Paolo Natali
Paolo Natali

 

ISTITUZIONE INCLUSIONE SOCIALE


ER) COMUNE BOLOGNA. STOPPATA LA NASCITA DELL'ISTITUZIONE SOCIALE=

CORO DI NOTO BIPARTISAN E DA CONSULTA; SCARAMUZZINO TEME PARALISI
-----------------------------------------------------------------
(DIRE) - BOLOGNA- Deve ancora nascere, ma e' gia' stata stoppata.
Ed e' stata bloccato sia da destra che da sinistra l'avvento
dell'
Istituzione sociale, l'organismo messo in campo dalla Giunta
Cofferati per dare una risposta nuova ed efficace al disagio
sociale a Bologna. Lo stop e' arrivato in commissione comunale
"Affari istituzionali", chiamata, questa mattina, a licenziare il
regolamento del nuovo ente, gia' approvato dalla Giunta in vista
dell'ok definitivo da parte del consiglio di Palazzo D'Accursio
nella seduta di lunedi' prossimo. Invece il testo e' stato
rispedito al mittente, con contributo bipartisan (particolarmente
duri Verdi e Prc, ma anche la Margherita invita "a non avere
fretta" sulla nascita della
Istituzione) e con in piu' le riserve
delle associazioni del volontariato e del privato sociale che
fanno parte della Consulta contro l'esclusione sociale,
preoccupate tra l'altro per una eventuale sovrapposizione di
ruoli. La vicesindaco Adriana Scaramuzzino incassa per circa due
ore i siluri dei critici ma alla fine avverte: "Il documento e'
in giro da settembre ed e' stato gia' discusso in tutti i
quartieri. Condivido le preoccupazioni sul fatto che non ci
debbano essere confusioni di ruoli, ma se non si va avanti il
rischio e' solo quello di una paralisi".
Le critiche piu' feroci sono arrivate dal Polo: per An
l'
Istituzione sociale e' solo un modo per imbrigliare il mondo
del volontariato (Galeazzo Bignami, stroncando l'atto approvato
dalla Giunta, ricorda anche le recenti critiche del sindaco
Sergio Cofferati alle parrocchie) e una via per "sfiduciare"
Scaramuzzino, assessore ai Servizi sociali. Mentre la Consulta
sociale "diviene laterale solo perche' non si ha il coraggio di
sopprimerla", aggiunge il finiano. Conclude Bignami: "La 'ratio'
di fondo e' togliere al volontariato valenza e capacita' di
intervento sul sociale, l'
Istituzione e' destinata a diventare in
se' un carrozzone, a cui si chiede troppo e che non riuscira' a
fare niente".
(Bil/ segue)


(ER) COMUNE BOLOGNA. STOPPATA LA NASCITA DELL'ISTITUZIONE SOCIALE(2)=

(DIRE) - BOLOGNA- Non meno tenera Maria Cristina Marri,
presidente della commissione per la "Tua Bologna" (in quota Udc),
che punta l'indice in particolare sulle funzioni di ricerca e di
osservatorio del nuovo organismo. "Vedo rischi anche dal punto di
vista contabile". Cosi' come e' stata pensata, infatti,
"l'Istituzione potrebbe sfornare fior fiore di consulenze che
verrebbero sottratte al controllo del Consiglio comunale", teme
l'esponente Udc. Replica Scaramuzzino: "L'Istituzione non serve a
dare prebende a destra e a manca, ma nasce dall'incapacita' che
c'e' oggi di mettere assieme tante buone azioni che rischiano di
andare ognuna per un verso proprio, non ce lo possiamo piu'
permettere". Ma sulla bocciatura, almeno al primo passaggio,
pesano soprattutto le cautele espresse del sociale: Massimo
Battisti, presidente della Consulta sociale, avverte che c'e' "il
rischio di sovrapposizioni che creino un impantanamento sia a noi
che alla Istituzione". E poi, aggiunge, "non vogliamo essere
considerati subalterni all'Istituzione, visto che abbiamo un
rapporto diretto con Consiglio comunale".
Il carico di ruolo sul nuovo organismo ("ricerca,
supervisione, promozione, partecipazione, formazione ed
informazione, sperimentazione", cita il regolamento) fa storcere
la bocca anche agli esponenti del'Altra sinistra. "La proposta
dell'Istitiuzione e' da apprezzare, ma i dubbi emersi oggi
dovrebbero essere chiariti e produrre dei cambiamenti", dice
Valerio Monteventi (Prc). E Roberto Panzacchi (Verdi), chiedendo
"piu' tempo" prima del si' in aula, sembra sposare il teorema
Bignami: "Il rischio e' che si vada pericolosamente a sostituire
all'assessorato, alla Consulta e alle associazioni". Anche Ds e
Margherita, pur difendendo la bonta' dell'operazione, si
rassegnano allo slittamento. "E' bene che la fretta venga messa
da parte", afferma Paolo
Natali (Dl), mentre la Ds Elisabetta
Calari ammette che nel regolamento devono "essere meglio definiti
i ruoli e le funzioni dell'Istituzione".
(Bil/ Dire)


 

inviato il 01/12/2005 14:52:34

©2008 www.stranigiorni.com