(ER) AEROPORTO BOLOGNA. EDIFICIO ABBATTUTO, PER SAB NIENTE MULTA
MEROLA SPIEGA ITER DEMOLIZIONE; MA RESTANO CRITICHE, ANCHE IN PD
(DIRE) Bologna, 23 mar. - Dopo lo stop della settimana scorsa, arriva oggi, con un anno di ritardo, il semaforo verde alla demolizione operata da Sab (societa' che gestisce l'Aeroporto Marconi di Bologna) dell'edificio abbattuto nel 2008 senza le autorizzazioni necessarie. Dopo le polemiche di venerdi' scorso, oggi l'assessore comunale all'Urbanistica, Virginio Merola e il direttore del settore, Giacomo Capuzzimati, hanno spiegato in commissione l'iter che porta al nulla osta alla demolizione e i motivi per cui Sab non sara' sanzionata (10.000 euro ipotizzati dal Ministero per le Infrastrutture) per l'illecito commesso.
Il documento e' stato approvato nonostante le rinnovate polemiche della minoranza che ha abbandonato l'aula per non aver ricevuto la documentazione sul tema, peraltro gia' richiesta venerdi' dal presidente della commissione Territorio Paolo Natali (Pd). Assenti anche gli esponenti di Bologna citta' libera, che avevano chiesto a Natali il rinvio dell'approvazione del documento dopo l'audizione dei vertici di Sab. La delibera, inoltre, non e' passata indenne nemmeno dalle parti di Pd e Sd: alcuni consiglieri, infatti, restano convinti che, per rispetto ai cittadini, sarebbe stato meglio multare Sab per l'abuso commesso. "Per i procedimenti che riguardano opere di interesse pubblico il Comune deve dare solo un parere di conformita' urbanistica e non rilasciare titoli edilizi", spiega Merola.
L'autorizzazione deve infatti arrivare dalla "Regione d'intesa con il Provveditorato per le opere pubbliche dell'Emilia-Romagna che fa parte del Ministero delle Infrastrutture", aggiunge Merola. L'edificio comunque, spiega ancora Merola, "era da abbattere perche' senza fondamenta e pericolante, in piu' c'e' una nota della Polizia di Stato dove si sollecita la Sab all'abbattimento per motivi di sicurezza". (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 23 mar. - La possibilita' di costruire il piazzale "Cargo" al posto della struttura, era inoltre gia' prevista "nella convenzione per la concessione dell'esercizio del servizio pubblico", aggiunge l'assessore. Per quel che riguarda la multa, "il Provveditorato ha chiesto al Comune se c'erano gli estremi per una sanzione, ma abbiamo valutato che l'oggetto non era sottoposto ad alcuna tutela ne' vincolo e come tale non era soggetto ad ipotesi sanzionatorie".
Capuzzimati spiega che la multa di 10.000 euro ipotizzata dal Ministero faceva riferimento esclusivo al vizio di procedura di Sab, cioe' alla mancata richiesta delle autorizzazioni per la demolizione, e non al fatto della demolizione in se'.
Successivamente, per confermare la multa, "la Regione ha chiesto al Comune di valutare se la demolizione creava situazioni irreparabili dal punto di vista della pianificazione del territorio, altrimenti si poteva procedere con un provvedimento ora per allora", evitando cioe' a Sab di dover pagare la sanzione, spiega ancora Capuzzimati. Palazzo D'Accursio ha svolto gli accertamenti ed ha informato il Ministero che non c'era incompatibilita' con la pianificazione del territorio (l'edificio era completamente all'interno del perimetro dell'aeroporto). Data la risposta del Comune, il Ministero ha deciso di eliminare la sanzione. Nonostante le spiegazioni, rimane perplessa Milena Naldi, capogruppo Sd. "C'e' di fatto una demolizione senza titolo, Sab ha commesso in parte un abuso, e va sanzionata: quei 10.000 euro dovrebbero essere restituiti alla collettivita'". A Naldi fa eco Paolo Serra (Pd): "Da punto di vista prettamente politico credo che la sanzione andrebbe confermata, nei confronti con il privato cittadino sapere che ci sono delle franchigie puo' non fare piacere".
inviato il 24/03/2009 08:58:34