Paolo Natali
Paolo Natali

 

METROTRANVIA


(ER) METRO' BOLOGNA. TRATTA V.EMILIA, SPINTE AL RIPENSAMENTO=

'DIPENDE DA FONDI', ZAMBONI: MA IO NON LO FAREI TUTTO IN GALLERIA
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(DIRE) -
BOLOGNA- Agli abitanti della via Emilia ponente, che
minacciano cause se il metro' creera' danni alle loro case e ai
loro negozi, l'assessore comunale alla Mobilita', Maurizio
Zamboni, risponde cosi': "I sacrifici per dare spazio ai mezzi
pubblici saranno necessari per tutti". A partire praticamente da
subito (sono in arrivo le nuove Rita e la "blindatura" dei
percorsi dei bus sulle radiali), i disagi per i bolognesi non
saranno solo per chi vive a Santa Viola o a Borgo Panigale. "E'
normale il dissenso, ma
Bologna deve riservare spazi maggiori al
trasporto pubblico", prova a spiegare Zamboni alla cinquantina di
residenti del comitato "No al sottosopra", ricevuti oggi nella
sala del Consiglio comunale dopo un'attesa di 11 mesi. "I sette
metri di corsia che tra poco andremo a riservare in via
Massarenti per la linea 14 del filobus- avverte il responsabile
della Mobilita' e dei Lavori pubblici della giunta Cofferati-
sono equivalenti a quelli sulla via Emilia", dove tra qualche
anno e' previsto l'arrivo della metrotramvia, nella tratta in
superficie. Cioe' gli stessi spazi che saranno sottratti alla via
Emilia per far passare il metro', sono identici a quelli che
spariranno da altre radiali.
Ed e' proprio il passaggio dei vagoni in superficie (piu' i
cantieri) a fare infuriare i cittadini. Che portando idealmente
in Comune le 4 mila firme raccolte tra i residenti della via
Emilia parlano dei rischi per le circa 300 attivita' commerciali
che ci sono tra via Saffi e Borgo Panigale e che "subirebbero
danno notevoli e permanenti". E poi ci sono le probabili
vibrazioni, i rumori (ma le simulazioni eseguite finora dicono
che i decibel caleranno col metro': di li' non passeranno piu' i
bus) e le temute difficolta' di circolazione. "I dati che abbiamo
di oltre cento sforamenti delle polveri all'anno ci dicono che
non si puo' lasciare le cose come stanno", avverte pero' Zamboni.
Insomma il metro' va fatto. Ma ora a Palazzo D'Accursio prende
quota l'idea di rivedere il tratto in superficie.


(ER) METRO' BOLOGNA. TRATTA V.EMILIA, SPINTE AL RIPENSAMENTO(2)=

(DIRE) -
BOLOGNA- Infatti, timori per la tratta su strada del
metro' non sarebbero inascoltati a Palazzo D'Accursio. E se
l'assessore Zamboni si limita ad assicurare che il percorso
verra' ristudiato "metro per metro" in fase di progettazione
definitiva (nei giorni scorsi e' appena stato acceso il mutuo per
gli oltre 3 milioni arrivati da Roma negli ultimi giorni del
2005), sottotraccia e' in corso una riflessione che lascia del
tutto aperta la possibilita' di eliminare anche del tutto la
tratta in superficie prevista dal progetto preliminare della
linea uno dall'ospedale Maggiore a Borgo Panigale: piu' economica
ma giudicata da molti troppo impattante. "Piu' soldi ci saranno
piu' chilometri si faranno sotto. Arrivare in galleria fino al
Maggiore non ha senso": e' per l'appuntoi il ragionamento di un
autorevole esponente politico di maggioranza di Palazzo
D'Accursio. "Tutto sotto? Teoricamente si puo' fare tutto, ma io
non lo farei, anche se ci fossero i soldi", risponde Zamboni. Una
posizione che non e' pero' condivisa da altri esponenti del
governo di Palazzo D'Accursio.
Oltretutto il tempo a disposizione e' tanto (non e' nemmeno
arrivata la delibera coi finanziamenti della prima tratta in
galleria, Fiera-Stazione). Certo ora sul tema metro' si respira
una volonta' di dialogo nuova: non a caso Daniele Corticelli, il
consigliere comunale Ltb che conduce in prima fila la battaglia
per il "tutto sotto", ha messo in soffitta certi giudizi
'tranchant' di qualche tempo fa. Oggi in commissione, pur
rinnovando le critiche al progetto di metrotramvia, si e' rivolto
cosi' a Zamboni: "Puo' darsi che il suo sia un buono spunto, puo'
darsi che sia migliorabile". Insomma, ben venga la discussione.
"Credo che questo tempo debba essere impegnato da tutti per
cercare di migliorare questo progetto", 'apre' Corticelli.
(Bil/ segue)


(ER) METRO'
BOLOGNA. TRATTA V.EMILIA, SPINTE AL RIPENSAMENTO(3)=

(DIRE) -
BOLOGNA- Intanto, di fronte ai cittadini che dal
febbraio 2005 chiedevano l'udienza conoscitiva in Comune sul
metro-tram (ma "non c'e' stata volonta' dilatoria", si difende il
presidente della commissione Territorio, Paolo Natali, Dl), i
tecnici sono scesi nei dettegli del progetto preliminare della
linea uno: 11,8 chilometri di percorso, con 24 fermate, dal
parcheggio Michelino a via Normandia, di cui la meta' in galleria
(fino alla rampa di 400 metri al Maggiore) e meta' tra i palazzi
della via Emilia. Al Maggiore il progetto preliminare prevede la
creazione di un terzo capolinea: li' si fermeranno i treni che
non proseguiranno sulla via Emilia. Per questo verra' crato un
binario supplementare che fara' da raccordo tra la parte
sotterranea (dove il guidatore non fara' altro che aprire e
chiudere le porte e le frequenze saranno maggiori) e quella sulla
strada (dove le protezioni rispetto al traffico privato saranno
minime: si puntera' soprattutto sulle telecamere Rita).
Il metro-tram, spiega l'ingegner Paolo Galanti, "e' mezzo
moderno che si trova in tutte le citta' d'Europa e costa molto
meno" rispetto al metro' automatico. La prima tratta
(Fiera-Stazione) in galleria sara' la piu' costosa da realizzare:
187 milioni di euro per tre chilometri di percorso. Tempo
previsto di realizzazione: 45 mesi, circa 4 anni. In base alle
simulazioni fatte in proiezione 2015 la metrotramvia di
Bologna
sara' in grado di trasportare 56 milioni di passeggeri l'anno e
se ne stimano 6.300 nell'ora di punta su entrambe le direzioni.
Scenari che, inutile dirlo, non convincono i cittadini della via
Emilia. "Se avremo dei danni, li chiederemo", ribatte Valentina
Mattarozzi, portavoce del comitato.
(Bil/ Dire)



inviato il 20/01/2006 18:11:46

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