Paolo Natali
Paolo Natali

 

ANAGRAFE ELETTI

(ER) COMUNE BOLOGNA. ALLO STUDIO L'ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI
PROPOSTA DEI RADICALI RILANCIATA DA LONARDO (PD)

(DIRE) Bologna, 27 ott. - Aumentare la trasparenza degli enti pubblici e far si' che gli eletti possano essere esaminati direttamente dai loro elettori: e' questo l'obiettivo dell'"Anagrafe pubblica degli eletti", la proposta lanciata su scala nazionale dal comitato dei Radicali italiani e raccolta dal consigliere del Comune di Bologna, Emilio Lonardo (Pd), che l'ha portata oggi all'attenzione della commissione Affari generali di Palazzo d'Accursio. Il progetto chiede agli amministratori (di ogni livello) di impegnarsi per assicurare la diffusione telematica (in formato open source) di informazioni sull'attivita' degli eletti e delle istituzioni.
Per verificare a che punto e' il Comune di Bologna e fare il punto su come migliorare la comunicazione con i cittadini e la fruizione della documentazione gia' disponibile, Lonardo preannuncia un'ulteriore udienza conoscitiva, questa volta con gli uffici comunali che si occupano di informazione. Dopodiche' la delibera passera' al Consiglio comunale che dovra' decidere se approvarla, impegnandosi per costituire anche nel Comune di Bologna una sorta di "anagrafe pubblica degli eletti". Non si trattera' pero' di creare un archivio: l'obiettivo, spiega Lonardo, e' piuttosto quello di avere piu' spazio nel sito del Comune, aggiornare i dati e attivare un sistema di link per facilitare la consultazione e collegare le fonti di informazione.(SEGUE)

(DIRE) Bologna, 27 ott. - Tra i dati da rendere pubblici, oltre alla dichiarazione dei redditi di ciascun eletto, anche rimborsi e gettoni di presenza percepiti dal Comune, le presenze ai lavori, ma anche un archivio di delibere, mozioni, interpellanze e ordini del giorno proposti da ogni singolo consigliere, per valutare il grado di attivismo e partecipazione di ogni eletto.
Per Lonardo si tratta di una proposta che mira a rendere "piu' trasparente l'operato di ogni singolo eletto" e cio' che produce nel corso della sua attivita' amministrativa, per contrastare cosi' "l'idea che chi fa politica, lo fa al solo scopo di ottenere vantaggi e promuoversi personalmente". Si tratta insomma di un vero e proprio antidoto all'antipolitica e di un sistema per monitorare se l'eletto svolge fino in fondo il proprio ruolo o per valutare, ad esempio attraverso la dichiarazione dei redditi, se e come la sua situazione patrimoniale si modifica nel corso del mandato.
"Io ho la convinzione che gia' molte cose vengono fatte dal Comune dal punto di vista della trasparenza" dice Lonardo, con riferimento alla pubblicita' dei dati sul reddito dei consiglieri o anche alla trasmissione in radio delle sedute del Consiglio comunale. Cionostante, rileva Lonardo, "quello che manca e' una strategia organica": se l'informazione e' "spezzettata", insomma, i cittadini fanno fatica ad utilizzarla.(SEGUE)

(DIRE) Bologna, 27 ott. - Monica Mischiatti del comitato nazionale dei Radicali, presente per illustrare la proposta, ricorda che "il progetto segue un principio di democrazia che viene applicato nelle grandi democrazie anglosassoni" e aggiunge: "Molti Comuni hanno gia' iniziato a procedere in questo senso, ma si tratta di organizzare in modo uniforme i dati" relativi alla trasparenza delle istituzioni e all'attivita' e alla situazione patrimoniale degli eletti.
La proposta incassa il favore del consigliere del Pd Sergio Lo Giudice e di Serafino d'Onofrio dell'Altra sinistra, che la ritiene "una battaglia corretta per la trasparenza e per combattere i luoghi comuni" e uno strumento per far luce "sulle zone d'ombra di chi fa politica". "C'e' necessita' di dare maggiore visibilita' a queste informazioni" afferma D'Onofrio, che auspica di estendere la proposta anche ai "nominati" e non solo agli eletti. Positivo anche il parere di Paolo Natali (Pd), che pero' rileva critico: "Noto che c'e' sempre qualcuno che ci sollecita dall'esterno, sarebbe meglio se noi dessimo prova di capacita' di autoriforma".
"Sul principio credo che si sia tutti d'accordo, ma le sfumature sono infinite", afferma Daniele Carella (Pdl), che avverte: "Bisognera' fare le cose fatte bene e occorre affrontare questi temi senza cavalcare sull'onda della demagogia".



inviato il 27/10/2008 17:43:50

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