(ER) ANZIANI BOLOGNA. CDL: A RISCHIO AUTONOMIA DEI CENTRI SOCIALI
CON CONVENZIONI IN CAPO A QUARTIERE; MA PD-ANCESCAO: NON E' COSI'
(DIRE) Bologna, 15 gen. - Il Comune di Bologna riscrive i
rapporti con i Corti sociali e per gli orti e il centrodestra
insorge. Il Comune infatti aggiornera' ed innovera' gli elementi
essenziali secondo i quali i Quartieri e le associazioni
stipuleranno le convenzioni per la gestione dei "Centri". Ma le
nuove modalita' non piacciono ai consiglieri de La Tua Bologna,
Forza Italia e Alleanza Nazionale, convinti che l'input politico
della sinistra sia di inglobare ed egemonizzare anche quei
centri, dove certamente militano persone di sinistra, ma che ci
tengono a rimanere autonomi. "I centri sono stati creati dalla
gente che li ha vissuti e non dal Comune, con queste modifiche si
offendono i volontari e si mettono sotto un cappello politico,
per questo non e' bene mettere in capo ai quartieri le
convenzioni; che cosa gli ha dato il Quartiere in questi anni?
Niente, anzi devono ancora ricevere dei soldi", sbotta Alberto
Vannini, capogruppo Ltb, oggi nella seduta delle commissioni
Affari Generali e Politiche Sociali. Inoltre, con la stretta
sulle convenzioni "si disincentivano le persone ad andare a fare
volontariato", e i centri anziani verranno abbandonati dalle
persone e rimpiazzati "da funzionari di partito", aggiunge
Vannini.
"Il volontariato vero, temo, venga bastonato e snaturate in
parte le finalita' del percorso di regolarizzazione nel rispetto
dell'autonomia", spiega Maria Cristina Marri (Ltb), convinta che
"il ricorso ad una regolamentazione piu' ampia possa essere
positivo, ma deve essere chiaro e condiviso". (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 15 gen. - Per Marri il dibattito sul nuovbe
regime delle convenzioni "non e' stato esaustivo ed il
coinvolgimento delle varie realta', che avvenne nel 2003, non si
e' ripetuto", anzi "tra le varie associazioni non c'e' ancora una
linea comune sul nuovo documento, tanto che alcuni mi hanno
telefonato ieri per chiedermi come mai avevamo chiamato in
audizione l'Ancescao (Associazione Nazionale Centri Sociali,
Comitati Anziani e Orti) quando il dibattito tra associazioni e'
ancora in corso". Vannini inoltre accusa: "Al centro anziani
Scipione dal Ferro non sapevano nulla della discussione delle
modifiche in corso, nessuno li ha avvertiti", mentre se passera'
in Consiglio la delibera con le modifiche "si troveranno a dover
calendarizzare trimestralmente con il Quartiere gli eventi del
Centro", quando adesso invece "vengono solo notificati alla fine
di ogni anno e il Quartiere se ha bisogno i spazi, deve far
richiesta come tutti gli altri", pagando un congruo prezzo per
l'utilizzo degli spazi.
Per Paolo Natali (Pd) "esistono centri che vengono percepiti
come luoghi monopolio di una certa offerta culturale", ma il
documento proposto apporta "modifiche non peggiorative, anzi a me
sembra il contrario". Parere positivo alla nuove regole per le
convenzioni anche da Ancescao, oggi in commissione con il suo
vicepresidente, Giovani Cuppini (ex presidente di quartiere).
"Non cambia nulla- spiega Cuppini- anche prima la convenzione era
cosi', il Quartiere non puo' obbligare il Centro a fare qualcosa
che non e' nelle proprie possibilita', ad esempio a tenere aperto
dopo l'orario se non ci sono volontari". Il Quartiere pero',
"grazie alle legge Regionale del 2003, puo' dare in gestione gli
spazi ad un soggetto terzo, ad esempio il bar ad una cooperativa
sociale, che puo' avere orari diversi da quelli dei volontari, ma
era cosi' anche prima", aggiunge il vicepresidente del
coordinamento provinciale centri sociali. (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 15 gen. - Per quanto riguarda il coinvolgimento
dei singoli Centri, Cuppini spiega che "si stanno facendo
discussioni dal luglio dello scorso anno, noi parliamo con loro,
poi posso capire che abbiano preoccupazioni, ma alcuni non
vengono agli incontri e altri possono non capire bene".
Forza Italia allarga poi il discorso, passando dal punto
dell'autonomia dei Centri sociali rispetto ai Quartieri al nodo
politico della gestione. "Credo che debba essere salvaguardato il
pluralismo dentro i centri anziani, ma l'11 settembre scorso i
centri anziani sono stati messi a disposizione del Pd
gratuitamente e gli altri spazi del comune con un rimborso
ridicolo di 502 euro; centri sociali e Arci devono essere due
cose diverse, formalmente lo sono, ma sostanzialmente non
sempre", dice Paolo Foschini (Fi). Forza Italia dunque denuncia
la politicizzazione dei Centri e il mancato "pluralismo, che per
le associazioni non di sinistra non c'e'", ed ora con le
innovazioni alle convenzioni "si istituzionalizza un malcostume",
aggiunge Foschini. Stesso parere e' quello di An, che "appena
appende dei volantini negli spazi fuori dai centri sociali, non
fa in tempo a girarsi che sono gia' stracciati; le realta'
politiche di destra non sono ammesse", accusa Galeazzo Bignami,
che rilancia: "An chiedera' spazi a tutti i centri anziani e se
ci chiederanno un euro in piu' di quello ce hanno chiesto al Pd
andremo in procura". Dal canto suo, Cuppini si difende, e fa mea
culpa: "Le sale per i comizi elettorali valgono per tutti, ma
purtroppo non tutti lo fanno, ma noi siamo i primi a richiamarli".
inviato il 16/01/2008 08:46:28