ER) COMUNE BOLOGNA. RIVOLUZIONE
MA SALVATA UNA QUOTA DI ASSEGNAZIONE DIRETTA; FI: 'PER GLI AMICI'
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(DIRE) - BOLOGNA- Dopo il caso Nuovamente, il Comune di Bologna
vara un nuovo corso nella assegnazione di fondi e spazi pubblici
alle associazioni. I finanziamenti verranno ora assegnati
obbligatoriamente tramite un bando pubblico, almeno nella
maggioranza dei casi. Rimane invece una quota del 20% delle
risorse che verranno invece assegnate dai diversi settori
dell'amministrazione e dai quartieri in via diretta. Per la
giunta comunale guidata da Sergio Cofferati si tratta di una
piccola rivoluzione, che permette di "rendere piu' trasparente la
procedura di assegnazione di risorse pubbliche", come spiega ai
consiglieri l'assessore al Bilancio Paola Bottoni. "Sottoporre
l'80% ai bandi fa la differenza- spiega l'assessore- e il 20%
permette di mantenere comunque una certa flessibilita'". Le
centinaia di associazioni bolognesi, cioe', per una buona parte
del budget potranno continuare a proporre loro iniziative e
chiedere finanziamenti dal Comune anche al di fuori dei bandi.
Ma se nel centrosinistra, in commissione Affari generali e
Istituzionali dove questa mattina e' stato presentato per la
prima volta il nuovo regolamennto per le libere forme
associative, solo il capogruppo dei Verdi Davide Celli si dice
"perplesso" ("Una parte discrezionale e una parte no: e' la
riproposizione di quanto succedeva per l'assegnazione degli
alloggi pubblici"), il Polo insorge. Forza Italia, il partito che
ha scatenato la battaglia legale sull'assegnazione diretta (senza
bando) all'associazione Nuovamente di due spazi per i giovani al
quartiere Porto chiede una udienza conoscitiva ancora prima che
il regolamento tocchi il tavolo dei commissari.
(Bil/ segue)
DIRE) - BOLOGNA- "Cosi'- sbotta l'ex assessore forzista Paolo
Foschini lasciando l'aula di commissione- si stabiliscono due
sistemi per le assegnazioni, uno per tutti e uno per gli amici".
Oltretutto, prosegue l'azzurro, "sono due anni che non vengono
fatti bandi per le sedi. Il caso Nuovamente e' solo la punta
dell'iceberg". Ma i dubbi sul nuovo regolemento montano anche tra
i civici. "Ridurre al piu' possibile la discrezionalita', che
diventa clientela" e' la parola d'ordine di Carlo Monaco (Ltb).
"E sull'uso di quel 20%- affonda il colpo il guazzalochiano
intervenendo nel dibattito- la discrezionalita' diviene totale".
Ma dalla maggioranza arrivano soprattutto consensi sul
documento. Soddisfatto il Ds Sergio Lo Giudice, anche sul 20%:
"una possibilita' che si lascia aperta per i finanziamenti anche
a progetti non subordinati alle finalita' dell'amministrazione".
"Giusto che ci sia una possibilita' limitata di rispondere alla
libera progettualita', che invece viene circoscritta nei bandi",
concorda Paolo Natali della Margherita. E Bottoni precisa che per
vigilare sul comportamento delle associazioni verranno comunque
fatti controlli "a campione sempre e generali ogni due anni".
(Bil/ Dire)
inviato il 30/09/2005 08:27:56