita' da parte dell'amministrazione", e dipenda
insomma da norme statali lo ricorda anche Paolo Natali,
presidente della commissione. Poi, taglia corto Merola, il
problema degli abusi "ereditati" "non e' affrontabile da parte
dell'amministrazione, rivalersi nei confronti dei proprietari
precedenti che non hanno informato correttemente e' giusto".
(Bil/ Dire)
inviato il 09/02/2006 17:06:23
