Paolo Natali
Paolo Natali

 

PRIMARIE

(DIRE) Bologna, 25 set. - Non c'e' pace per le primarie del Pd.
Eletti, iscritti e simpatizzanti non riescono a trovare una posizione comune sullo strumento della consultazione popolare per la scelta dei candidati dei democratici in vista delle elezioni del 2009. E cosi' c'e' chi, come il consigliere comunale Paolo Natali, presidente della commissione Territorio e ambiente di Palazzo D'Accursio, invita il presidente del Quartiere S.Stefano, Andrea Forlani, unico sfidante del sindaco Sergio Cofferati alle primarie del 14 dicembre, a fare un passo indietro, soprattutto in una prospettiva che vede lo svolgersi prima delle primarie di partito e poi quelle di coalizione. "Non credo- sostiene Natali- che si possano chiamare i cittadini che si riconoscono nel Pd, e nella coalizione che spero si possa ricostituire, a votare per tre o quattro volte, nel caso si arrivi al ballottaggio, in pochi mesi".
Nelle prossime settimane, esorta dunque Natali, "dovremmo concentrarci sul costruire un programma condiviso, lasciando ad eventuali primarie di coalizione il compito di scegliere il candidato sindaco del centrosinistra". In questa direzione, manda a dire il consigliere comunale, "penso dovrebbe orientarsi anche Forlani, che pure si e' messo generosamente in gioco. Le primarie, con la loro inevitabile carica polemica personale, non possono essere sostitutive di quel franco ed aperto confronto politico-programmat...

che resta la strada maestra da percorrere". Ma i mal di pancia sul tema delle primarie si moltiplicano, anche nell'arcipelago di associazioni che ruota intorno al Pd.(SEGUE)

(San/ Dire) 19:13 25-09-08


(DIRE) Bologna, 25 set. - Un vero e proprio aut aut, ad esempio, arriva da realta' come i Cittadini per l'Ulivo, l'Associazione per le primarie, il Comitato Insieme e la Rete Articolo 49, sostenuti nella loro posizione dal politologo Gianfranco Pasquino. "Il dibattito bolognese sulle primarie- affermano in una nota diffusa oggi- e' sempre piu' confuso e inconcludente.
L'ipotesi di un doppio turno di primarie non sta ne' in cielo ne' in terra e chi lo sostiene vuole manipolare l'esito e la democrazia". Per questo, Pasquino, Francesco Delli Santi, Isabella Filippi, Riccardo Lenzi e Paolo Orioli chiedono ai vertici del Pd "una scelta chiara e definitiva, in tempi brevi.
Aut aut: o si fanno primarie di partito o si fanno primarie di coalizione. Non si puo' andare a messa e stare a casa".
Ma i malumori sono alimentati anche dal rifiuto di alcuni circoli Pd alla richiesta di Forlani di rendere pubblici gli elenchi degli iscritti. Un gesto ritenuto "molto grave" da un gruppo di "fondatori del Pd", tra cui il consigliere provinciale Andrea De Pasquale. "Chiedere alla direzione del partito di respingere la richiesta- scrivono De Pasquale, Lenzi, Nico Conti e Luisa Lama- significa chiedere al Pd di calpestare il proprio Statuto e la propria Ragione sociale. Siamo stanchi di alcuni comportamenti incompatibili con un partito che si chiama democratico e che non siamo disposti a tollerare". Il rispetto della privacy, insistono De Pasquale e gli altri, "non puo' essere chiamato in causa strumentalmente, specie in un partito che dovrebbe fare della trasparenza uno dei suoi principali obiettivi". Insomma, concludono i quattro in difesa di Forlani, "se annunciare l'intenzione di voler partecipare alle primarie viene visto come un comportamento eretico, significa che questo partito non e' ancora democratico".

(San/ Dire) 19:13 25-09-08



inviato il 26/09/2008 09:21:06

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